Continuiamo con la seconda parte della cronologia del “lungo ’68” in quel di Brescia. La prima parte è uscita il 17 settembre 2022
– 29 maggio 1968. Occupata dai 400 operai la Lonati
– 5 giugno 1968. Manifestazione in Piazza Loggia degli operai della Lonati occupata, con comizio dei segretari FIOM e FIM.
– 10 giugno 1968. Durante una manifestazione antimilitarista in Corsetto Sant’Agata, vengono arrestati dalla polizia, e denunciati per “vilipendio delle Forze Armate”, 4 militanti (definiti “chiassosi capelloni” dal Giornale di Brescia), tra i quali Francesco Lombardi Mantovani, uno dei primi esponenti della nuova sinistra (autodefinitisi “cani sciolti”) nella nostra città.
– 11 luglio 1968. Rivolta di oltre 100 detenuti nel carcere di Canton Mombello, per protestare contro le durissime condizioni di detenzione.
– 25 luglio 1968. L’ATB viene occupata dai lavoratori, per protestare contro le rappresaglie antisindacali della direzione.
– 1 agosto 1968. Manifestazione a Gardone V. T. degli operai della Beretta, in solidarietà con gli operai ATB.
– 2 agosto 1968. Sciopero provinciale dei metalmeccanici, in solidarietà con gli operai ATB.
– 6 agosto 1968. Manifestazione-happening anticlericale di giovani artisti bresciani nell’ambito delle giornate dedicate alle avanguardie artistiche a Fiumaldo di Modena. Scandalo del GdB e degli ambienti conservatori e “benpensanti” in città.
– 16 agosto 1968. Spettacolo di Dario Fo e Franca Rame nell’ATB (occupata da 22 giorni), davanti ad oltre 2 mila persone.
– 17 agosto 1968. Conclusa con una sostanziale vittoria la “vertenza ATB”. Ritirate tutte le misure antisindacali.
– 21 agosto 1968. Fermata simbolica di 5 minuti in tutte le fabbriche metalmeccaniche, indetta da FIM e UILM, per protestare contro i fatti di Praga.
– 4 novembre 1968. Sciopero studentesco a Darfo-Boario (500 studenti in corteo, fonte GdB)
– 7 novembre 1968. Assemblea cittadina degli studenti al salone Da Cemmo. Cominciano ad emergere i primi gruppi organizzati della “nuova sinistra”. In particolare “Il Potere Operaio” (da non confondere con il quasi omonimo gruppo nazionale, successivo a questo) e “Avanguardia Proletaria Maoista“. I nomi più conosciuti sono di studenti universitari o all’ultimo anno della media superiore, come Marino Ruzzenenti, Luigi Brustia, Franco Masserdotti, il già ricordato Franco Lombardi Mantovani, Claudio Bragaglio, Luigi Mahony.
– 11 novembre 1968. Gli studenti dell’Istituto Professionale “U. Papa” di Desenzano occupano la scuola media per protestare contro le carenze strutturali del loro istituto.
– 14 novembre 1968. Massiccia adesione allo sciopero generale nazionale per la riforma delle pensioni
– 15 novembre 1968. Sciopero generale degli studenti, indetto dal neonato movimento studentesco, con cortei (2.000 per il GdB, 9.000 per il ms) e assemblee di massa ai giardini di via dei Mille e davanti al provveditorato. Richieste: diritto d’assemblea e agibilità politica totale all’interno delle scuole.
– 16 novembre 1968. Seconda giornata di sciopero degli studenti, con partecipazione ancora maggiore del giorno precedente (secondo lo stesso GdB). Il Provveditore accetta di incontrare una delegazione di studenti.
– 18 novembre 1968. Muore, pare per un infarto, il “mitico” comandante partigiano “Tito” (o Tobegia), al secolo Luigi Guitti, comandante della 122a Brigata Garibaldi, dopo una colluttazione con 8 neofascisti penetrati nella sua abitazione di Collebeato e da lui scacciati in malo modo.
– 22 novembre 1968. Sciopero dei lavoratori dipendenti dagli Enti Locali. Lo stesso giorno scioperano gli studenti dell’ITC “Bazoli” di Desenzano.
– 10 dicembre 1968. Oltre 200 operai pendolari bloccano la linea ferroviaria a Ghedi, per protestare contro i continui ritardi.
– 19 dicembre 1968. L’assemblea degli studenti della Cattolica (Magistero) decreta lo scioglimento dell’organo “corporativo” (Giunta – ORSUC) degli studenti. D’ora in poi sarà l’assemblea l’organo sovrano.
– 20 dicembre 1968. Nuovo sciopero studentesco, con assemblea in Piazza Repubblica, davanti alla Camera del Lavoro, per ottenere il diritto d’assemblea nelle scuole. Secondo il GdB, circa un migliaio partecipano all’assemblea.
Flavio Guidi [continua]
