Le toghe rosse della Corte di Cassazione hanno definitivamente assolto – perché il fatto non costituisce reato – Flavio Guidi, a Brescia noto trinariciuto che, dopo aver vagato per decenni tra le varie sigle della sinistra minoritaria e radicale (trotzkista!!!), oggi milita in Sinistra Anticapitalista. Il Guidi era stato condannato in primo e secondo grado per diffamazione nei confronti di tal imprenditore Giorgio Bosio, per aver scritto di lui, sul blog Brescia Anticapitalista, “arrogante padroncino”, la sua pagina Facebook “piena di immondizia razzista…di sottocultura da letamaio”, “vero e proprio negriero”, fino a richiamare il “rideva allegro il porco padrone” di Ivan Della Mea. Adesso le toghe rosse sanciscono inspiegabilmente che si possa definire così un onesto imprenditore, colpevole solo (sono altre toghe rosse ad affermarlo, quelle che lo hanno condannato a risarcire circa 170 mila euro ai lavoratori sfruttati e sottomansionati) di aver applicato con forse eccessivi zelo ed entusiasmo le norme di derelugation sul lavoro, approvate negli ultimi due decenni dai governi che si sono succeduti. Flavio Guidi, vecchia canaglia, stavolta ti è andata bene!

Plinio Lontani

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