L’ennesima provocazione fascista di cui scrivevamo venerdì c’è stata, come volevasi dimostrare. La trentina di militanti del blocco studentesco, ramo giovanile di Casa Pound, ha potuto manifestare indisturbata in Piazza del Foro, sventolando come ossessi le bandiere tricolore (ah, la Patria!) e altre di chiaro sapore (rancido) neofascista. A dire il vero facevano più pena che altro: ognuno con una bandiera, sventolando come al Palio di Siena, mentre frotte di turisti passavano dietro di loro osservandoli stupiti. Avranno pensato, questi ultimi, che era una manifestazione organizzata dalla Pro Loco Brixia per animare le gite. Né Prefettura, né Questura, né la neo-eletta sindaca “antifascista” hanno avuto nulla da eccepire, in barba alla XII disposizione transitoria della Costituzione e delle leggi Scelba e Mancino. Ma di questo un vecchio sovversivo come il sottoscritto non si stupisce. Si sa, la legge è uguale per tutti…ma qualcuno è più uguale di altri. Non autorizzata, invece (anche se poi, di fatto, tollerata) la manifestazione di protesta antifascista organizzata in Piazza Loggia da Unione Popolare (a cui aveva aderito anche Sinistra Anticapitalista, l’UDU e, pare, il M5S), a cui hanno partecipato circa 150 persone. Molte di meno di quelle che avevano riempito Piazza Loggia venerdì 13 per protestare contro la mancata costituzione di parte civile da parte del governo nel processo per la strage fascista del 28 maggio 1974. Una settimana fa, oltre agli irriducibili 150 (che c’erano ovviamente anche ieri pomeriggio) c’erano centinaia di antifascisti….tiepidi? Distratti? Non vorrei fare l’analisi del sangue a chi c’era una settimana fa e non ieri (compresi gli esponenti istituzionali, dalla candidata sindaca – poi vincitrice – a Marco Fenaroli, da Lucio Pedroni (presidente ANPI) a Manlio Milani, presidente della casa della memoria. Sono convintissimo che sono tutti antifascisti, ci mancherebbe altro. Però….però non riesco a togliermi dalla testa il sospetto che la loro presenza il 13 e la loro assenza il 20 abbia qualcosa a che fare con le elezioni. Tipo “passata la festa gabbato lu santo“. Siamo tutti antifascisti, come gridavano venerdì 13 un gruppo di giovanissimi (peraltro pure loro assenti ieri). Ma un bel po’ di antifascisti avevano altro da fare, ieri pomeriggio. Probabilmente non c’è nulla che stimoli l’antifascismo come una bella urna elettorale da riempire. O sto pensando male?

P.S. Una ventina di quegli sbandieratori è poi arrivata in Piazza Loggia, scortata dagli uomini della Digos, dopo la fine del presidio antifascista, fermandosi a bere in un bar della Piazza. Purtroppo i compagni se n’erano già andati quasi tutti (meno i pochi estimatori del pirlo pre-cena) e i giovanotti hanno potuto passeggiare indisturbati nella Piazza della strage di 49 anni fa. Mi aspetto un durissimo comunicato di ANPI e Fiamme Verdi per stigmatizzare questo vilipendio!

Vittorio Sergi

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