L’altro ieri è nato un nuovo essere umano, come ne nascono decine di migliaia ogni giorno. Ma, diversamente dagli altri, lui è nato in “terra di nessuno” (o meglio, nel cielo di nessuno): ad oltre 10 mila metri d’altitudine, su un aereo in volo da Tokyo a Dubai. Ora le varie “autorità” si stanno chiedendo, sulla base delle diverse leggi (internazionali, dei paesi d’origine e di destinazione del volo, dei paesi sorvolati), di quale paese questo piccolo sarà cittadino (o suddito, visto che sia il Giappone che gli Emirati Arabi Uniti sono monarchie, per quanto il primo di tipo “costituzionale”). Noi, che abbiamo per patria il mondo intero, auguriamo a questo neonato di essere cittadino del mondo, membro della specie umana, senza bandiere ed inni che grondano sangue, lontano dal veleno nazionalista che rovina il nostro bel pianeta. Benvenuto al mondo, piccolo!

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