Non è molto frequente trovare in questo blog pubblicità a un film (e poco anche a dei libri). Non perché non sia corretto, ma poiché nessuno di coloro che scrivono qui può fregiarsi del titolo di critico cinematografico o letterario, e perché preferiamo dedicare il poco tempo e spazio che abbiamo alla Politica, con la P maiuscola. Ma voglio fare un’eccezione, questa sera. Ho finito or ora di vedere un film, sul mio computer, sulla piattaforma Netflix, su una figura che ho trovato affascinante, e che non conoscevo prima di stasera. Il film, uscito il 20 novembre di quest’anno, è intitolato “Un hombre de acción”, di Javier Ruiz Caldera, e parla di Lucio Urtubia Jiménez, un muratore-rapinatore-falsario, anarchico, nato in Navarra nel 1931 e morto due anni fa a Parigi. Basato su fatti reali, il film inizia con un Lucio adolescente, che vede morire il padre, repubblicano sconfitto nella Spagna franchista, e si dipana soprattutto nell’esilio a Parigi (a partire dal 1954) dove il muratore, diventato anarchico, conosce André Breton, Albert Camus e, soprattutto, El Quico Sabaté, il solitario guerrigliero anarchico catalano assassinato dalla Guardia Civil nel 1960, che diventerà il suo ispiratore. Non voglio qui rovinare il film per i futuri spettatori, raccontandone la trama, basata, ripeto, su fatti storici accertati. Come, per esempio, il suo incontro col “Che” Guevara, di passaggio a Parigi, nel 1962, quando gli propone il suo piano di inondare di dollari falsi il mercato mondiale per rovinare gli USA. Pare che sia in questo incontro che il Che, battendogli una mano sulla spalla, gli abbia detto che l’impresa era impossibile, che “una pulga no puede vencer un elefante”. Probabilmente aveva ragione il Che, nella sostanza, ma, come racconta il film (e come è accaduto per davvero) quella “pulce” riuscì a fare molti danni all’elefante, pur non riuscendo ad abbatterlo. E vedere ogni tanto che anche i “nostri” possono, se non vincere, almeno togliersi qualche meritata soddisfazione, fa proprio bene al morale, soprattutto in tempi bui come quelli che ci tocca attraversare da troppo tempo. Buona visione.
Flavio Guidi