Se aprite la pagina del Comune di Brescia alla voce qualità dell’aria PM10 e PM2,5 vedrete come da diversi giorni le centraline dell’aria di Arpa Lombardia, non segnalino giorni di esuberi di queste sostanze inquinanti, compreso il biossido di azoto, l’anidride solforosa, benzene…. Dobbiamo a questo punto, per onestà intellettuale, dover ammettere che la qualità dell’aria di Brescia e del suo agglomerato urbano sia migliorata e questo lo dobbiamo principalmente alle iniziative messe in campo dalla Giunta comunale di Brescia per favorire le precipitazioni atmosferiche che da oltre un mese hanno drasticamente abbattuto i cocktail di inquinanti presenti nell’aria della città e dei suoi comuni confinanti. Sarà che, nel frattempo, è cambiato l’Assessore all’Ambiente, ma di certo quella precedente poco o nulla aveva fatto, soprattutto per favorire la pioggia consistente che ha reso più respirabile l’aria, unica nostra risorsa di salvezza: aria pulita, vita infinita! Per questo sarebbe auspicabile che simili azioni meritorie del buon governo della città, vadano sistematicamente promosse ed esportate a titolo esemplificativo, non solo in altri comuni della Regione Lombardia e dell’Italia, bensì anche nel resto d’Europa che ci vede da tempo immemorabile ai massimi livelli nella classifica delle città peggiori per inquinamento atmosferico e, altrettanto, peggiori per le condizioni di salute, fino al primato assoluto di morti per avvelenamento da aria. Pertanto, prima ancora che sia il Sindaco di Brescia ad affermare che, nonostante si sia ancora fuorilegge secondo i parametri previsti dall’UE, l’aria della città è migliorata, riconosciamogli il merito di aver saputo amministrare saggiamente la città, ora più sostenibile a livello ammbientale, soprattutto, in previsione di Brescia capitale italiana della Cultura per l’anno 2023.
PS: Di sicuro, inoltre, con tutta questa pioggia che nel frattempo ha ripulito non solo l’aria, pure le centraline dell’ARPA, non ci sarà più bisogno di avere un sistema di monitoraggio non ben funzionanti con dati non disponibili, esattamente come è avvenuto per 12 giorni nel mese di dicembre dello scorso anno e per 16 giorni nel mese di gennaio di quest’anno. Un sincero grazie a tutti coloro che hanno lavorato per il bene comune di Brescia e hinterland.
Per il gruppo di lavoro sull’aria di Basta Veleni, Maurizio Bresciani