L’Iran è sempre più teatro di scioperi, manifestazioni, scontri con polizia e “pasdaran” (e a volte con l’esercito). Quella che era iniziata come l’ennesima “rivolta” contro il regime misogino islamista reazionario dopo l’assassinio della giovane curdo-iraniana Mahsa Amini sta trasformandosi in una vera e propria rivoluzione, dagli esiti ancora incerti. In tutto il mondo decine di migliaia di persone scendono in piazza a fianco dei popoli d’Iran contro la dittatura islamista degli ayatollah. In Italia, anche se siamo lontani dai numeri di altre aree (come la mega-manifestazione degli 80 mila di Berlino) ci sono manifestazioni continue, come quelle del sabato pomeriggio a Milano, organizzate soprattutto dagli immigrati iraniani. Anche a Brescia qualcosa si è mosso, come con la manifestazione organizzata da Amnesty International poco più di un mese fa. Ora cerchiamo di capire un po’ più approfonditamente ciò che sta succedendo. Per questo l’Associazione Culturale “Livio Maitan – Camillo Berneri”, in collaborazione con le/gli iranian* di Brescia, ha organizzato un’assemblea per giovedì 1 dicembre. Oltre a esponenti dell’immigrazione iraniana, parteciperà da remoto Sina Zekavat, militante rivoluzionario iraniano in esilio in Europa. L’assemblea si terrà alle ore 20,30 presso la Casa della Sinistra di via Eritrea (di fronte al quotidiano Brescia Oggi) e sarà, ovviamente, aperta a tutt*.
A fianco della rivoluzione iraniana: giovedì 1 dicembre assemblea con gli iraniani di Brescia
