Un secolo è passato, da quando Picelli, Cieri e centinaia di Arditi del Popolo, appoggiati dalla stragrande maggioranza del proletariato di Parma, sconfissero militarmente le orde fasciste di Italo Balbo. Restarono purtroppo soli, abbandonati dal riformismo socialista (che si illudeva di “pacificarsi” col fascismo) così come dal settarismo comunista (che rifiutava di mescolare la “purezza marxista rivoluzionaria” con quei “confusi” degli Arditi del Popolo). E la loro vittoria non riuscì così ad impedire che, pochi mesi dopo, Mussolini diventasse capo di un governo di coalizione tra fascisti, nazionalisti, liberali e “popolari” (democristiani), e che, 4 anni dopo, instaurasse la dittatura aperta che schiacciò i lavoratori italiani e portò lutti, guerre, fame a tutto il popolo italiano. La Storia difficilmente si ripete. Oggi gli eredi più o meno “addomesticati” di Mussolini, alleati come allora al resto della destra, sembrano sulla cresta dell’onda. E da più parti (compresa la parte di coloro che hanno la responsabilità primaria di aver innescato questo pericolo con le loro politiche anti-popolari) si grida “Al lupo, al lupo”, invitandoci a….scongiurare il pericolo con una scheda cartacea, il prossimo 25 settembre. Certo, fra 50 giorni molti di noi deporranno la loro scheda. Io credo che sarò tra questi, e voterò il “meno peggio”, cioè la coalizione Unione Popolare. Ma la strada giusta per battere il fascismo ce l’hanno indicata già un secolo fa i Guido Picelli, gli Antonio Cieri e tutti gli altri eroici proletari sulle barricate dell’Oltretorrente! Nec spe, nec metu, dicevano gli antichi romani. Che tradurrei, in questo frangente, né piagnistei, né illusioni cartacee, né paura. Il fascismo non si discute: si schiaccia!

VS

Balbo, hai passato l’Atlantico*, ma non la Parma**.
  • *Si riferisce alla trasvolata Atlantica effettuata da Italo Balbo nel 1933
  • **Il torrente che divide il centro di Parma dall’Oltretorrente