Mentre capitalisti, malviventi d’alto bordo, sbirri di ogni ordine e grado passano quasi sempre indenni tra i processi a cui la “giustizia” (che per noi resta sempre, da vecchi rivoluzionari fuori moda, borghese) li sottopone, che si tratti di crolli, disastri, omicidi bianchi, omicidi tout court, ecc., chi osa alzare la testa, come negli ultimi tempi soprattutto i lavoratori della logistica, non solo deve affrontare la repressione padronale (che a volte arriva pure alla violenza e agli omicidi) ma pure, ovviamente, quella dello stato che difende gli interessi della classe sfruttatrice. E così, mentre ci sono dei “sindacalisti”, come Landini & co., che invocano, uniti a padroni, pennivendoli, sindaci e politici del centrosinistradestra (PD, Lega, FI, IV, Azione, ecc.), la continuità di Draghi e del suo sciagurato governo dei peggiori, ci sono altri sindacalisti (senza virgolette), come i compagni del SICOBAS e dell’USB di Piacenza, che vengono arrestati per aver organizzato le lotte. Non ci stupisce, ma riesce ancora a farci indignare, contro questo stato, la sua polizia, la sua magistratura. E faremo tutto ciò che potremo, nel nostro piccolo, per difendere chi ancora ha una visione del sindacato come strumento di difesa dei lavoratori. Ecco il comunicato della DN di Sinistra Anticapitalista

Con la notizia dell’arresto questa mattina all’alba di dirigenti del sindacato SI COBAS e USB, sostanzialmente per aver rivendicato migliori condizioni per i lavoratori e le lavoratrici nel comparto della logistica, siamo di fronte a un atto gravissimo che smaschera ancora una volta il volto brutale del capitalismo.

Questa è la reale e invereconda “agenda sociale” del governo Draghi gestita con l’attivo concorso della Magistratura: la repressione pura e semplice delle lotte e dei diritti dei lavoratori.

Le accuse sarebbero grottesche se non rivelassero una realtà di violenta repressione: i grandi colossi della logistica, che conducono con arroganza la loro guerra di classe su tutti i fronti, accusano i sindacalisti di usare lo sciopero come mezzo “estorsivo” nei confronti dei padroni, che non ammettono la minima erosione dei loro miliardari profitti e sicuramente non in favore di un salario adeguato e condizioni di lavoro dignitose a lavoratrici e lavoratori.

Si tratta evidentemente di un attacco diretto, di fascista memoria, non solo ai sindacalisti direttamente coinvolti e al SI COBAS e USB, a cui va la nostra piena solidarietà, ma a tutto il mondo del sindacato e al movimento dei lavoratori e delle lavoratrici tutto.

Il messaggio dei padroni è chiaro: i loro profitti non si devono scalfire e chi osa mettere in discussione questo principio, ne pagherà pesanti conseguenze.

Sinistra Anticapitalista esprime piena solidarietà al SI COBAS e all’USB e auspica una forte mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori che dia una risposta forte e unitaria per ribadire che lo sciopero è un diritto e il sindacato non si processa.

La Direzione nazionale di Sinistra Anticapitalista

Ed ecco il comunicato del SiCOBAS nazionale, in cui si indice lo sciopero per domani

OGGETTO: INDIZIONE SCIOPERO GENERALE NAZIONALE DI 24 ORE SU TUTTE LE CATEGORIE A PARTIRE DAI TURNI SERALI DELLA GIORNATA DI OGGI 19/07/2022 SINO A DOMANI 20/07/2022 PER TUTTE LE TURNISTICHE RICOMPRESE

All’alba di questa mattina sono state emesse pesantissime misure cautelari dalla Procura di Piacenza e dirette tra le altre agli arresti di 4 dirigenti nazionali dell’Organizzazione Sindacale Sicobas.

Agli arresti domiciliari Aldo Milani , Arafat Elnaahhas Ali Mohammed , Carlo Pallavicini , Bruno Scagnelli . Colpiti dalle medesime misure anche due esponenti nazionali di Usb mentre altre due misure cautelari sono state emesse per altri 2 esponenti locali di Usb.

Questa operazione ha l’obbiettivo di infangare e screditare il sindacalismo conflittuale nel suo insieme, strumentalizzando singoli episodi, del tutto fisiologici, di dialettica interna tra i lavoratori di diversa appartenenza di sigla all’interno di singoli magazzini, travisando volutamente i fatti, i termini e i contenuti di alcune dure vertenze sul territorio piacentino allo scopo di presentare le lotte contro lo sfruttamento e i salari da fame come una sorta di “faida” tra sindacati per accaparrarsi qualche iscritto in più.

Le lotte che la Procura vuole criminalizzare hanno portato in centinaia di aziende e magazzini a un miglioramento delle condizioni di vita e salariali dei lavoratori e al superamento di quel sistema di sfruttamento e caporalato in cui hanno da sempre sguazzato finte cooperative spesso legate alla criminalità organizzata e che, con la complicità dei sindacati confederali, si è allargato e alimentato come un cancro proprio grazie alla compiacenza e all’omertà di quelle stesse Istituzioni e di quelle stesse procure che oggi si accaniscono contro il SI Cobas e l’Usb.

Si tratta di uno schema, oramai consolidato, di “giustizia” politica ad orologeria, laddove la Procura di Piacenza obbedisce ai richiami del governo Draghi che solo pochi giorni fa, attraverso un colpo di mano parlamentare, ha introdotto una nuova norma nel Codice Civile che cerca di garantire alle grandi multinazionali della logistica l’immunità totale per tutti i furti compiuti dai loro fornitori sulle buste- paga dei drivers alliudendo alla possibilità di far venir meno il principio della responsabilità solidale negli appalti.

Di fronte alla sfacciata ipocrisia della giustizia dei padroni, il SI Cobas indirà a breve una mobilitazione con effetto immediato dentro e fuori ai luoghi di lavoro, e si impegna a fare si che si sviluppi la massima convergenza ed unità d’azione con l’insieme delle forze sindacali, sociali e politiche di classe e antigovernative, a partire da Usb che è come noi bersaglio di questo squallido teorema accusatorio.

Per questi motivi, SI Cobas indice 24 ore di sciopero su tutte le categorie del lavoro privato e pubbliche a partire dai turni serali della giornata di oggi 19/07/2022 sino a domani 20/07/2022.

Si precisa che nel corso della suddetta giornata saranno garantiti i servizi minimi essenziali. Nei presidi e manifestazioni che saranno organizzati in concomitanza allo sciopero generale intercategoriale saranno rispettate tutte le disposizioni legislative e/o governative e/o regionali in materia di misure anti-Covid (distanza sociale tramanifestanti, dispositivi protettivi DPI, ecc.).

Si rammenta alle Istituzioni in indirizzo di garantire il rispetto dell’informazione all’utenza sullo sciopero come previsto dall’art. 2 punto 6 della legge 146/90 e successive modificazioni

ESECUTIVO NAZIONALE SICOBAS 19/07/2022