Io, Amintore Finferli, sindaco del nobile paese di Cavriate sul Mella, eletto dalla stragrande maggioranza dei miei concittadini nella lista PD-FdI-Lega-Forza Italia-Italia Viva-Azione-Più Europa-Avanti, Coraggio, Dacci dentro Italia-Finferli Forever, faccio appello a voi, miei stimati concittadini, e all’intera cittadinanza italiana, europea, mondiale e galattica, affinché sosteniate l’encomiabile sforzo dell’illustre leader della nostra patria, il giusto, grande e generoso (d’ora in poi GGG) Mario Draghi. Il nobile Draghi, pugnalato alle spalle dalle canaglie prezzolate pagate dal nemico di sempre, gli ineffabili servi grillini del mai abbastanza deprecato “Conte” (mai cognome fu meno meritato, affè mia!), sdegnato da cotanta fellonìa, medita di ritirarsi a vita privata, rinunciando così al tentativo di salvare la patria dalla melma in cui 70 anni di dittatura comunista l’hanno fatta affondare. Non possiamo accettare tutto ciò senza muovere un dito, senza aggiungere la nostra voce al coro delle persone per bene, di tutti i colori politici (eccetto i comunisti, ovvio), che da ogni parte della patria ferita fanno salire il loro grido di dolore. Noi, come già il Re Galantuomo molti decenni fa, non siamo insensibili a questo grido di dolore! Chiediamo non solo il ritorno di Draghi alla guida del governo dei migliori, ma la sua incoronazione a Re e Imperatore degli italiani, in modo che nessun vincolo sia frapposto al suo operare, con i tempi necessari, alla salvezza dell’immortale patria nostra. Chiediamo inoltre, rispettosamente, a Sua Santità papa Francesco, di pensare seriamente alla beatificazione dell’unico vero italiano degno di questo nome, e, in prospettiva, alla sua santificazione come San GGG Mario. A questo proposito invitiamo tutti i sudditi (scusate, volevo dire cittadini) a rendere noto alle autorità, laiche ed ecclesiastiche, ogni episodio in cui l’operare del futuro beato sia classificabile come miracolo. E non solo i miracoli di grande rilievo (come l’operazione di pace costituita dall’invio di cannoni e altre armi più o meno leggere o i finanziamenti alle povere imprese in difficoltà), ma pure quelli minimi, di cui ci è giunta voce (come la guarigione di un’anziana cieca grazie all’imposizione delle mani, avvenuta, a quanto pare, in un villaggio della Val Camonica o la sparizione dei pani e dei pesci avvenuta in una mensa di una fabbrica della Franciacorta). Orsù, compatrioti, leviamo in alto i cuori e gridiamo, per il nostro condottiero senza macchia, GGG Mario Draghi “Boia chi molla! Mario imperatore! Santo subito!”

Amintore Finferli

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