ore 16,00 arrivati a El Prat i compagni bresciani ci comunicano subito una brutta notizia.
Il nostro compagno, dirigente di Anticapitalitas e di Podemos Andreu Coll è ferito. Ha ricevuto una pallottola di gomma in volto e ha il naso rotto. Altri compagni di Anticapitalistas feriti leggeri
Il guidatore del bus che ci porta in plaza de Catalunya ci ha detto: attenzione non c’è traffico, ma molta polizia e manganelli!
ore 15,55 pubblicato su El periodico un video in cui si vede una squadra di Mossos che si schiera con i cittadini per proteggere il seggio dall’intervento della guardia civil. Alcuni si coprono imbarazzati. Quando molti cittadini li applaudono e stringono loro la mano alcuni si commuovono e si mettono a piangere.
VÍDEO: Tendres imatges dels agents dels @Mossos plorant davant dels voluntaris proreferèndum. En directe: https://t.co/cCR4XQafM0 #refCamp pic.twitter.com/cB1PziIx0R
— delCamp.cat (@delCamp_cat) 1 ottobre 2017
15:46 Un uomo è in pericolo di vita per un infarto nel barrio de la Mariola, in Lleida, dopo una carica della polizia contro chi voleva votare. Il Sistema de Emergencias Médicas (SEM) lo ha portato ingrati condizioni in ospedale.
15:42 La vicepresidenta del governo spagnolo, Soraya Sáenz de Santamaría, ha chiesto ai partiti politici di non fare un uso strumentale e elettoralistico della situazione catalana e delle cariche della polizia. E’ evidente che le immagini che stanno girando e che hanno suscitato la condanna anche di alcuni primi ministri della UE stanno preoccupando il governo Rajoy.
ore 15,40 In questo momento molte centinaia di cittadini di Sant Cebrià de Vallalta(Maresme) stanno facendo retrocedere la Guardia Civil cantando el “passi-ho bé!”. Informa Fede Cedó, periodista de La Vanguardia.
ore 15,25 La delegazione degli osservatori Britannici composta da 14 parlamentari di Westminster dichiara che sono sotto shock per quello che stanno vedendo. Hanno dichiarato che per ora il referendum nonostante le violenze dello stato centrale, è valido anche per la grande affluenza. Per altro hanno affermato che porteranno lo stato spagnolo davanti alla corte penale internazionale dell’Aia. Informa il giornalista Fede Cedó de La Vanguardia.
ore 15,20 La sindaca de L’Hospitalet de Llobregat membro della segreteria generale del PSC (Partito socialista di Catalogna), Núria Marín,era presente nell’ Instituto de Educación Secundaria Vilumara mentre la Policía Nacional stava intervenendo per impedire referéndum, di fronte alle violenze ha chiesto al comandante del reparto di cessare le cariche contro i cittadini e di lasciare subito la città.
ore 15.15 anche il sito di El Pais il maggiore quotidiano spagnolo e fortemente contro il referendum, inizia a mandare i filmati delle violenze gratuite della polizia. In uno si vede un anziano buttato due volte per terra che non riesce più ad alzarsi e il suo cane che cerca di confortarlo maltrattato dai poliziotti. I corrispondenti sul posto che stanno facendo la diretta è evidente che non se la sentono più di nascondere ciò che sta girando in rete in tutto il mondo.
ore 15.05 Barricate sono state erette aspettando gli “antidisturbios” de la Policía Nacional nell’istituto Provençana a Tarragona.
ore 15 il segretario generale del Psoe Pedro Sanchez ha dichiarato che è un giorno triste per la Spagna, e invoca serenità e dialogo. Poco prima secondo fonti della Mocloa ha avuto un incontro amichevole con Rajoy e con Rivera (leader di Ciudadanos) senza esprimere nessun disappunto per quanto sta avvenendo in Catalogna.
ore 14,50 Jordi Turull ha dichiarato anche che alle 13 avevano votato il 50% degli aventi diritto, oltre 2,5 milioni di cittadini.
ore 14,45 Il portavoce della Generalitat, Jordi Turull, che è appena comparso davanti ai giornalisti ha assicurato che nel 96% dei collegi elettorali si sta votando nonostante le violenze dello stato centrale. In molti casi i seggi sono stati spostati.
La polizia dichiara che a mezzogiorno erano stati chiusi 207 punti elettorali su 2315 previsti.
ore 14,35 la Generalitat alza a 337 il numero dei feriti (alle ore 13) che si sono recati negli ospedali a causa delle violenze poliziesche
ore 14,25 anche LaVanguardia nonostante le sue posizioni contro il referendum, ha cominciato a pubblicare filmati intitolati “gravi violenze contro i cittadini”.
In diversi di questi si vedono anziani e ragazze sbattute per terra con violenza. In altri alcune decine di poliziotti in assetto antisommossa circondati da centinaia di persone, alcune volte migliaia, seduti o a mani alzate, vengono manganellati e scalciati senza che nessuno reagisca. E’ chiaro che la stanchezza delle guardie civil è ad un punto di rottura, la differenza con i filmati di questa mattina è evidente. ormai si comportano come truppe d’occupazione che non ne possono più. Se non vengono ritirate al più presto potrebbero uscire completamente di controllo dopo tante ore di tensione circondati da una popolazione pacifica ma determinatissima.
ore 14,10 Una delle osservatrici internazionali del 1-O, Nicole Gadoury: ” Sono terribili le immagini delle cariche della polizia. E’ encomiabile il coraggio della gente che non reagisce e aspetta di votare pacificamente.”
ore 14,05 Il portavoce di En Comú Podem, Xavier Doménech: Dopo quello che stiamo vedendo e che è stato filmato…. chi se ne esce dicendo che il comportamento della polizia è proporzionale….. ci sta insultando e preferisco non considerarlo
ore 13,59 Institut Pau Clarís immagini di violenza dure della polizia contro centinaia di ragazze soprattutto e persone sedute che non reagiscono. Scaraventate giù dalle scale, prese di peso per i capelli, scalciate mentre sono a terra. Filmato crudo fatto da TV3 pubblicato dal sito El Periodico.
Imagen de violencia en un colegio ocupado. Es uno de los vídeos que están circulando de manera generalizada por redes sociales, y que corresponden, según ha confirmado TV3, al Institut Pau Clarís de Barcelona.
ore 13,52 Il segretario organizzativo del PSOE, José Luis Ábalos, incolpa la Generalitat di essere “el principal responsable” di questa situazione e di “dividir la sociedad”.
ore 13,50 la federazione di calcio della Catalogna ha sospeso per oggi tutte le partite di tutte le categorie.
ore 13,45 mentre in alcuni seggi la polizia aggredisce nella maggioranza si vota con lunghe file.
ore 13,34 Alla Escola Industrial de Barcelona dopo che la polizia ha rinunciato ad attaccare le barricate migliaia di persone stanno aspettando dentro e fuori di poter votare nei seggi costituiti all’interno. Da un’ora il sistema informatico non funziona e non si sa quando riprenderanno le operazioni di voto. TV3
ore 13,30 Un gruppo di estremisti di destra attaca la escuela de Vila-rojae (Girona) picchia gli elettori che vi si trovano. (Diari de Girona) I Mossos sono dovuti intervenire per proteggerli dalla folla che era accorsa e farli uscire incolumi. (corrispondenza per La Vanguardia di Carla de Puig)
Cariche di polizia all’ingresso del centro de atención primaria de la plaza del Mercat de Guinardó.
ore 13,15 In Sant Cebrià de Vallalta (Maresme) sono arrivati circa 150 agenti della Guardia Civil. Sfondati i cordoni dei cittadini, entrano nel seggio elettorale nella scuola municipale, sfondano porte, distruggono finestre, e armadi alla ricerca di urne elettorali che sono già state portate via in altro luogo. Si comportano come truppe di occupazione, informa il corrispondente di LaVanguardia Fede Cedó.
ore 13,04 La Generalitat avvisa che ha attivato una pagina web per il voto telematico.
Ore 13.00 Il lehendakari, Iñigo Urkullu (presidente del governo autonomo di Euskadi), ha dichiarato che il popolo catalano deve poter votare e chiede un referendum concordato come quelli della Scozia e del Quebec.
ore 12,55 barricate alla Escuela Industrial per impedire che la polizia entri.
Un ferito da palla di gomma colpito ad un occhio.
ore 12,50 Il primo segretario del partito socialista di Catalogna, Miquel Iceta, chiede che cessino immediatamente le azioni poliziesche e reclama elezioni anticipate subito per Catalogna e Spagna. (verso il ritiro dell’astensione socialista al governo Rajoy?)
Il presidente del PNV che fino ad ora ha sostenuto il governo ha dichiarato che è inammissibile impedire al popolo catalano di votare. Ciò che sta succedendo in Catalogna e che non potranno più sostenere queste politiche.
ore 12,45 La polizía prende la escola Barrufet de Sants.Le votazioni erano state da poco sospese per spostare e nascondere le urne. Informa Patricia Castán.
ore 12,38 La Policía Nacional ha sgomberato la escuela Pia de Sant Antoni, nellala calle de Sant Pau. Sono entrati con la forza, hanno sequestrato le urne, poi per uscire hanno sparato a salve per far spostare i cittadini che si opponevano a mani alzate al sequestro.
Un altro cronista di El Periodico è stato ferito dentro il seggio.
ore 12,35 il giocatore della nazionale Gerard Piqué ha votato regolarmente nel suo seggio.
ore 12,30 il governo catalano è riunito al completo nel Palau de la Generalitat. C’è un forte spiegamento di Mossos e sempre più gente sta affluendo in plaza Sant Jaume.
ore 12,27 Provocazioni: El Pais informa che la squadra di calcio UD Las Palmas ha ottenuto di poter giocare oggi contro il Barsa con una maglia con la bandiera della Spagna in segno di sostegno al governo centrale. Tra pochi minuti si saprà se il Barcellona sospende per protesta la sua partecipazione alla partita.
ore 12,20 La gente continua ad affluire nei seggi elettorali per cercare di votare. Nello stesso tempo continuano ad affluire forze di polizia in alcuni seggi. Davanti ad alcuni di questi si stanno erigendo barricate e la tensione cresce e si potrebbero produrre altri incidenti.
ore 12,15 a seguito delle proteste che stanno giungendo da ogni parte, il ministro degli interni spagnolo Juan Ignacio Zoido, ha dichiarato che la guardia civil è intervenuta perché i Mossos hanno chiesto per iscritto aiuto alle forze di sicurezza dello stato.
Continua dichiarando che le forze di sicurezza dello stato terranno un profilo basso applicando solo quanto stabilito dall’autorità giudiziaria.
ore 12,10 l’ex capitano del Barca ha dichiarato che quello che sta succedendo in Catalogna è una vergogna, che è inammissibile impedire di votare con la violenza.