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sinistra

Ada Colau multa le immobiliari per non aver adempiuto alle legge anti-sfratti del Parlamento catalano

Ecco finalmente una buona notizia, presa dal quotidiano spagnolo “Público”. Ecco quello che un “governo” di sinistra dovrebbe (e potrebbe) fare.

Il comune di Barcellona applica la legge sulla casa e sulla povertà energetica appoggiata dalla PAH (Piattaforma anti-sfratti). Josep Maria Montaner, Assessore alla Casa, assicura che approfitteranno degli spazi legali della Catalogna per garantire il diritto a una casa dignitosa.

La alcaldesa de Barcelona, Ada Colau

La sindachessa di Barcellona, Ada Colau.

BARCELLONA.- L’assessorato alla Casa del Municipio di Barcellona ha imposto le prime sanzioni a due imprese immobiliari che hanno sfrattato familias vulnerabili senza offrir loro precedentemente l’opzione di un affitto sociale, cosa che vulnera la Ley 24/2015 de la vivienda y la pobreza energética approvata dal Parlamento de Catalunya all’unanimità.

Secondo informazioni dell’Ayuntamiento (Municipio), l’istituzione si è fatta carico della risistemazione delle famgilie e ha iniziato espedienti sanzionatori contro i violatori della legge, che possono arrivarer a multe fino a 90.000 euro. L’Ayuntamiento ha imposto le due prime multe.

La prima multa è stata imposta a Intacsa Integral Actividades, che denunciò il mancato pagamento dell’affitto senza aver offerto la opzione di un affitto sociale alla persona coinvolta, che si trovava a rischio di esclusióne residenziale. Nonostante l’assessorato alla Casa avesse invitato Intacsa a offrire una alternativa all’inquilino, la società immobiliare continuó il procedimiento per sfrattarlo.

L’immobiliare Fincas Flash tanto meno offrì la opzióne di affitto sociale come alternativa allo sfratto quando costui smise di pagare le rate dell’affitto del suo domicilio. Anche Fincas Flash fu avvertita dall’Assessorato della Casa di possibili sanzioni, dato che la persona si trovava in pericolo di esclusióne residenziale, però egualmente la società continuó con il procedimiento. Dopo lo sfratto, la famiglia coinvolta fu risistemata tramite la Mesa (tavolo) de Emergencias Sociales.

La Unidad Contra la Exclusión Residencial (Ucero) ha localizzato un caso grave di infravivienda (sub-abitazione) situato nel quartiere di Vilapiscina y Torre Llobeta, il che può portare a una multa di 900.000 euro.

Si calcola che in questi spazii ci sia un totale di circa 10 occupanti, que pagherebbero affitti tra i 400 e i 500 € mensili per “case” di 15 metri quadrati nei quali sono ammucchiate tutte le parti della casa: dal water e la doccia fino alla cucina. L’impresa ubicó le “sub-abitazioni” in cortili interiori o in terrazze mediante muri semplici di mattoni e tetti piani.

L’ayuntamiento ha iniziato un procedimento per dichiarare la situazióne di infravivienda (sub-abitazione) e proibire questo uso nell’edificio.

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