Gianni Sartori
Ormai è un fatto acquisito e confermato. Il centro medico dell’orfanotrofio
di Kobanê in Rojava è stato dedicato alla memoria del militante anarchico
caduto il 18 marzo 2019 combattendo contro lo Stato islamico.
Originario di Firenze, Lorenzo Orsetti (“Orso”) si era integrato nella
Resistenza in Rojava nel 2017 adottando il nome di “Têkoşer Piling”. Nel
2028 aveva combattuto per la difesa di Afrin con gli internazionalisti
organizzati nelle formazioni delle YPG e del TKP/ML-TIKKO.
Alla caduta di Afrin (18 marzo 2018) aveva continuato a lottare contro
Daesh nell’est della Siria. In seguito, durante l’offensiva contro Daesh
denominata “*tempesta di Cizîrê”, *si era unito a una brigata di
internazionalisti arabi legati all’organizzazione Têkoşîna Anarşîst (Lotta
anarchica). Il 18 marzo 2019 l’intero suo gruppo veniva sterminato in
un’imboscata. Tre giorni dopo le Forze democratiche siriane confermavano la
vittoria sulle milizie dello Stato islamico.
Sorto nel 2018 come “*Keskesora Alan” *(Arcobaleno di Alan) grazie
all’impegno della Fondazione per le donne libere in Siria (WJAS), la
struttura dell’orfanotrofio comprende anche un giardino per l’infanzia e un
centro di formazione per le ragazze. Per quanto riguarda i problemi
sanitari (pressanti in questo contesto) fino poco tempo fa era dotato
soltanto di una piccola infermeria per i bambini qui ospitati.
Ma recentemente ha potuto ingrandirsi ed espandersi fornendo cure mediche
anche ai bambini della regione. Tutto questo è stato reso possibile grazie
alla generosa donazione dei familiari di Lorenzo. La WJAS ha quindi voluto
ampliare il presidio sanitario che ormai è definitivamente conosciuto come
“Centro medico Lorenzo Orsetti”. Oggi è in grado di garantire, oltre alla
normale assistenza per i bambini qui ospitati, anche almeno tre giorni alla
settimana di cure fornite ai bambini delle zone circostanti. Ovviamente le
richieste sono assai numerose e non sempre si è in grado di rispondere
adeguatamente, ma i responsabili del centro prevedono di riuscire, per
esempio, a inserire nell’equipe un ginecologo. Tra i problemi immediati e
più difficili da affrontare e risolvere, la scarsità di medicinali e i
costi delle cure.
Medicinali che vengono distribuiti gratuitamente ai piccoli pazienti.
Per chi volesse dare un suo contributo a Kurdistan Hilfe eV (e a questa
causa imprescindibile per la sopravvivenza stessa della popolazione del
Rojava):
Parola chiave: WJAS
Hamburger Sparkasse
IBAN : DE40 2005 0550 1049 2227 04
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