Sono indecorosi vanno cacciati!”.

di Giuseppe Moretti

Per l’amministrazione cittadina a guida piddì gli ambientalisti del “Presidio 9 Agosto”, che con caparbietà denunciano e informano l’opinione pubblica circa le giuste motivazioni nella difesa dell’ambiente naturale del bacino del fiume Chiese e dei territori interessati da un’ulteriore e inutile distruzione, oltre che spreco di risorse pubbliche, sono “indecorosi” ed inoltre incompatibili con la cultura. Vanno cacciati, entro il 26 Febbraio!

Con lettera protocollo n. 0043586 del 6 Febbraio 2023 del settore Promozione della città, l’amministrazione comunale di Brescia dispone la rimozione dal piccolo spazio di Piazza Duomo del pacifico presidio popolare che da oltre un anno e mezzo promuove interlocuzioni istituzionali e iniziative dal basso per la difesa dell’ambiente e del territorio. Timbro, firma e sloggiare!

In questi mesi il #presidio9agosto ha ripetutamente documentato, da ogni punto di vista, le motivazioni della contrarietà al progetto, informando le popolazioni e trovando ampio consenso in quelle direttamente coinvolte, come tra chi vive in città o in zone più distanti della provincia, ma comunque interessate alla sua ricaduta ambientale su tutto il territorio.

Una pratica di coinvolgimento democratico da rispettare, ascoltarne e accoglierne le motivazioni e difenderne il principio costitutivo di cittadini che si organizzano per dire la loro e decidere circa le scelte che impattano direttamente sulla loro vita, sull’ambiente circostante di tutte e di tutti, esattamente il contrario di quanto afferma e dispone quest’amministrazione cosidetta di “centro-sinistra” nelle sue proibizioni anti-democratiche.

Oltre all’annosa questione del progetto del Maxi Depuratore del Garda convogliato sul fiume Chiese e concepito quale altra “grande-opera” che risponde più agli interessi di maxi-profitto per pochi, attraverso la spartizione di potere e influenze, invece che una soluzione ecologicamente sostenibile e rispettosa del territorio e dei suoi abitanti, nello specifico serve sottolineare che il governo della Loggia continua ormai da anni imperterrito con la pratica della proibizione e silenziamento d’ogni voce d’opposizione o alternativa, sia su questioni di portata generale o nazionale come su questioni che direttamente coinvolgono la politica locale nei suoi fatti e nelle sue diverse articolazioni.

Si contano ormai a decine i dinieghi o le limitazioni di spazio pubblico alla libera organizzazione e riunione di cittadine/i su piazze e strade del centro, ripetutesi nel tempo ormai da anni, e sempre con addotte motivazioni che nella stragrande maggioranza dei casi esulano da reali situazioni di impedimento o incompatibilità con altro, quanto piuttosto di natura politica circa l’opportunità di quanto manifestato. Insomma, dipende se piacciono o meno, e come tali l’amministrazione le tratta!

Una logica non di governo della città ma di “padrone” del bene pubblico che l’amministrazione cittadina ha intrapreso e perseguito nel tempo e che porta nella direzione esattamente contraria al basilare principio democratico di partecipazione e condivisione alle scelte collettive.

Un’idea di democrazia, la nostra, di partecipazione e condivisione molto diversa dalla logica del “bavaglio” di un sistema di potere arroccato agli imperativi “lustrini e pailletes” del profitto ad ogni costo e in ogni ambito, magari anche decentrando dal “salotto buono” verso luoghi periferici ogni iniziativa con pubblica partecipazione e portatrice d’istanze collettiva , le quali risulterebbero ulteriormente limitate nella loro già poca visibilità.

Un’idea di democrazia, la loro, che risponde al principio del “decidono in pochi nell’interesse di pochissimi” al quale è necessario opporsi con la mobilitazione e la consapevolezza di non essere moderni sudditi.

#bresciaanticapitalista.com esprime piena solidarietà e sostegno al #presidio9agosto!

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