Da un paio di giorni gira in rete una petizione (riprodotta qui sotto), firmata dalla concittadina Silvana Huscher, per impedire che a Brescia (città della strage fascista e di Stato di Piazza Loggia, è bene ricordarlo) si consumi l’ennesimo atto di “invito all’oblio” rispetto alla memoria antifascista: il gemellaggio con la città lituana di Kaunas. Anche la lettera del fratello, Paolo Huscher, ai giornali locali, chiede la stessa cosa: il gemellaggio con una città lituana, oggi come oggi, visto l’orientamento filo-fascista delle autorità lituane, non s’ha da fare. In realtà il problema non è solo la Lituania, o i paesi baltici, e neppure la sola Europa centro-orientale, ma riguarda più o meno mezzo mondo. L’estrema destra ha il vento in poppa in molte parti del pianeta (a cominciare dall’Italia). E quindi, direte voi, perché prendersela in particolare con i lituani? Tanto il fascismo non ha attecchito solo da quelle parti! Vero, in un certo senso. Ma è anche vero che, per ora, qui da noi, nonostante il governaccio che abbiamo, nessuno, al governo o in Parlamento, ha proposto di fare un monumento a Mussolini. Così come in Germania ad Hitler. O in Spagna a Franco. O in Francia a Petain. O in Portogallo a Salazar. O in Gran Bretagna a Mosley (capo dei fascisti britannici negli anni ’30). Come scriveva Hannah Arendt nella sua “Banalità del male”, in quasi tutti i paesi invasi dai nazisti ci furono collaborazionisti, più o meno numerosi ed entusiasti. Chi più, chi meno. Sta proprio qui il problema. In paesi come la Danimarca o la Bulgaria non ci fu praticamente collaborazione nello sterminio degli ebrei. In altri (tra i quali l’Italia) la collaborazione fu limitata e contraddittoria. In altri ancora (tra i quali la Francia) fu più sostanziosa, ma sempre molto minoritaria, se non fra le “autorità”, tra la popolazione. In altri, purtroppo (come nei paesi baltici, in Polonia, in Ucraina, in Romania, in Ungheria, in Croazia) fu molto maggiore, se non maggioritaria, dato anche il tradizionale antisemitismo diffuso dalle autorità religiose, in particolare cattoliche ed ortodosse. D’altra parte si sa che l’Europa centro-orientale non è da oggi il “ventre molle” del Continente. La Vandea d’Europa, terra di contadini servi della gleba, analfabeti, tenuti nell’ignoranza e nel cieco fanatismo religioso da pope, preti, monaci, principi e zar fino a Ottocento inoltrato, non poteva che ricevere a questo modo il “messaggio” del razzismo nazi-fascista. E l’esperienza recente dei regimi stalinisti e post-stalinisti (in Ucraina, Russia e Bielorussia con un ventennio d’anticipo su Polonia, paesi baltici, ecc.) ha probabilmente esacerbato e spinto ancor più le barbare ideologie che giacevano ufficialmente nell’ombra. Se il generoso tentativo dei bolscevichi (-al di là dei numerosi e gravi errori – tra il 1917 e l’inizio degli anni Venti) di “assaltare il cielo” e di far fare a quelle società un balzo in avanti plurisecolare in pochi anni non aveva grandi possibilità di successo senza l’estensione della rivoluzione nei paesi avanzati, figurarsi gli effetti di una chiusura che per molti versi era un ritorno al passato, seppure con una leggera (ed ipocrita – e percepita come tale dalla gente) verniciatina di “rosso”. Comunque sia (e il discorso avrebbe bisogno di ben altri approfondimenti) resta il fatto che il governo (e, ahimè, la maggioranza della popolazione) in Lituania, non da oggi, sta facendo uno sporco lavoro di revisionismo storico filo-fascista, come sottolineano i due Huscher. E la Brescia antifascista, di gemellaggi con questa gentaglia non ne vuole sapere! Piuttosto, che fine ha fatto, caro assessore Fenaroli, caro sindaco Del Bono, la nostra richiesta (come comitato RiseUp4Rojava) di qualche anno fa di gemellaggio con Kobane? Preferite “gemellarvi” con gli amici dei nazisti piuttosto che con chi ha sconfitto l’islamo-fascismo dell’ISIS?
FG
Questo è l’appello alla petizione sulla piattaforma Change.
E’ in programma, a breve, il gemellaggio di Brescia. con la cittadina lituana di Kaunas.
Kaunas è stata teatro, nel 1941, di orrendi massacri ai danni della comunità ebraica che lì risiedeva da 600 anni.
Ma la cosa più sconvolgente è che il brutale massacro fu perpetrato dalla popolazione locale, i nazisti nella maggior parte dei casi furono anticipati o assistettero a tanta malvagità da spettatori.
Ad oggi la Lituania non riconosce le proprie responsabilità nella partecipazione attiva alla Shoa e addirittura, molto spesso, onora come eroi veri e propri assassini che hanno partecipato allo sterminio di migliaia di ebrei (bruciati vivi nelle sinagoghe, massacrati a bastonate).
Si stima che in Lituania sia stata sterminata una quota tra il 91 e 95 % degli ebrei lituani che contavano nel 1941 circa 100 mila persone.
I miei nonni paterni, alcuni zii ed un cugino di tre anni furono tutti massacrati durante quel periodo, solo mio padre fu messo in salvo dai suoi genitori e riuscì a raggiungere la Palestina.
Trovo oggi questa decisione del gemellaggio un oltraggio verso i miei parenti massacrati dai lituani e alle molte migliaia di innocenti uccisi durante quegli eventi per i quali la Lituania non ha mai ammesso le proprie responsabilità.
Chiedo quindi al Sindaco di Brescia di soprassedere al gemellaggio tra la città di Brescia e la città di Kaunas.
Silvana Huscher
Non concordo con l’introduzione alle nostre lettere. Noi non parliamo di fascismo, ma dell’atteggiamento di distorsione che oggi il governo lituano opera sulla storia e sul grave è vergognoso ruolo che molti lituani hanno avuto nel massacro di quasi tutti i loro concittadini di religione ebraica le cui responsabilità vengono oggi negate e nascoste.
"Mi piace""Mi piace"
Infatti, Paolo, non scriviamo che voi “parlate di fascismo”. Siamo noi che consideriamo filo fascista l’atteggiamento delle :”autorità” lituane. E di quasi tutti i governi dell’Europa centro orientale. E, temiamo, con un buon livello di consenso popolare.
"Mi piace""Mi piace"
” Chi dimentica il passato è destinato a riviverlo ” scrisse Primo Levi . Ma in questo atto non solo si dimentica il passato ma si ignora il presente . In Lituania e sopra tutto a Kaunas la strage di ebrei è uno degli atti più barbari dell ‘olocausto’ . Ma quello che lascia senza parole è l’assoluta mancanza di presa di coscienza e ad oggi nessun gesto di scuse o pentimento.
"Mi piace""Mi piace"
sono perfettamente d’accordo e spero che alle nostre nuove generazioni anche questa pagina di storia non venga eclissata in fondo al cassetto
"Mi piace""Mi piace"
Già, caro Pietro Franco, anche se in questi tempi bui….
"Mi piace""Mi piace"