Certo che viviamo davvero in uno strano paese! Chi ha fatto davvero le stragi (fasciste e di Stato), da Piazza Fontana a Piazza Loggia, dall’Italicus alla stazione di Bologna, o non ha fatto un giorno di prigione (visto che se n’è potuto tranquillamente andare all’estero), o è morto prima che i “giudici” (dopo 30 o 40 anni di processi) lo giudicassero colpevole. E in molti casi manco si è “trovato”, il (o i) colpevole. Certo, sono fascisti, quindi amici di chi comanda, di chi guadagna sulla pelle degli altri, di chi ruba. Di chi ha il potere, in poche parole. Ma se stai dall’altra parte della barricata, tra gli anarchici, i comunisti, i ribelli, non illuderti. Lo Stato ha pazienza e memoria lunga: niente e nessuno, tra i suoi nemici, resterà impunito. Galera, “voli” dalle finestre delle questure, o qualche proiettile “vagante” (come con Carlo Giuliani). Ma con Alfredo Cospito siamo giunti ad un livello che dovrebbe far arrossire di vergogna non solo chi è (senza essere per forza un rivoluzionario) progressista, ma un semplice liberale qualunque. Anzi, basta essere dei semplici “umani”, con un minimo di senso della misura. Alfredo è stato condannato a 27 anni per una “strage” che non è MAI avvenuta. Ed ora lo si vuole addirittura condannare all’ergastolo! Avete capito bene: ergastolo. Per un “petardo” che non ha fatto nessun ferito. E che non aveva neppure intenzione di farne. Un petardo dimostrativo. E lo Stato borghese si è spaventato, poverino! 27 anni per aver voluto “dimostrare” quanto ad Alfredo faccia schifo questo Stato. Che fa schifo pure a me e ad altri milioni di persone. Anche se non usiamo i petardi. O forse questo Stato vuole “dimostrare” che chi non si limita a manifestare il suo “dissenso” in maniera più che pacifica ne pagherà le conseguenze in modo abnorme, senza senso della misura, violando e torcendo persino le sue stesse leggi “liberali”. D’altra parte “è anarchico, e questo ci basta”. Puah….

Ecco cosa ha detto oggi Alfredo al suo processo.

” Leggo soltanto quattro righe. Prima di scomparire definitivamente nell’oblio del regime del 41 bis lasciatemi dire poche cose e poi tacerò per sempre. La magistratura della repubblica italiana ha deciso che, troppo sovversivo, non potevo più avere la possibilità di rivedere le stelle, la libertà. Seppellito definitivamente con l’ergastolo ostativo, che non ho dubbi mi darete, con l’assurda accusa di aver commesso una “strage politica”, per due attentati dimostrativi in piena notte, in luoghi deserti, che non dovevano e non potevano ferire o uccidere nessuno e che di fatto non hanno ferito e ucciso nessuno. Non soddisfatti, oltre all’ergastolo ostativo, visto che dalla galera continuavo a scrivere e collaborare alla stampa anarchica, si è deciso di tapparmi la bocca per sempre con la mordacchia medievale del 41 bis, condannandomi ad un limbo senza fine in attesa della morte. Io non ci sto e non mi arrendo, e continuerò il mio sciopero della fame per l’abolizione del 41 bis e dell’ergastolo ostativo fino all’ultimo mio respiro, per far conoscere al mondo questi due abomini repressivi di questo paese. Siamo in 750 in questo regime ed anche per questo mi batto. Al mio fianco i miei fratelli e sorelle anarchici e rivoluzionari. Alla censura e alle cortine fumogene dei media sono abituato, queste ultime hanno l’unico obiettivo di mostrificare qualunque oppositore radicale e rivoluzionario.

Abolizione del regime del 41 bis.

Abolizione dell’ergastolo ostativo.

Solidarietà a tutti i prigionieri anarchici, comunisti e rivoluzionari nel mondo.

Sempre per l’anarchia.

Alfredo Cospito “

#alfredocospito