Sinistra Anticapitalista sostiene lo sciopero generale del 2 dicembre dei sindacati di base e aderisce e partecipa alla manifestazione nazionale del 3 dicembre a Roma, verso l’assemblea nazionale “Noi non paghiamo” del 4 dicembre

Comunicato della direzione nazionale

La nostra organizzazione condivide i contenuti rivendicativi con cui l’ampio schieramento dei sindacati conflittuali in modo unitario ha dichiarato lo sciopero generale del 2 dicembre; c’è più che mai la necessità e l’urgenza di una mobilitazione unitaria di tutti i settori sfruttati ed oppressi della classe lavoratrice per provare a fronteggiare le scelte politiche ed economiche del governo delle destre e l’attacco costante delle forze padronali.

Se già non c’era alcun dubbio sulla natura antioperaia e antipopolare del governo a trazione FdI, le sue prime misure e la proposta di legge di bilancio hanno confermato appieno il suo pericoloso progetto reazionario: siamo di fronte a una vera e propria dichiarazione di guerra contro i poveri, i settori più deboli della società, le/i pensionate/i e contro l’insieme della classe lavoratrice, in continuità con le politiche del grande capitale e tutta volta a sostenere in diverse forme la piccola e media borghesia, la principale base elettorale della destra e dell’estrema  destra.

La piattaforma rivendicativa dei sindacati di base prova a dare una risposta a tutto campo e articolata ai bisogni e alle necessità dei vari settori della classe lavoratrice, per cercare di unire le lavoratrici e i lavoratori e contrastare le divisioni indotte da padroni e governo.

Egualmente importante è la manifestazione nazionale del giorno dopo a Roma (Piazza della Repubblica, ore 14) intorno all’appello “Contro la Guerra e il carovita, giù le armi su i salari”.

La nostra organizzazione ha aderito all’appello e alla manifestazione ed è impegnata nella sua costruzione.

Il 4 dicembre si terrà invece la prima assemblea nazionale della campagna Noi Non Paghiamo, un appuntamento per rilanciare una campagna contro il carovita, a sostegno del percorso dell’insorgenza e della convergenza lanciato dal collettivo GKN, che va più che mai sostenuta e partecipata.

Sono tre giorni di mobilitazione e di lotta tanto più importanti di fronte alla passività delle tre maggiori confederazioni sindacali che hanno scelto un pericoloso attendismo, cioè ancora una volta una posizione di subalternità rispetto al governo in carica.  Può essere che qualcuno dei tre sindacati (vedi la CGIL) decida di prendere molto in ritardo, cioè alla vigilia del varo della legge di bilancio e delle feste natalizie, una parziale iniziativa di sciopero, che rischia così inevitabilmente di essere solo dimostrativo e poco efficace, un copione già interpretato l’anno scorso insieme alla UIL.

La mobilitazione va invece costruita da subito e proprio quando il Parlamento si appresta a discutere la legge finanziaria, una legge a misura degli interessi padronali capitalisti, di precarizzazione e di divisione del mondo del lavoro che occorre contrastare con la maggiore forza possibile, puntando ad una forte sensibilizzazione ed attivazione in tutti i comparti della classe lavoratrice.

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