Non sappiamo se l’inaugurazione quasi simultanea (1) di due circoli di FdI dedicati a due criminali sia frutto di una forzatura, di uno scontro interno tra un’ala nostalgica apertamente neofascista e un’ala “perbenista” post-fascista. Il fatto è comunque estremamente grave. Brescia e provincia sono in subbuglio per questa doppia provocazione. Tutte le organizzazioni, partiti, associazioni antifasciste stanno cercando di organizzare una risposta adeguata. Non è possibile lasciar cadere la cosa. Si corre il rischio che qualche “fratellino” più o meno schizzato dia vita al “Circolo Benito Mussolini” (o magari Adolf Hitler, tanto più la spari grossa più parlano di te, e magari fai carriera nelle fogne della politica di palazzo). E, una volta sdoganati i simboli truci e canaglieschi, si avanza verso nuovi obiettivi, no? Noi, che per fortuna siamo figli unici, non lasciamogliela passare liscia, a questi “fratellini” nostalgici dei plotoni d’esecuzione, delle bombe nelle piazze e sui treni, delle squadre di torturatori e assassini. Ci vuole il massimo di unità antifascista. Non possono, non devono passare!

  1. Ci scusiamo con i famosi “25 lettori” del blog, ma abbiamo saputo poco fa che la notizia dell’inaugurazione del circolo “Almirante” di Salò, inviataci da due compagni (indipendentemente l’uno dall’altro), risaliva ad oltre due anni fa, e quindi le inaugurazioni sono tutt’altro che simultanee. La fretta non è una scusante per la precipitazione superficiale, tipica del giornalismo. E il fatto che B.A. sia un blog, e non un giornale, dovrebbe consigliarci maggiore cautela. Di nuovo scusa.