In scienza delle finanze la flat tax (letteralmente in italiano: tassa piatta, calcolata come percentuale costante) è un sistema fiscale non progressivo, basato su un’aliquota fissa, al netto di eventuali deduzioni fiscali o detrazioni.
Solitamente tale sistema si riferisce alle imposte sul reddito familiare, e talvolta sui profitti delle imprese, tassate con un’aliquota fissa. Questo sistema di tassazione fu ideato per la prima volta nel 1956 dall’economista statunitense Milton Friedman.
I sistemi di flat tax, messi in atto come proposto, solo in alcuni casi esonerano le famiglie con un reddito inferiore a uno stabilito per legge (no tax area). Le flat tax non sono comuni nelle economie avanzate, le cui imposte statali includono un’aliquota progressiva sui redditi delle famiglie e sugli utili delle aziende, cosicché l’aliquota aumenta in percentuale all’aumentare del reddito.
La tassazione non progressiva costituiva nell’antichità la forma più semplice di tassazione diretta, attraverso il versamento di una decima in natura (raccolto di frutti, olio, vino, granaglie; armenti ecc.), per il sostentamento dei sacerdoti della tribù di Levi (Levitico 27:30-32; Cronache 31:5). Un decimo di quanto raccolto dai leviti era offerto al Signore (Numeri 18:26; Neemia 10:39) nella Prima Tenda del Tempio. La seconda decima poteva essere convertita in denaro, mentre la terza decima era prescritta dalla legge mosaica per orfani, vedove e forestieri (Tobia 1:7-9), non altrove specificate.
Nel medioevo la decima è stata una costante, con l’esenzione ovvia della chiesa e della nobiltà, che ne beneficiavano.
Uno degli argomenti economici a favore di un’aliquota fiscale progressiva col reddito imponibile, è l’esistenza di soglie critiche macroeconomiche. L’aliquota progressiva avrebbe una funzione di equità sociale e di redistribuzione della ricchezza generata, prodotta dall’utilizzo delle risorse scientifiche e dalle strutture messe a disposizione dalla società umana.
Inoltre non è dimostrato con certezza il rapporto di causalità fra diminuzione della pressione fiscale e disincentivo all’evasione. All’interno dell’UE, molti paesi con un’alta pressione fiscale hanno un’evasione minima, mentre in paesi con una pressione fiscale minore, l’evasione è molto alta: in più, risulta che gli Stati dove sia stata applicata, la flat tax siano anche quelli in cui l’evasione risulta più alta, come risulta dalle statistiche inerenti al blocco Baltico.
Di seguito l’elenco dei paesi che hanno adottato un regime fiscale di tipo flat tax (come si vede nessuna economia avanzata), secondo quanto riportato dai media o da riviste professionali del settore economico.
Paesi con imposta flat sul reddito personale
Paese o territorio | Aliquota percentuale media |
---|---|
Abcasia[47] | 10% |
Belize[48] | 25% |
Bielorussia[49] | 13% |
Bolivia[49] | 13% |
Bosnia ed Erzegovina[50][51] | 10% |
Bulgaria[49][52] | 10% |
Estonia[53] | 20% |
Georgia[49][54][55] | 20% |
Groenlandia[56] | da 36% a 44% (variabile a seconda della municipalità) |
Guernsey[49][57] | 20% |
Guyana[58] | 33.33% |
Jersey[49][59] | 20% |
Kazakistan[49][60] | 10% |
Kirghizistan[57][61] | 10% |
Macedonia[49][57][62] | 10% |
Madagascar[63] | 20% |
Mongolia[64] | 10% |
Ossezia del sud[65] | 12% |
Romania[49][54] | 10% |
Russia[49][54][66] | 13% |
Seychelles[49] | 15% |
Timor Est[67] | 10% |
Transnistria[68] | 10% |
Turkmenistan[69] | 10% |
Ungheria[49] | 15% |
La sua applicazione in Italia significherebbe un abbassamento significativo delle tasse per i ricchi, e un conseguente taglio ai finanziamenti ai servizi pubblici che diventerebbero molto onerosi per i cittadini, dalla scuola alla sanità ai servizi sociali in generale.