Dopo il lavoratore SI Cobas ferito a Peschiera Borromeo, dopo un altro lavoratore ferito alla Esselunga di Pioltello, oggi a Roma un nuovo intervento della polizia contro i lavoratori FedEx, i disoccupati del Movimento 7 novembre e i compagni solidali, con 5 manifestanti feriti. Il manganello è la risposta del governo Draghi alla disoccupazione – ma la storia non finisce qui.
Qui di seguito i comunicati del SI Cobas nazionale e del CSA Vittoria di Milano.
Stamattina siamo tornati per la terza volta a Roma assieme a delegazioni di lavoratori FedEx provenienti da tutta Italia per sollecitare ancora una volta il ministro dello sviluppo economico Giorgetti a convocare un tavolo istituzionale sulla vertenza che vede tuttora in sciopero migliaia di lavoratori. A sostegno dei facchini anche questa volta i disoccupati 7 novembre di Napoli e una delegazione di giovani del FGC.
Dopo oltre un’ora di presidio sotto Montecitorio, abbiamo ancora una volta constatato il totale disinteresse di Giorgetti e del governo Draghi sulle sorti dei 280 lavoratori di Piacenza e dei circa 2000 dell’intera filiera a cui viene negato da mesi il diritto alla rappresentanza e la libertà sindacale.
Il presidio ha così deciso di spostarsi verso piazza Colonna per portare la protesta direttamente fuori Palazzo Chigi.
Dopo pochi minuti i lavoratori sono stati prima spintonati e poi caricati a freddo da più di un centinaio di agenti in assetto antisommossa. Almeno 7 manifestanti sono stati colpiti alla testa dalle manganellate della polizia: ne sono scaturiti scontri su via del Corso, con la polizia che ha letteralmente accerchiato lavoratori e disoccupati.
Solo dopo una lunga trattativa con la Digos siamo riusciti a tornare fuori Montecitorio e a ottenere la liberazione dei compagni fermati. Una ragazza è attualmente ricoverata all’ospedale.
In questo momento ci stiamo dirigendo verso la manifestazione a Villa Pamphili contro il Global Health Summit.
Prendiamo definitivamente atto qual è la linea del governo sulle vertenze e sulle lotte dei lavoratori: nessuna volontà di dialogo, ma solo manganellate e repressione.
Ribadiamo ancora una volta che non ci lasceremo intimidire e terrorizzare dalla violenza dello stato borghese.
La lotta dei lavoratori FedEx proseguirà nei prossimi giorni e nelle prossime settimane con ancora maggior determinazione!
Torneremo a Roma ancora più forti e compatti!
BASTA REPRESSIONE! NO AL PIANO-FEDEX! IL SINDACATO LO SCELGONO I LAVORATORI!
SI Cobas nazionale
Solidarietà dalle compagne e dai compagni del Csa Vittoria ai lavoratori SiCobas della Fedex aggrediti da carabinieri e polizia a Roma.
Abbiamo visto le manganellate e i calci, abbiamo visto la rabbia delle squadracce in divisa impegnate nella difesa degli interessi dei padroni.
Abbiamo visto la determinazione dei nostri compagni nella lotta e la loro intelligenza nel non rispondere alle cariche per non consegnare altri lavoratori e compagni nelle mani della repressione e di chi è disposto a oltraggiare ogni diritto per affermare la volontà del capitale, di imporre il proprio comando e le proprie esigenze di profitto con licenziamenti politici e ristrutturazioni aziendali sulle spalle di centinaia di lavoratori e lavoratrici, lasciate da un giorno all’altro in mezzo ad una strada.
Siamo al vostro fianco da sempre e ancora una volta di più vogliamo farvi sentire la nostra solidarietà, cementata da anni di lotte fianco a fianco, senza mai un passo indietro.
Non è il momento di valutazioni politiche complessive da un punto di vista di classe, per le quali avremo tempo da domani in poi, anche rilanciando l’assemblea dei lavoratori combattivi del 5 giugno. Ora è il momento della solidarietà piena e incondizionata a chi lotta contro lo sfruttamento di classe, mettendoci la faccia giorno per giorno, per una società senza più classi né padroni.
Questa lotta paga un isolamento mediatico anche perchè non ha ammiccamenti istituzionali e non cerca “coperture”, ma ha bisogno di una solidarietà di classe che da oggi speriamo si faccia ancora più sentire.
A fianco dei lavoratori della Fedex in lotta per il posto di lavoro.
A fianco del SiCobas oggetto continuo di un pesantissimo attacco repressivo come esempio chiaro di autorganizzazione, di dignità operaia e di lotta di classe.
I compagni e le compagne del Csa Vittoria
Milano 21.05.2021