di Mario Gangarossa
I numeri spiegano meglio delle parole quale pace vogliono costruire i volenterosi guerrafondai che guidano i popoli europei verso il baratro del conflitto mondiale.
La locomotiva è la stessa di sempre, la Germania non ancora nazista, ma sulla buona strada per diventarlo visto i sondaggi e l’aria che tira da quelle parti.
L’esercito più potente del mondo, l’esercito degli Stati Uniti ha 1.300.000 soldati.
La Russia 1.500.000, appena 200.000 in più di prima della guerra con l’Ucraina.
L’esercito più numeroso del mondo, quello cinese, 2.000.000 di soldati.
I 25 paesi europei aderenti alla Nato + l’Inghilterra 1.500.000.
L’Ucraina dovrà avere 800.000 uomini perennemente sotto le armi.
Se pensate che negli anni più critici della guerra fredda la presenza degli americani a difendere la parte occidentale del muro non superava le 475.000 unità, avete un’idea del significato di questa “proposta di pace”.
Un esercito di 800.000 uomini costa 100 miliardi di euro all’anno, ogni anno, che l’Ucraina ovviamente non ha.
Ma l’Europa avrebbe finalmente il tanto desiderato “esercito comune”, un esercito di mercenari pagati dai governi europei coi soldi sottratti ai salari e alle pensioni dei loro sudditi.
E l’Ucraina diverrebbe una gigantesca caserma al servizio degli interessi imperialisti del vecchio continente.
Il nuovo Gendarme d’Europa che entrerebbe coi suoi scarponi allenati da anni di guerra guerreggiata, a pieno titolo, nella stanza dei bottoni condizionandone le decisioni future.
Sarebbe l’esercito più potente e più numeroso dell’Europa, il più armato, il più organizzato.
Sconfitto dalle “manovre di palazzo”, dal “tradimento” degli alleati, con l’unico collante ideologico che è la voglia di rivincita di ogni esercito costretto a ritirarsi.
Il lascito testamentario di Zelensky che potrebbe ritirarsi a godersi la pensione lasciando agli apprendisti stregoni che lo hanno creato una polpetta che li avvelenerà.
Una forza destabilizzante che succhierà risorse che l’Europa non ha al punto da essere costretta a saccheggiare quelle del nemico.
Ipotecando l’euro e giocando sul fallimento delle sue banche.
Una bomba a orologeria che quando esploderà farà più danni all’Europa di quanto oggi gli inutili idioti che ci governano possano immaginare.
Scopri di più da Brescia Anticapitalista
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.