In queste ore l’estrema destra sionista, con Netanyahu in testa, cerca di approfittare del vile attentato di Sydney per dar fiato al solito trito e ritrito discorso antisionismo=antisemitismo. Noi internazionalisti (marxisti, anarchici o semplicemente coerentemente democratici), da sempre in prima fila nella lotta contro l’antisemitismo (e ogni forma di razzismo) pensiamo che, al contrario, sia proprio il sionismo, in particolare nella sua variante d’estrema destra al potere nello stato d’Israele, ad alimentare la peste dell’antisemitismo, sia di matrice nazista che cristiana o islamica. Non sappiamo se i due assassini d’origine pachistana siano militanti islamofascisti (Isis? Al-Qaeda? Talebani?) o semplici mercenari. Ma sappiamo perfettamente che le due estreme destre razziste (in questo caso quella fascio-sionista e quella islamo-fascista) si alimentano a vicenda. Contro ogni razzismo, contro il nazionalismo, per la fratellanza tra gli sfruttati di tutte le etnie, religioni, lingue: PROLETARI DI TUTTI I PAESI UNITEVI! [FG]
PUBBLICHIAMO DI SEGUITO IL COMUNICATO DEI COMPAGNI AUSTRALIANI DI SOCIALIST ALLIANCE SULLA STRAGE ANTISEMITA DI SYDNEY.
Socialist Alliance esprime la sua piena solidarietà alle vittime e ai sopravvissuti del terribile massacro del 14 dicembre a Bondi Beach, nel Paese di Gadigal.
La sparatoria di massa durante un evento di Chanukkah ha preso di mira persone di fede ebraica durante una festa religiosa. L’antisemitismo, come tutte le forme di razzismo, è assolutamente ripugnante.
La comunità ebraica, come tutti coloro che subiscono razzismo, dovrebbe potersi riunire e praticare la propria cultura in sicurezza.
Questo rappresenta un ulteriore trauma per i membri della comunità di Bondi, a così breve distanza dall’accoltellamento di massa di Bondi Junction.
Tra coloro che hanno agito coraggiosamente in risposta al massacro c’è stato Ahmed al Ahmed, che ha rischiato la vita per disarmare uno degli uomini armati. Questo dimostra lo spirito umano di solidarietà che può guidare la vita delle persone, indipendentemente dall’origine religiosa, etnica o nazionale.
Condanniamo con la massima fermezza figure razziste di estrema destra come Pauline Hanson e Bob Katter, che hanno cercato di sfruttare questa tragedia per demonizzare e mettere in fuga altre persone nella nostra comunità.
Allo stesso modo, condanniamo i commenti riprovevoli di Jillian Segal, che sostiene che l’attività pacifica in difesa del diritto internazionale e dei diritti umani, incluso il popolo palestinese, abbia in qualche modo contribuito alla tragedia. Questa è una vile ingiuria e la conferma che Anthony Albanese dovrebbe rimuovere immediatamente Segal dal suo incarico.
Ci opponiamo al razzismo in tutte le sue forme. Insieme possiamo fare dell’Australia un luogo in cui tutte le persone possano vivere la propria vita al massimo delle proprie potenzialità, indipendentemente da razza, religione o etnia
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