Assemblea Permanente Antifascista, questa sera, presso la Casa della Sinistra di via Cassala, a Brescia. Una trentina i presenti, rappresentanti di quasi tutte le realtà della sinistra bresciana. All’ordine del giorno la risposta da dare alla preannunciata iniziativa, prevista per il 13 dicembre in un luogo ancora sconosciuto, organizzata da vari gruppi neofascisti (tra cui il famigerato “Brescia ai bresciani”) per dare vita alla campagna per la cosiddetta “remigrazione”, cioè il progetto fumoso e velleitario di deportare i migranti (non si capisce se solo gli “irregolari” oppure tutti, compresi gli svizzeri, i norvegesi, i canadesi, gli statunitensi, anche se è probabile che chi proviene dai paesi “ricchi” non rientri nel mirino dei “patrioti” da un tanto al chilo). Gli interventi (del PRC, del Mag47, di PaP, del CS 28 maggio, del PCI, di Sinistra Anticapitalista, dell’ANPI, ecc.) pur con qualche sfumatura, hanno convenuto sulla necessità di dare una risposta unitaria, di massa e militante, a questa vergognosa campagna razzista che, come da manuale, punta a trovare il classico capro espiatorio per la situazione di crisi sociale in cui viviamo e che vede nei venti di guerra che soffiano ovunque un brodo di coltura perfetto. E il fatto che Brescia sia stata scelta per il lancio “nazionale” di questa campagna (nonostante la relativa debolezza del neofascismo locale) è stato visto con preoccupazione un po’ da tutti quanti, consegnandoci la responsabilità di dare una risposta contundente che sia all’altezza della provocazione. Tutti d’accordo, quindi, per organizzare, la sera stessa della prevista iniziativa, una manifestazione in Piazza Loggia ed un corteo per le vie del centro che vada oltre il quadro militante delle organizzazioni già coinvolte, puntando al coinvolgimento dei migranti, prime vittime di questa campagna, e delle organizzazioni del movimento dei lavoratori (a partire dai sindacati di base e della CGIL). Cercare insomma, di ripetere, se possibile in misura ancora maggiore, la mobilitazione di un anno fa in Piazza Vittoria per rispondere alla marcia neofascista del dicembre 2024. Tra le varie proposte è uscita pure quella di chiedere, pur senza farsi troppe illusioni, anche tramite alcuni consiglieri comunali di sinistra, la convocazione di un consiglio comunale aperto che decida finalmente di chiudere ogni spazio ai gruppi fascisti e razzisti in una città che ha pagato un tributo di sangue (la strage fascista e di Stato di Piazza Loggia è tuttora una ferita aperta) alla criminalità neofascista. Ovviamente, per molti di noi, non c’è nessuna fiducia nelle “istituzioni”, locali e nazionali, che hanno ampiamente dimostrato, dal 1946 ad oggi, di non avere nessuna volontà di ostacolare l’organizzazione dei neofascisti, nonostante le varie leggi e lo stesso dettato costituzionale. Domani sera, presso il CS Magazzino 47, nuovo incontro di tutte le realtà, comprese quelle assenti stasera (come le organizzazioni dei migranti, per esempio) per dare ulteriore impulso alla necessaria risposta antifascista militante
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