Ci occupiamo di calcio? Parliamo di sport dato in pasto alla gente, alle masse…, per distrarli dai
problemi reali, dalle sacrosante rivendicazioni dovute alle ingiustizie sociali? Ci convertiamo, vinti
dalla più coercitiva delle realtà, alle discussioni senza fine sul rigore negato o sul gol ingiustamente
concesso? Sulle risposte al servizio, sugli slalom, sulle cronoscalate, addirittura sulle strambate?
Insomma, abbiamo deciso di aprire la Sezione ‘Bar Sport’ di Brescia Anticapitalista?
Certo che no, ma non possiamo negare che gli eventi sportivi, seguiti passivamente dai divanisti o dai
frequentatori di scalee e gradinate, occupino il tempo e gli interessi di moltissime persone, è ovvio, e
di moltissimi compagni. Essendo pur vero che, storicamente, delle due accezione del termine
‘sportivo’, praticante e spettatore, a sinistra si è sempre tollerato la prima e un po’ sbeffeggiato la
seconda, rimane innegabile che fenomeni popolari di quello che fu genialmente definito come ‘il
reparto giocattoli della vita’ si fanno strada anche nelle menti e nelle sensibilità più attente alle
profonde problematiche dell’umanità.
Tanto più quando le due realtà, i due ‘mondi’, vengono a contatto toccandosi, sovrapponendosi o
collidendo, come quando fatti sociali gravissimi mettono lo sport, nelle proprie autorità nazionali o
internazionali, di fronte a scelte più o meno popolari e comunque sempre dirimenti.
Senza voler troppo approfondire qui temi complessi e dagli sviluppi difficilmente circoscrivibili,
abbiamo pensato di invitare a parlarne due personaggi molto noti e altrettanto autorevoli nel mondo
dello sport. Renzo Ulivieri, famosissimo allenatore in passato di squadre di calcio di Serie A e
attualmente Presidente AIAC (Associazione Italiana Allenatori di Calcio), è stato il primo nel nostro
Paese a sollevare la questione, visto il genocidio a Gaza, della liceità della presenza di squadre di
calcio israeliane nelle competizioni internazionali. Chi meglio di una voce tanto autorevole potrà
sviluppare un tema così dibattuto, dal momento che non sono pochi quelli che sostengono che lo sport
deve rimaner distante e immune dalle ‘umane brutture’? Ne discuterà con lui, Folco Donati, noto
giornalista di Bresciaoggi, profondo conoscitore di varie discipline come il Basket, di cui è stato
dirigente federale per oltre un decennio, o come la Ginnastica Artistica, essendo stato a lungo
Presidente della Brixia in cui si è formata, facendo poi incetta di medaglie olimpiche e titoli
internazionali, una certa Vanessa Ferrari…
Argomenti complessi, questioni spinose e paralleli sorprendenti saranno il menù di una serata in cui,
senza la pretesa di fare proseliti o di creare depistaggi o isole di superficiale leggerezza, cerceremo di
approfondire e storicizzare ciò che anche nel mondo ovattato e privilegiato dello sport si può
verificare, incrinando specchi deformanti, increspando acque chete e lacerando assurdi veli.
L’appuntamento è per il 13 novembre….

P.S. Un’ora fa (7 novembre, ore 19) anche Potere al Popolo ha aderito all’appuntamento del 13 novembre


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