Oggi, alla manifestazione dei lavoratori a Genova, la Fiom ha portato lo striscione che vedete nell’immagine. Si è scatenata una polemica assurda nella “compagneria”, con molte frasi offensive verso i compagni della fiom genovese. Al di là dei poveracci che hanno visto in quello striscione la “longa manu” del PD (come se fare appello alla solidarietà tra proletari palestinesi e proletari israeliani fosse “tipico” di quel partito che non ha nulla a che vedere né con gli uni né con gli altri) il grosso delle accuse veniva da coloro che ritenevano obbrobrioso parlare di lavoratori israeliani. Evidentemente per costoro i 7 milioni di ebrei israeliani sono tutti coloni, capitalisti, fascisti e razzisti. Qualcuno lo ha pure scritto, disprezzando le migliaia di militanti comunisti israeliani, i renitenti alla leva, quegli ebrei israeliani che si battono da sempre contro il governo genocida. E, ovviamente, le centinaia di migliaia che un mese fa hanno scioperato, prendendosi pure le botte della polizia, per dire Stop al genocidio e alla guerra. Una cecità politica così primitiva e assurda che non può che far rabbrividire. Per costoro, che probabilmente si sentono “compagni”, la sostanza della questione è la contrapposizione tra le “nazioni”, tra i “popoli”. Le classi non c’entrano nulla, sono roba da veteromarxisti ammuffiti. Alcuni, più colti e con un minimo di formazione marxista, hanno sentenziato che uno slogan così non evidenzia le differenze tra un proletariato particolarmente oppresso e massacrato ed un proletariato appartenente allo stato coloniale, ritenuto tout court complice dell’oppressione. Questa obiezione ha qualche ragione in più dei deliri “nazional-terzomondisti” del grosso degli “indignati”. Ma non capisco come sarebbe stato possibile in uno striscione dar risalto a questa reale differenza, a meno di fare un megastriscione di 8 mt per 20mt, un mini-romanzo insomma, magari con citazioni di Marx sull’Irlanda e di Lenin sulla Polonia. I compagni della fiom genovese (influenzati da lotta comunista, non certo dal PD, informatevi meglio) forse sono stati troppo schematici, forse potevano aggiungere “No al genocidio” per far capire meglio ai palati facili da che parte si sta. Ma a me questo striscione ha fatto tirare un sospiro di sollievo, una voce nel deserto dell’appiattimento nazionalista cui tanta parte della sinistra si è impantanata. Una voce in tuta blu, tra l’altro. Per ricordare agli smemorati che Nostra patria è il mondo intero. E lasciate fare ai nazionalisti dei “popoli oppressi” il loro mestiere, ché non hanno bisogno di “supplenti”. Noi facciamo il nostro, quello dei comunisti internazionalisti
FG
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