CRONOLOGIA
1 gennaio – I Circoli Giovanili camuni occupano lo stabile dell’ex scuola elementare di Berzo Inferiore.
4 gennaio – Un picchetto di lavoratori in sciopero all’Aeternum di Lumezzane viene travolto da una gazzella dei Carabinieri. Ferito un delegato sindacale.
7 gennaio – Arrestato in Friuli l’obiettore bresciano Beppe Frusca.
9 gennaio – Protesta di un gruppo di militanti del Circolo Giovanile della “nuova sinistra” contro il cinema “pornografico” a Breno, con irruzione nella sala del cinematografo “Giardino” e lettura di un comunicato agli spettatori.
18 gennaio – “Esproprio proletario” nella Cassa Rurale e Artigiana di Padenghe.
20 gennaio – Oltre 200 persone partecipano a Provaglio d’Iseo ad un’iniziativa sulla strategia della tensione, con la partecipazione di Marco Boato e l’avvocato Pippo Apicella.
23 gennaio – Un centinaio di militanti del MLS picchetta il cinema Adria, in Piazza Vittoria, per contestare il film “La lunga notte di Entebbe”, considerato filo-sionista ed anti-palestinese.
24 gennaio – Sciopero e nutrito corteo degli studenti del “Ballini” per la questione della mancata sede unica. Incontri con vicesindaco Albertini e col presidente della Provincia, Bruno Boni.
26 gennaio – Dura polemica anticlericale a Ghedi tra il Collettivo “A. Gramsci” legato a Democrazia Proletaria e i catechisti dell’oratorio, con manifesti e comunicati.
27 gennaio – Concluso a Brescia il convegno nazionale del MIR sulla “difesa popolare non-violenta”.
28 gennaio – Sciopero con corteo degli studenti dell’IPSIA “Moretto” per la nuova sede. Il corteo, a cui hanno partecipato delegazioni delle altre scuole superiori, termina in Piazza Loggia con l’incontro col sindaco Trebeschi (DC) e il vicesindaco Albertini (PSI).
29 gennaio – Manifestazione in Piazza Rovetta dei Collettivi femministi contro la nuova legge sull’aborto, ritenuta troppo restrittiva. Analoga protesta in Corso Zanardelli da parte del CISA. Alle 17 assemblea unitaria alla Cavallerizza.
30 gennaio – Un centinaio di militanti dei “Circoli giovanili” camuni occupano l’ex convento di Darfo, con l’obiettivo di crearvi un centro sociale autogestito.
31 gennaio – Occupato dagli studenti (con la solidarietà di insegnanti e genitori) il liceo scientifico di Rovato, per ottenere l’allontanamento del preside reazionario, Antonino Fedele.
1 febbraio – Formalizzata l’istruttoria contro due presunti militanti delle BR, Daniele Cornacchia ed Enrico Pedrotti, in carcere da una quarantina di giorni. A Darfo intervento dei carabinieri all’ex convento occupato: denunciati 6 militanti del Circolo Giovanile.
2 febbraio – Solidarietà ai giovani denunciati a Darfo da parte dei giovani socialisti, aclisti e del PdUP della cittadina camuna. Sciopero degli studenti dell’istituto per geometri e ragionieri di Salò per protesta contro l’aggressione fascista di Roma. Nel pomeriggio si tiene un’affollata assemblea all’ITIS alla presenza di M. Boato (LC), P. Garbarino (AO) e E. Rovida (MLS), criticata da CGIL-CISL-UIL e CUPA per il suo “settarismo”.
4 febbraio – Sciopero generale delle scuole superiori per protesta contro i fatti di Roma, contro le provocazioni fasciste all’ITIS e contro la gestione del processo sulla strage di Piazza Loggia, indetto dal Coordinamento Cittadino degli studenti (in cui è largamente maggioritaria l’estrema sinistra). Durante il corteo un gruppo di manifestanti attacca la CCDC (libreria legata a Comunione e Liberazione) rompendone le vetrine.
5 febbraio – Numerose polemiche per l’assalto alla CCDC. Scontate le critiche di partiti e sindacati “dell’arco costituzionale”. Ma anche all’interno del “movimento” si moltiplicano i distinguo e le prese di distanza, pur senza drammatizzare l’episodio. Nel pomeriggio militanti del “Comitato Antifascista S. Eustacchio” occupano un appartamento comunale in via Volturno 36, a Brescia, con l’obiettivo di farne un centro sociale autogestito.
6 febbraio – Dichiarazione collettiva di obiezione di coscienza da parte di una ventina di giovani bresciani, caratterizzata da un forte anti-militarismo e anti-autoritarismo, viene diffusa dal MIR.
8 febbraio – Con una dichiarazione pubblicata sui giornali, il segretario cittadino della FGCI, M. Moneghini, invita i gruppi della “nuova sinistra” (si citano esplicitamente a LC e MLS) ad isolare gli “estremisti” dei “Circoli del Proletariato Giovanile”, facendo riferimento ai fatti di Roma, Milano e Brescia.
11 febbraio – Sciopero generale di due ore dei lavoratori contro il recente decreto governativo. Assemblee combattive e critiche verso i vertici sindacali nazionali in molte fabbriche della provincia. Contemporaneamente giornata di mobilitazione anticlericale, in occasione dell’anniversario del Concordato del 1929, in vari istituti superiori in città e provincia.
12 febbraio – Protesta a Chiari di AO, Circolo “La Comune”, Cooperativa “Alternativa Culturale” e Comunità Crescita Alternativa contro la giunta comunale per aver impedito una festa popolare per S. Faustino.
14 febbraio – Iniziativa pubblica a Brescia di PdUP e AO con Lidia Menapace e Vittorio Rieser, sulle i “portici occupati”difficoltà del progetto di Democrazia Proletaria.
15 febbraio – Nonostante il boicottaggio istituzionale, “festa alternativa” a Chiari, sotto i “portici occupati” di Piazza Zanardelli.
18 febbraio – La federazione bresciana del PdUP critica Lama e il PCI per gli incidenti all’università di Roma. Denunciati 4 studenti per l’assalto alla CCDC del 4 febbraio.
19 febbraio – Sciopero studentesco in Val Trompia, contro le provocazioni fasciste all’Abba di Sarezzo.
20 febbraio – Inizia la settimana di autogestione all’Istituto Magistrale “Gambara”.
23 febbraio – Assemblea provinciale dei delegati dei CdF, alla presenza di Rinaldo Scheda. Molte contestazioni della linea “dei sacrifici”, non solo da parte dei delegati dell’estrema sinistra.
25 febbraio – Mobilitazione unitaria della sinistra (DP, PCI, PSI e…PRI) a Provaglio d’Iseo per permettere all’obiettore provagliese Luciano Peroni, incarcerato a Gaeta, di poter presenziare ai funerali della madre.
27 febbraio – Manifestazione ai Tormini dei Collettivi giovanili di Salò, Vestone e Vobarno per rivendicare “spazi culturali e ricreativi” alternativi per i giovani. In Val Camonica manifestazione dei Circoli giovanili contro lo sgombero dello spazio occupato da due mesi a Berzo Inferiore.
2 marzo – A Breno, in serata, due auto guidate da neofascisti di Darfo tentano di investire un gruppo di militanti del MLS.
4 marzo – Rioccupata dai Circoli Giovanili l’ex scuola elementare di Berzo Inferiore, che era stata sgomberata dai carabinieri giorni prima.
5 marzo – Rinviato il consiglio comunale di Provaglio d’Iseo per l’invasione della sala da parte del pubblico (ruolo chiave di DP, ex LC, del paese) per la questione della scuola materna.
8 marzo – Manifestazione unitaria dei Collettivi femministi e dell’UDI in Piazza Loggia per la “Giornata della donna lavoratrice”.
11 marzo – Dopo oltre due mesi di carcere viene liberato Enrico Pedrotti, già accusato di appartenere alle BR. Resta invece in carcere D. Cornacchia.
12 marzo – Sciopero studentesco per i fatti di Bologna del giorno prima. Durante il corteo (1500 persone, fonte BSoggi) qualche piccolo incidente davanti alla sede della DC di via Tosio.
14 marzo – Tafferugli tra polizia e carabinieri e militanti dei Collettivi femministi davanti al Teatro Grande, dove si teneva una sfilata di moda contestata dalle femministe. A Breno mobilitazione contro le provocazioni fasciste al liceo scientifico locale, organizzata soprattutto dal MLS.
15 marzo – Momenti di tensione per un’iniziativa antiabortista organizzata da CL ed altri gruppi della destra cattolica alla facoltà di Medicina (poi spostata in una chiesa per timore di incidenti). Circa 200 militanti dell’estrema sinistra (soprattutto “autonomi” e del GCR-IV Internazionale), circondati dalle “forze dell’ordine”, hanno presidiato il piazzale dell’Ospedale, per poi formare un corteo fino in Piazzetta Vescovado.
16 marzo – Alla vigilia dello sciopero generale previsto per il giorno successivo, CGIL-CISL-UIL invitano i delegati del Coordinamento studentesco ad un’assemblea alla Camera del Lavoro per definire le modalità della partecipazione studentesca alla mobilitazione. In serata vengono arrestati tre militanti della “sinistra extraparlamentare” (BSoggi) con delle molotov vicino alla sede del MSI in Piazza Tebaldo Brusato.
18 marzo – Manifestazione e sciopero “unitario” operai-studenti, con comizio in Piazza Loggia. Una studentessa interviene dopo i leader sindacali, chiedendo unità ma senza “cedimenti” e ricordando Francesco Lorusso e chiedendo la liberazione di Fabrizio Panzieri, condannato per “concorso morale” per l’omicidio del neofascista Mantakas . Alla fine del comizio un corteo si reca davanti alla sede della DC, presidiata da polizia e carabinieri, senza incidenti.
20 marzo – Congresso provinciale a Medicina di AO.
21 marzo – Nuova occupazione dell’IPSIA “Moretto”. Decisa un’autogestione di 8 giorni.
22 marzo – Condannato ad un anno di carcere militare l’obiettore totale di S. Zeno Naviglio, Beppe Frusca.
24 marzo – Sciopero generale studentesco in solidarietà col “Moretto” occupato. Tensioni sotto Palazzo Loggia, scioltesi con la decisione del sindaco Trebeschi di scendere a parlare con gli studenti.
25 marzo – In solidarietà col “Moretto” inizia l’autogestione all’Abba, al Castelli, all’IPF e alla sezione staccata del Calini, mentre “Moretto” e IPC sono occupati.
26 marzo – Si estende la protesta studentesca: tutte le scuole superiori della città in agitazione (occupazioni, autogestione, assemblee), compresi i CFP. Provocazioni fasciste all’IPC (uno studente ferito), al Moretto, al Calini e al Bonoris. Nel pomeriggio corteo del MLS per la liberazione di Fabrizio Panzieri.
27 marzo – La CGIL scuola di Rovato approva una mozione per la liberazione di Panzieri. A Orzinuovi tafferugli tra gli antifascisti e un gruppo di neofascisti provenienti dalla Bergamasca, che vengono messi in fuga.
29 marzo – Nuovo sciopero studentesco per il Moretto e in genere per l’edilizia scolastica. Il corteo studentesco occupa la stazione ferroviaria per un’ora e mezzo: tafferugli con la polizia. Condanna del PCI bresciano dell’estremismo e “avventurismo” del “nuovo” movimento studentesco. Anche a Salò studenti e pendolari protestano, con una manifestazione di piazza e il blocco dell’autostazione, interrotto dalle cariche dei carabinieri.
30 marzo – Mentre proseguono le agitazioni studentesche (a cui aderiscono anche i lavoratori-studenti delle serali), vengono denunciati 23 militanti di vari gruppi dell’estrema sinistra (AO, LC, MLS, GCR-IV Internazionale, “autonomi”) per il blocco della stazione. La Federazione CGIL-CISL-UIL emette un comunicato di solidarietà con gli studenti, in cui però si criticano “alcune forme di lotta sbagliate”.
31 marzo – La Bertolini (fabbrica meccano-tessile con circa 100 operai) viene occupata. Lo stesso giorno gli operai della Sideral di S. Zeno “occupano” Piazza Loggia. L’IPSIA “Moretto” viene “disoccupato”, pur continuando lo stato d’agitazione. Anche nelle altre scuole superiori le assemblee decidono di “continuare la lotta” sotto altre forme.
1 aprile – Alcuni CdF (ATB, Brenna) emanano comunicati di dura critica all’accordo governo-sindacati e in genere al “verticismo burocratico” delle direzioni sindacali nazionali. Corteo studentesco di protesta a Salò, contro l’intervento repressivo dei carabinieri del 29 marzo.
2 aprile – Manifestazione di protesta degli studenti, con corteo in centro, in solidarietà con i 23 denunciati per il blocco della stazione del 29 marzo. In tarda serata un gruppo di giovani proveniente da un concerto di solidarietà col Cile dà vita ad un cosiddetto “esproprio proletario” nella gelateria De Zordo di Via Veneto, a Brescia.
3 aprile – Nuovo rinvio del consiglio comunale di Provaglio d’Iseo, con situazione identica al 5 marzo.
4 aprile – Di fronte alle polemiche in città, innescate dal GdB, sui fatti della gelateria De Zordo, il Coordinamento dei delegati studenteschi emette un comunicato in cui, pur prendendo le distanze dai cosiddetti “espropri proletari”, rifiuta di condannare come “provocatori” i protagonisti.
6 aprile – Consiglio comunale aperto agli studenti, su iniziativa della giunta. Un nutrito gruppo abbandona l’incontro, dopo circa un’ora, con slogan di protesta.
7 aprile – Dopo quelli di ATB e Brenna, anche il CdF della Franchi emette un comunicato di dura critica ai vertici sindacali nazionali per la trattativa governo-sindacati.
9 aprile – Pubblico appello dei radicali bresciani a LC, MLS e DP (oltre a PCI e PSI) per unirsi alla “battaglia per gli 8 referendum”.
12 aprile – La FLM bresciana propone alla federazione provinciale CGIL-CISL-UIL l’apertura dei Consigli generali a delegati di studenti e disoccupati.
13 aprile – Piccola battuta d’arresto nel percorso di “normalizzazione” moderata delle ACLI, iniziato con il siluramento di Beppe Anni nel marzo ’73 e aggravatosi in occasione del congresso del maggio ’76: Maurilio Lovatti, già dirigente di Gioventù Aclista, esponente della corrente di sinistra, sospeso dai suoi incarichi per decisione della maggioranza aclista, viene reintegrato per decisione del collegio nazionale di garanzia.
16 aprile – Rivolta nel carcere di Canton Mombello.
17 aprile – Conclusione “unitaria” del terzo congresso provinciale della CGIL Scuola. La minoranza legata all’estrema sinistra (circa un quarto dei delegati, 27 su 103) entra nella “gestione unitaria”, pur ribadendo alcune criticità.
18 aprile – Giuseppe Damiani (Ken Damy), arrestato con l’accusa di far parte delle BR e poi rilasciato a fine ’76, querela il GdB e alcune emittenti locali per diffamazione.
19 aprile – Protesta contro la “riforma Malfatti”: occupata dagli studenti la facoltà di Medicina. La sezione di Salò del PdUP si traforma in “Collettivo di Democrazia Proletaria”.
21 aprile – Sciopero di protesta alla Ruggeri per il licenziamento di un delegato, membro del direttivo della FULC, vicino all’estrema sinistra. In serata nuova rivolta nel carcere di Canton Mombello con occupazione, il giorno dopo, dei tetti del carcere.
23 aprile – Manifestazione-concerto in Piazza Loggia organizzata dal Comitato Promotore degli 8 referendum (PR, LC, MLS, Radio Popolare, CUEB).
24 aprile – L’assemblea cittadina degli studenti, riunitasi all’ITIS con la presenza di Lidia Franceschi (madre di Roberto, ucciso a Milano dalla polizia nel gennaio ’73) decide di aderire alla manifestazione alternativa a quella ufficiale del 25, indetta da LC, AO e MLS. Il PdUP critica la decisione, segno delle tensioni che anche a Brescia caratterizzano il percorso verso la costruzione di Democrazia Proletaria.
25 aprile – Tafferugli in Piazza Loggia tra una parte dei manifestanti del corteo alternativo (quelli di area “autonoma” e GCR-IV Internazionale) dell’estrema sinistra e il servizio d’ordine della manifestazione “ufficiale” (in cui aveva parlato Bettino Craxi).
26 aprile – L’assemblea degli studenti di Medicina decide di concludere l’occupazione della facoltà e di ricorrere a scioperi “a gatto selvaggio”.
28 aprile – Al congresso provinciale FIM emerge una forte minoranza vicina al milanese Tiboni, definita “legata all’ultrasinistra” dal GdB. In minoranza anche la destra, apertamente filo DC. Maggioritario il “centro” (Castrezzati) favorevole de facto al “compromesso storico”.
29 aprile – Congresso provinciale FIOM. Critiche da sinistra alla politica del PCI anche da parte del gruppo dirigente (Pedò).
1° maggio – Tensioni e tafferugli in Piazza Loggia, durante il comizio ufficiale, tra militanti dell’estrema sinistra e servizio d’ordine di CGIL-CISL-UIL.
2 maggio – Tensioni alla TLM di Villa Carcina. I lavoratori in sciopero impediscono ai dirigenti di uscire, fino all’intervento dei carabinieri in serata.
3 maggio – Assemblea cittadina degli studenti all’ITIS, con la presenza di sindacalisti. Ribadito il “NO alla politica dei sacrifici” e la richiesta di partecipazione alle assemblee di fabbrica (accolta dai delegati dell’INNSE-Sant’Eustacchio). Sciopero e combattiva manifestazione operaia a Villa Carcina, in solidarietà coi lavoratori TLM. Il GdB parla di “situazione da rivolta operaia”.
4 maggio – Lieve attentato (rivendicato dai NAPO -Nuclei Armati per il Potere Operaio-) contro il medico del carcere di Canton Mombello. Due molotov vengono lanciate nella notte contro la porta del suo studio.
9 maggio – Su proposta del Collettivo Giovanile (che dichiara 140 aderenti) si tiene a Vobarno un consiglio comunale straordinario sulla questione degli spazi sociali per i giovani.
10 maggio – Durante il congresso provinciale della UILM il segretario Imberti, socialista, “strizza l’occhio” ad una parte dell’estrema sinistra, in funzione “anti compromesso storico”. Da alcuni mesi la UILM sta reclutando sindacalisti in quell’area (soprattutto del MLS).
11 maggio – Attentati con tentativi d’incendio (rivendicati dai NAPO, per ricordare la militante RAF Ulrike Meinhof, morta il giorno prima in un carcere tedesco) contro le filiali Mercedes e Audi di Brescia. A Iseo tensioni per la contestazione del “Comitato Rivoluzionario di Iseo, Pilzone e Provaglio” alla presentazione del libro del prete Don Fappani (accusato di essere un “portavoce di CL”) sui cattolici nella resistenza bresciana.
14 maggio – Corteo di protesta organizzato dall’estrema sinistra (e dai radicali) per i fatti di Roma (assassinio di Giorgiana Masi) in centro, con circa 500 partecipanti (fonte GdB). Tentato assalto con pietre e bastoni alla sede della DC di via Tosio da parte dell’area dell’Autonomia Operaia, distaccatasi dal grosso del corteo.
18 maggio – Condanna della giunta comunale e dei partiti dell’arco costituzionale (oltre che di CGIL-CISL-UIL) dei fatti del 14 maggio, con invito ai gruppi della sinistra “extraparlamentare” ad “isolare” i “violenti”.
19 maggio – Sciopero e corteo studentesco di protesta contro l’abolizione delle feste infrasettimanali concordata tra governo e sindacati.
21 maggio – Concluso con uno scontro aperto il congresso provinciale della UIL: da una parte la componente socialdemocratica e repubblicana, dall’altra l’inedita alleanza socialisti-nuova sinistra (in particolare MLS). Le votazioni finali contestate, con appello alla Magistratura.
22 maggio – Sedici “ultrà” (definizione del GdB) denunciati per gli incidenti del 14 maggio in centro.
24 maggio – Attentato alla sede DC di Roncadelle. Spari contro la caserma dei carabinieri della Badia. Entrambe le azioni rivendicate dai NAPO.
25 maggio – In previsione delle manifestazioni del 28 maggio incontro tra la CGIL e una delegazione dell’estrema sinistra. In serata a Darfo aggressione di neofascisti contro due militanti della sinistra rivoluzionaria camuna.
28 maggio – Sciopero studentesco e manifestazione in mattinata, proclamata dal Coordinamento dei delegati. Al corteo, giunto in Piazza Rovetta, viene impedito dal servizio d’ordine sindacale e dalla polizia l’ingresso in piazza. Nel pomeriggio tafferugli, con vari contusi, tra l’estrema sinistra e il servizio d’ordine sindacale nelle adiacenze di Piazza Loggia. Il corteo “alternativo” termina in Piazza Garibaldi, con l’intervento di Beppe Anni (DP) e Lidia Franceschi.
1 giugno – Comunicato di polemica del PdUP per la gestione della piazza del 28 maggio da parte di CGIL-CISL-UIL e partiti “costituzionali”.
5 giugno – Convegno a Medicina sulla violenza di genere, organizzato dai Collettivi femministi e dall’UDI.
8 giugno – Corteo e sit-in nel centro storico dei Collettivi femministi e del CISA per protestare contro il voto in Senato sulla legge sull’aborto.
11 giugno – Manifestazione e corteo dal centro all’Ospedale (un migliaio di partecipanti, fonte BSoggi) dei Collettivi femministi (da Piazza Garibaldi) e dell’UDI (da via S. Francesco) per protesta contro il voto al Senato
15 giugno – Convegno su “Cos’è la Storia” con Jean Chesnaux ed Enrica Collotti Pischel, organizzato a Medicina dalla CUEB
21 giugno – Scarcerato per decorrenza dei termini Daniele Cornacchia, accusato di appartenere alle BR.
3 luglio – A conclusione della festa popolare organizzata a Gussago dai Collettivi Giovanili di Gussago e Cellatica, un corteo motorizzato che si dirigeva a Cellatica viene bloccato dai carabinieri che, di fronte alle proteste dei giovani, sparano colpi in aria col mitra.
13 luglio – Lancio di molotov alla villa dell’industriale Lucchini, in via Oberdan a Brescia, rivendicato dai NAPO.
14 luglio – Nuovo lancio di molotov (sempre a firma NAPO) contro la villa di Lucchini. A Toscolano inizia la festa-convegno di Democrazia Proletaria del Garda.
23 agosto – Tentativo di incendiare il negozio “Luisa Spagnoli” sotto i portici di via X giornate, rivendicato dai “Comunisti Combattenti “.
29 agosto – Rapina rivendicata dalle BR al CAB di Nuvolento.
30 agosto – Una molotov (non rivendicata) lanciata durante la notte contro la Beretta di Gardone V.T.
7 settembre – Mercatino del libro di testo usato in Piazza Loggia, organizzato dalla libreria CUEB (area MLS). A Cellatica il sindaco DC chiama i carabinieri per sloggiare gli attivisti del Collettivo Giovanile che presenziavano al consiglio comunale. Tre fermati dai CC.
9 settembre – I funerali dell’operaio della Badia Luigi Pitossi, ucciso dai carabinieri due notti prima “per errore”, sono occasione di proteste contro la legge Reale da parte dell’estrema sinistra (in particolare dal Collettivo Popolare Badia-Mandolossa e dalla Comunità di Base della Mandolossa)
11 settembre – Corteo di circa 200 persone (fonte BSoggi) organizzato dall’estrema sinistra per ricordare il golpe in Cile.
30 settembre – L’assemblea dei lavoratori della Bertolini (fabbrica occupata da vari mesi) emette un comunicato di solidarietà con il collega Tiziano Rota (militante dei GCR-IV Internazionale), inquisito dal tribunale militare per un fatto dell’anno precedente, quando, come obiettore di coscienza, svolgeva il servizio civile a Casale Monferrato.
1 ottobre – Corteo dell’estrema sinistra per i fatti di Roma (assassinio del militante di LC Walter Rossi da parte di neofascisti). Durante il corteo viene incendiato il negozio “Luisa Spagnoli” sotto i portici, suscitando tensioni all’interno del corteo. Numerosi fermati e un arresto.
6 ottobre – Manifestazioni della Lega Obiettori di Coscienza contro il ministero della difesa: una settimana di iniziative (proiezioni, concerti, assemblee pubbliche, ecc.) in vari luoghi della città. A Torino il tribunale militare condanna l’anarchico bresciano Roberto Francesconi, obiettore totale, a un anno di carcere. Proteste sia a Brescia che a Torino. Manifestazione spontanea di circa 400 lavoratori ATB (fonte BSoggi) che impongono alla direzione aziendale la ripresa delle trattative.
7 ottobre – Condannato a 6 mesi (con la condizionale) Claudio Ferrari, dell’area dell’Autonomia, arrestato in occasione dell’incendio del negozio “Luisa Spagnoli”. Il PM aveva chiesto 5 anni.
10 ottobre – Spedizione “punitiva” contro un gruppo di neofascisti al bar “Da Rosy” alla Stocchetta da parte di un gruppo di militanti di LC di Villa Carcina. Danneggiati vari scooter appartenenti ai presunti neofascisti, nel frattempo dileguatisi. La vicenda ha un seguito nei giorni successivi, con controspedizioni dei neofascisti e il duro pestaggio di un presunto neofascista. Denunciati quattro militanti di LC della Val Trompia.
15 ottobre – Convegno organizzato dal PdUP alla Cavallerizza sul futuro della sinistra: oratori Luciana Castellina, Roberto Cucchini e Claudio Petruccioli (PCI).
18 ottobre – Inizia a Torino il processo presso il tribunale militare all’operaio della Bertolini Tiziano Rota. Oltre 50 CdF bresciani (ATB, Franchi, INNSE, Breda, Bertuetti, Bertolini, ecc.)e il CdZ di Lumezzane esprimono la loro solidarietà all’ex obiettore di coscienza. In una lettera aperta firmata dalla LOC, AO, PdUP, Lega dei Comunisti, GCR-IV Internazionale, Nucleo Anarcosindacalista, MLS, si preannuncia la pubblicazione di un dossier sul tribunale militare di Torino.
19 ottobre – Sciopero a oltranza al Cotonificio di Ponte S. Marco. L’assemblea dei lavoratori rifiuta le proposte di mediazione sindacale.
20 ottobre – Operazione repressiva da parte della Questura contro vari militanti “ultrà” (definizione di BSoggi). Perquisizioni notturne e dodici fermi, con rilascio il mattino successivo.
22 ottobre – Manifestazione di protesta per i presunti suicidi di militanti RAF nel carcere di Stammheim. Varie centinaia di persone (fonte BSoggi) in Piazza Loggia, convocati da DP, GCR-IV Internazionale e MLS presenti in Piazza Loggia.
23 ottobre – Mentre cercava, nella caserma di Via Veneto, di disinnescare un ordigno depositato davanti alla filiale Mercedes di via Mantova (rivendicato dai NAPO), viene ferito gravemente dall’esplosione accidentale un poliziotto artificiere.
24 ottobre – Sciopero della fame di vari detenuti “obiettori totali” a Gaeta e Peschiera, tra i quali due antimilitaristi bresciani, Beppe Frusca di S. Zeno e Roberto Francesconi di Camignone.
25 ottobre – Assemblea degli studenti di Medicina sulle prospettive del movimento studentesco dopo il convegno di Bologna.
27 ottobre – Assemblea degli operai della Vernipolver di Provaglio d’Iseo organizzata dal Coordinamento operaio, che riunisce delegati ed operai dell’estrema sinistra (iscritti o meno al sindacato) per protestare contro 2 licenziamenti.
29 ottobre – Una bomba devasta durante la notte un negozio di apparecchiature tedesche in via Diaz. Rivendicata da “Lotta Armata Antimperialista”. In mattinata assemblea dei lavoratori dell’INNSE, con molti malumori e contestazioni della linea sindacale nelle trattative con l’Intersind. Deciso l’insprimento delle forme di lotta. Nel pomeriggio, in Corso Zanardelli, tafferugli tra militanti del MLS e neofascisti. Quattro giovani del MLS arrestati.
3 novembre – Manifestazione di solidarietà davanti al tribunale per i quattro giovani del MLS arrestati il 29, organizzata dal MLS con l’adesione di quasi tutti i gruppi dell’estrema sinistra. Tre dei quattro vengono condannati a quattro mesi per “resistenza a pubblico ufficiale”.
4 novembre – Ricoverato all’ospedale militare del Celio l’obiettore Beppe Frusca, in sciopero della fame da oltre due settimane. Fuori dalla caserma “Ottaviani” vengono distribuiti volantini antimilitaristi in occasione del 4 novembre.
11 novembre – Manifestazione antimilitarista (LOC, ICI, MIR, MNV) in Piazza Loggia in solidarietà con gli obiettori totali in sciopero della fame.
13 novembre – Incendiata dai NAPO la sede di CL in vicolo delle Vidazze.
15 novembre – Sciopero nazionale dell’industria, con manifestazione in Piazza Loggia. Presenza dell’estrema sinistra che contesta l’oratore e poi dà vita ad un corteo autonomo.
16 novembre – Condannati a due mesi (con la condizionale) quattro militanti di Lotta Comunista per gli scontri del novembre ’73 con il Movimento Sudentesco davanti al IM “Gambara”.
19 novembre – Assemblea aperta nella sede PdUP di Contrada del Mangano su “La difesa della democrazia”. Organizzata da PdUP, MLS, Collettivi femministi di Via Volturno, vari collettivi di DP di paese e il consigli dei delegati studenteschi di Gambara, IPC e Tartaglia. A Breno assolti i due militanti del MLS (di cui uno consigliere comunale) accusati di “manifestazione non autorizzata”.
24 novembre – Assemblea dei soci della CPC, con all’odg la crisi della cooperativa.
25 novembre – Consiglio comunale “aperto” alla Camera di Commercio, sul tema dell’ordine pubblico. Dure contestazioni da parte degli “ultrà di sinistra” (definizione del GdB). Intervento anche di una militante del MLS a nome del “movimento”.
26 novembre – Assemblea degli inquilini e della IACP in via Farfengo. Il comitato dei 92 inquilini di via Torricella che minaccia l’autoriduzione mette sotto accusa Sergio Moroni (PSI), predidente dello IACP.
29 novembre – Corteo dell’estrema sinistra da Piazza Loggia, sede della manifestazione istituzionale, alla sede del MSI in Piazza Tebaldo Brusato (presidiata dai carabinieri) per protestare contro l’omicidio, a Bari, di un giovane della FGCI da parte di neofascisti.
30 novembre – Nove militanti di DP di Urago d’Oglio assolti dal pretore di Chiari per la storia dei “mercatini rossi”.
2 dicembre – Il CdF della “Cidneo” (13 delegati), con l’appoggio dell’assemblea e della FULC, espelle 2 delegati dell’estrema sinistra dal Consiglio, per aver “denigrato” il sindacato. Secondo la stampa locale, il gruppo “rivoluzionario” conterebbe una ventina di sostenitori (su 220 lavoratori).
6 dicembre – Numerose critiche alla gestione della vertenza nazionale nelle assemblee di CGIL-CISL-UIL scuola, riprese anche dalla mozione di maggioranza. Respinta la mozione dell’estrema sinistra.
12 dicembre – Le elezioni studentesche agli organi collegiali evidenziano un indebolimento delle liste dell’estrema sinistra: salvo che all’Abba (oltre il 30%) i voti oscillano tra il minimo del 3% (Arnaldo) e il massimo del 20% (ITIS e Moretto). Notevole incremento delle liste di CL e, in misura minore, della FGCI. Pesa la notevole astensione, propagandata da una parte dell’estrema sinistra.
15 dicembre – Assemblea a Medicina indetta da Radicali e DP per discutere della strategia della tensione. Relatori Corleone (PR) e Borelli (Quotidiano dei Lavoratori).
16 dicembre – Manifestazione con corteo organizzata da DP, MLS e Radicali nell’anniversario della bomba di Piazzale Arnaldo.
20 dicembre – Lancio di molotov contro la casa dell’assessora DC Vivetti, rivendicata dai “Rivoluzionari Antimperialisti Comunisti”.

Scopri di più da Brescia Anticapitalista
Abbonati per ricevere gli ultimi articoli inviati alla tua e-mail.