Dopo la grande risposta di massa (5 mila persone) di venerdì 20 alla provocazione fascista della settimana precedente (240 squadristi lombardi e veneti avevano sfilato nella prima periferia sud della città), i fascisti ci riprovano. Hanno organizzato un “aperitivo tricolore” in un non meglio precisato bar di Piazza Vittoria (l’orribile piazza piacentiniana che da tempo avrebbe dovuto cambiare almeno il nome, visto che non è possibile cambiarne la funerea architettura). Ieri sera si è tenuta, preso la Casa della Sinistra di via Eritrea, un’assemblea della sinistra “radicale” per organizzare la risposta a questa ennesima provocazione. L’attivismo degli scalzacani ultrafascisti, evidentemente incoraggiati dalla presenza al governo dei loro “fratelli” maggiori relativamente più “moderati”, è in ripresa, dopo un paio d’anni di silenzio. La marcetta di venerdì 13, le svastiche apparse sui muri e sui monumenti nel centro storico. Ed ora questo “aperitivo” all’insegna del “boia chi molla” di triste memoria. L’assemblea ha deciso quindi di rispondere alla provocazione in tempo reale, organizzando, nello stesso giorno e alla stessa ora, un presidio antifascista militante nelle cimiteriale piazza. Sperando che, se non altro, grazie alla massiccia presenza di antifascist*, questo aperitivo possa andare di traverso agli epigoni di Mussolini e di Hitler.
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