Oggi pomeriggio a Brescia si è svolta una grossa manifestazione contro il famigerato disegno di legge liberticida 1660. Circa 1500 persone sono sfilate in un lungo corteo per le vie del centro storico. Presenti praticamente tutte, o quasi, le realtà politiche e sindacali della cosiddetta sinistra “radicale” (e pure una delegazione dell’Alleanza Verdi-Sinistra), che hanno scandito slogan contro la stretta autoritaria simboleggiata dallo sciagurato disegno di legge e contro le guerre (in particolare contro la partecipazione “indiretta” dell’imperialismo italiano in queste guerre). Quello che alcuni temevano, che cioè fosse la classica manifestazione ridotta alla “compagneria” (cioè il “ghetto” dell’estrema sinistra militante) per fortuna non è avvenuto. Centinaia di giovani hanno condiviso con gli storici militanti “anni Settanta” un percorso di dura contrapposizione alla deriva fascistoide del governo italiano, esprimendo solidarietà al popolo palestinese e a quello libanese e siriano (in particolare al Rojava) contro le aggressioni dei sionisti e dei jihadisti al soldo di Ankara. Mercoledì prossimo un nuovo appuntamento, nella sala civica di Via Villa Glori, dell’assemblea del Coordinamento bresciano contro il DDL 1660. La lotta continua.

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