Nell’articolo sullo cosiddetto “sviluppo umano” di un paio di settimane fa sottolineavo i limiti della scelta di considerare, come fa l’ONU, come indicatori di sviluppo umano nei tre settori (salute, istruzione, potere d’acquisto) la speranza di vita alla nascita, il numero di anni di scolarità e il PIL pro capite (seppure in Standard di Potere d’Aquisto, SPA). In particolare esprimevo forti dubbi per quanto riguarda il secondo e il terzo indice. Seppur più affidabile, anche il primo indice può ulteriormente essere “raffinato”, per esempio dando risalto particolare sulla mortalità infantile (i morti nel primo anno di vita o nei primi cinque anni). Vero che questa cifra si riflette sulla speranza di vita media, ma accendere i riflettori sulla morte dei piccoli esseri umani (soprattutto in questi mesi, di fronte al genocidio a Gaza) mi sembra abbia un particolare valore. Se la mortalità generale è influenzata da molteplici fattori (struttura sanitaria, ricchezza, stili di vita, ecc.) la mortalità infantile è probabilmente l’indicatore principale della solidità del sistema sanitario del paese in questione. E, come vedremo analizzando le tabelle, dà una pagella bruttissima ai paesi (come gli USA) che hanno scelto il modello privatistico. Certo, negli anni tra il 1970 e il 2024 la mortalità infantile è calata in modo impressionante ovunque, nel mondo. Segno, a mio modesto avviso, che, nonostante le contraddizioni, l’umanità ha continuato in quest’ultimo mezzo secolo a progredire, seppur con ritmi differenziati. La prima tabella rappresenta l’elenco dei vari paesi (esclusi i ministati) in ordine “virtuoso” (riferito al 2024). Al primo posto il paese dove muoiono meno bimbi entro i cinque anni di vita (in questo caso l’Islanda), e all’ultimo quello dove muoiono di più (in questo caso il Niger). Come si vede, il rapporto è ancora brutalmente squilibrato: nel paese africano muoiono circa sessanta volte di più che in Islanda. La seconda tabella invece vede una graduatoria sulla base dei progressi relativi dell’ultimo mezzo secolo. Al primo posto chi è riuscito a ridurre in percentuale di più (in questo caso l’Arabia Saudita), all’ultimo chi di meno (in questo caso la Nigeria).

Cosa sottolineare della prima tabella?

  1. Nonostante i progressi verificatisi un po’ ovunque, il gruppo più avanzato resta quello dei paesi europei (in particolare scandinavi), con l’aggiunta, negli ultimi 30 anni, di alcuni paesi dell’Estremo Oriente.
  2. Nell’ambito di questi paesi si nota un certo “affanno” in quelli dell’area che possiamo chiamare genericamente anglo-sassone (con l’eccezione dell’Irlanda). Gli USA, per esempio, che erano al 13° posto nel 1970, scendono al 28° nel 1998, per precipitare al 44° nel 2024 (superati da molti paesi “emergenti”, tra i quali Cuba). Anche il Regno Unito, che era 9° nel ’70, scende al 17° nel ’98 e al 34° oggi. La cosa vale pure, in gradi diversi, per Canada, Australia e Nuova Zelanda. Lungi da me considerare il regresso qualcosa legato alla “cultura” anglo-sassone, visto che anche i Paesi Bassi o la Svizzera hanno perso posizioni. Ma ho l’impressione che le politiche di privatizzazione della sanità di cui la Thatcher e Reagan sono stati gli alfieri abbia qualcosa a che fare con questo flop.
  3. All’opposto, sempre nell’ambito dei paesi “avanzati”, appare l’ottima performance dei paesi mediterranei (Italia in testa) e dell’Europa centro-orientale, che, dopo il trauma della restaurazione capitalistica degli anni ’90 (molti di loro avevano nel ’98 più o meno lo stesso indice di mortalità infantile di 28 anni prima, sintomo del collasso della sanità pubblica dopo l’89!) sono riusciti a recuperare abbondantemente in un quarto di secolo quanto avevano perso nell’orribile decennio.
  4. Per quanto riguarda i paesi cosiddetti meno avanzati, o “in via di sviluppo”, o “emergenti” che dir si voglia, si notano i progressi non solo dei grandi esportatori di petrolio (con l’esclusione dell’Iraq martoriato) o dei “dragoni” dell’estremo oriente (a cominciare dal gigante cinese), ma anche di paesi “poveri” con scarse risorse, come Sri Lanka, mentre un quadro meno positivo presenta l’America Latina-Caraibi, con paesi, come l’Argentina, che perde oggi sei posizioni rispetto al 1970 e ben 12 rispetto al 1998, o Giamaica, che ne perde 30 rispetto al ’70, o il Venezuela, che ne perde 34, e altri, come il Cile, che conquista 17 posizioni rispetto al ’70 ma ne perde 10 rispetto al ’98. L’Africa subsahariana, pur avendo comunque ridotto del 70/80% la mortalità infantile rispetto a mezzo secolo fa, resta ancora inchiodata agli ultimi posti in graduatoria, con una decina di paesi (250 milioni di abitanti!) in cui circa un bambino su 10 non arriva a cinque anni di età, e con molti altri in cui questa percentuale è di uno ogni 15 o 20 (360 milioni di abitanti).

La seconda tabella vede, come c’era da aspettarsi, i maggiori progressi nei paesi che avevano un tasso di mortalità infantile alto o medio mezzo secolo fa e che, grazie agli investimenti nella sanità pubblica (favoriti nel caso dei grandi esportatori di petrolio dal boom delle entrate in seguito alle varie “crisi petrolifere”) hanno ottenuto ottimi risultati. La presenza, nel gruppo di testa, di paesi come la Corea del Sud, la Cina, la Turchia o l’Egitto è probabilmente legata al grande sviluppo industriale (particolarmente accentuato nei paesi dell’Estremo Oriente) che ha portato (nel caso di Corea e Cina) o sta portando questi paesi ad entrare nel “club” dei paesi cosiddetti a capitalismo avanzato (cioè “ricchi”). Ma la presenza di paesi come il Portogallo, la Macedonia del Nord, la Slovenia, la Grecia e l’Italia (che erano già, come l’Italia, nel club “ricco”, o erano comunque già abbastanza vicini a questo gruppo) dimostra che, seppur è ovviamente più facile scendere da mortalità elevate a cifre più ridotte, rispetto a chi aveva già ottenuto significative riduzioni nei decenni precedenti, non è detto che siano solo i paesi a capitalismo arretrato a poter ridurre dei 9/10 il tasso. Evidentemente politiche sanitarie più efficienti (come, con tutti i limiti, la riforma sanitaria italiana degli anni ’70) danno risultati soddisfacenti. E, ci sarebbe da aggiungere, con un minor spreco di soldi rispetto ai pasdaran delle privatizzazioni: un nordamericano medio spende più del doppio di un italiano medio (per non parlare di un cubano!) con risultati deludenti (almeno per il grosso della popolazione, cosa che si riflette nel pessimo dato USA). Un’ultima osservazione, che non ha valore generale, ma è allarmante. Ci sono solo due piccoli paesi che hanno visto un peggioramento assoluto, almeno rispetto al dato del 1998: uno è la Palestina (o meglio i territori occupati nel 1967), e ne conosciamo i motivi, visto che da oltre un anno le bombe sioniste stanno uccidendo migliaia di minori, tra i quali moltissimi bambini. L’altro è la Giamaica, che ha avuto un inspiegabile crollo del 72% in 26 anni! Un segno che, anche su questo terreno, nulla è garantito per sempre finché la logica del profitto e della spietata concorrenza inoculeranno il loro veleno nella gestione della salute umana. I numeri che vedete nella tabella 1 rappresentano il numero di bambini morti nei primi 5 anni di vita per ogni 1000 nuovi nati nei rispettivi anni. Nella tabella 2 invece trovate la percentuale di riduzione della mortalità rispetto al 1970 e al 1998.

Flavio Guidi

TABELLA 1

paese19701998201520202024
1Islanda1453,33,41,6
2Slovenia2952,32,41,8
3Norvegia1542,92,12,1
4Singapore2752,72,72,2
5Giappone2142,72,32,3
6Estonia26223,42,02,3
7Finlandia1652,12,32,3
8Svezia1542,92,82,4
9Corea del Sud5453,53,02,6
10Cechia2463,02,82,6
11Italia3363,42,92,6
12Spagna3463,13,02,9
13Cipro3393,13,32,9
14Portogallo6293,63,03,0
15Bielorussia27274,12,93,1
16Irlanda2774,03,23,2
17Australia2053,83,63,2
18Germania2653,93,63,4
19Austria3353,73,73,4
20Belgio2963,93,63,4
21Danimarca1954,13,53,4
22Grecia5474,23,83,4
23Lettonia26224,94,33,4
24Montenegro....3,94,23,4
25Ungheria39115,14,03,6
26Paesi Bassi1553,84,33,6
27Svizzera1854,64,23,6
28Lussemburgo2655,16,53,7
29Israele2763,82,83,7
30Francia2454,34,03,8
31Lituania28235,33,23,8
32Polonia36114,84,13,8
33Croazia4295,14,74,0
34Regno Unito2364,54,24,2
35Serbia....6,35,64,7
36Canada2365,35,14,7
37Nuova Zelanda2065,14,44,7
38Slovacchia29106,46,04,8
39Russia36258,15,75,3
40Bosnia-Erzegovina82196,46,45,4
41Malta3276,84,65,5
42Cuba4386,36,05,6
43Bulgaria32177,76,05,9
44USA2686,96,25,9
45Ucraina27228,97,16,1
46Sri Lanka100198,87,06,2
47Malaysia63108,18,06,2
48EAU83107,66,56,2
49Romania57249,26,76,3
50Cile96128,25,96,4
51Qatar93187,65,96,8
52Macedonia del Nord120279,66,46,9
53Uruguay57199,06,77,0
54Arabia Saudita185269,17,07,4
55Costarica77169,18,17,5
56Kuwait59139,48,77,6
57Georgia462310,79,67,7
58Kazakistan664312,410,17,9
59Cina1204710,87,68,0
60Albania823710,19,48,3
61Thailandia1023710,48,710,0
62Oman2001811,210,710,1
63Argentina712212,911,210,2
64Armenia303014,611,410,4
65Iran2083315,513,110,9
66Turchia2014213,410,611,3
67Salvador1603415,412,811,3
68Tunisia2013217,313,311,5
69Colombia1133015,613,211,7
70Moldavia613515,714,511,8
71Ecuador1403915,413,012,1
72Messico1103416,213,812,5
73Perù1785417,315,712,8
74Nicaragua1634819,416,213,2
75Panamà712017,112,813,2
76Giordania1073617,515,113,3
77Brasile1354216,014,513,7
78Kirghizistan1466622,218,214,6
79Uzbekistan905820,115,014,8
80Libia1602414,611,914,8
81Honduras1704420,517,315,0
82Egitto2356923,419,416,2
83Marocco1877023,318,616,3
84Corea del Nord....21,417,516,7
85Azerbaigian534626,820,016,9
86Venezuela612518,318,817,9
87Libano503513,120,318,1
88Giamaica621118,719,218,9
89Paraguay763322,118,719,3
90Vietnam1574222,121,019,7
91Indonesia1725627,522,819,9
92Algeria1924025,322,820,5
93Bangladesh23910638,731,321,0
94Guatemala1685228,623,721,2
95Siria1293238,222,321,4
96Cambogia24416331,925,622,2
97Iraq12712529,825,722,4
98Nepal23410040,330,324,8
99Tagikistan1117437,832,725,9
100Filippine904428,428,126,5
101Cisgiordania-Gaza..2618,615,227,5
102India20610543,532,628,2
103Sudafrica1158339,129,331,2
104Rep. Dominicana1285134,933,531,5
105Eritrea22511246,539,233,9
106Senegal27912151,040,234,2
107Ruanda21017047,540,535,4
108Turkmenistan1207242,641,835,8
109Gabon23214449,541,236,3
110Namibia1557445,340,536,3
111Mauritania25018348,841,836,6
112Botswana1394848,841,236,8
113Laos21811653,343,537,2
114Uganda18513455,843,537,7
115Tanzania21814254,543,938,0
116Congo16010851,843,438,7
117Malawi33021357,043,738,7
118Yemen30312149,843,438,8
119Papua Nuova Guinea13011251,544,239,2
120Ghana18610555,545,540,1
121Kenya15611747,148,340,1
122Bolivia2438551,445,740,4
123Myanmar17911351,643,041,4
124Gambia3198259,649,043,1
125Etiopia23917363,350,443,2
126Zimbabwe1388960,850,044,3
127Burundi22817668,754,747,9
128Zambia18120267,859,150,8
129Sudan17711564,855,353,0
130Afghanistan....76,562,954,5
131Haiti22113069,960,256,8
132Togo21614475,964,457,3
133Pakistan18313676,265,258,1
134Mozambico27820683,970,563,0
135Angola30129288,671,663,1
136Madagascar28515766,466,064,4
137Camerun21515389,874,865,8
138Costa d›Avorio24015086,773,866,3
139Liberia....92,377,270,1
140RD del Congo24520795,780,872,4
141Benin25216597,185,677,5
142Burkina Faso278165100,984,881,5
143Guinea345197112,3100,392,0
144Mali391237115,8100,192,2
145Rep. Centrafricana248173123,5122,192,6
146Sierra Leone363316132,9108,495,7
147Sudan del Sud....244,799,198,2
148Ciad252198128,6110,098,3
149Somalia....133,3113,5102,1
150Nigeria201187126,2113,7102,8
151Niger330280127,4120,7113,7

TABELLA 2

paeseDifferenza % 1970/2024Differenza % 1998/2024
Arabia Saudita96,071,5
Corea del Sud95,248,0
Portogallo95,266,7
Oman95,043,9
Iran94,867,0
Turchia94,473,1
Tunisia94,364,1
Macedonia del Nord94,374,4
Sri Lanka93,867,4
Slovenia93,864,0
Grecia93,751,4
Cile93,346,7
Cina93,383,0
Egitto93,176,5
Salvador92,966,8
Perù92,876,3
Qatar92,762,2
EAU92,538,0
Italia92,156,7
Nicaragua91,972,5
Singapore91,956,0
Spagna91,551,7
Ecuador91,469,0
Marocco91,376,7
Bangladesh91,280,2
Cipro91,267,8
Honduras91,265,9
Estonia91,289,5
Cambogia90,986,4
Ungheria90,867,3
Libia90,838,3
Croazia90,555,6
Thailandia90,273,0
Malaysia90,238,0
Kirghizistan90,077,9
Kirghizistan90,077,9
Albania89,977,6
Brasile89,967,4
Austria89,732,0
Colombia89,661,0
Polonia89,465,5
Nepal89,475,2
Algeria89,348,8
Cechia89,256,7
Giappone89,042,5
Romania88,973,8
Messico88,663,2
Bielorussia88,588,5
Indonesia88,464,5
Belgio88,343,3
Malawi88,381,8
Irlanda88,154,3
Kazakistan88,081,6
Senegal87,771,7
Uruguay87,763,2
Giordania87,663,1
Vietnam87,553,1
Guatemala87,459,2
Yemen87,267,9
Kuwait87,141,5
Cuba87,030,0
Lettonia86,984,5
Germania86,932,0
Gambia86,483,5
Lituania86,373,1
India86,338,3
Israele86,047,5
Norvegia85,826,0
Lussemburgo85,653,6
Argentina85,654,0
Finlandia85,378,8
Russia84,969,7
Eritrea84,224,0
Francia86,547,4
Australia84,036,0
Svezia84,040,0
Uzbekistan83,674,5
Slovacchia83,452,0
Siria83,433,1
Bolivia83,452,5
Georgia83,366,5
Ruanda83,179,2
Tanzania82,673,2
Iraq82,482,1
Danimarca82,132,0
Etiopia81,975,0
Regno Unito81,730,0
Bulgaria81,665,3
Panamà81,434,0
Moldavia80,766,3
Svizzera80,028,0
Uganda79,671,9
Canada79,621,7
Angola79,078,4
Burundi79,072,8
Ghana78,461,8
Ucraina77,472,3
Madagascar77,459,0
Mozambico77,369,4
USA77,326,2
Myanmar76,963,4
Tagikistan76,765,0
Nuova Zelanda76,521,7
Mali76,461,1
Paesi Bassi76,028,0
Congo75,864,2
Rep. Dominicana75,438,2
Haiti74,356,3
Kenya74,365,7
Sierra Leone73,669,7
Togo73,560,2
Guinea73,353,3
Sudafrica72,962,4
Costa d›Avorio72,455,8
Zambia71,974,9
Burkina Faso70,750,6
Venezuela70,728,4
Filippine70,639,8
RD del Congo70,465,0
Turkmenistan70,250,3
Sudan70,153,9
Papua Nuova Guinea69,865,0
Giamaica69,5-71,8
Camerun69,457,0
Benin69,253,0
Pakistan68,357,3
Azerbaigian68,163,3
Zimbabwe67,950,2
Niger65,559,4
Armenia65,365,3
Libano63,848,3
Rep. Centrafricana62,746,5
Ciad61,050,4
Nigeria48,945,0
Cisgiordania-Gaza..-5,8


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