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Bsoggi prosegue nei giorni successivi con l’indagine sui gruppi della nuova sinistra. Dopo la pubblicazione di una lettera del dirigente della Gioventù Aclista Maurilio Lovatti (16 luglio) in cui l’autore ricostruisce la storia del MS bresciano polemizzando con l’articolo del 5 luglio, il 19 dello stesso mese esce un altro paginone, dedicato a Lotta Continua (30). Analogamente a quello sul Manifesto, l’articolo traccia la storia “nazionale” di LC e, tramite un’intervista (anonima), ne mette in luce il programma politico, sempre a livello nazionale. Non molto viene detto sulla situazione bresciana. Si parla di una sessantina di militanti e varie centinaia di simpatizzanti, del Comitato Provinciale di 15 membri, del radicamento in alcune fabbriche e nella CGIL scuola, oltre che tra gli studenti, delle sedi di Brescia (in via Montello, 6) di Pisogne, di Provaglio d’Iseo, di Villa Carcina, di Toscolano Maderno e di Desenzano. Per quanto riguarda la stampa, l’articolo parla di circa 200 copie vendute ogni giorno dal quotidiano omonimo, e delle 5.000 copie diffuse dal periodico saltuario della federazione bresciana di LC, “MSI fuorilegge”. Sulla stessa pagina tre colonne, con foto di Enzo Jannacci e Dario Fo, parlano del Circolo La Comune (31). Nato nell’ottobre dell’anno prima, il gruppo bresciano (una quindicina di militanti, quasi tutti di LC, AO e Manifesto, e circa mille soci) si ispira alla rete dei circoli omonimi sparsi per l’Italia, ma si chiama fuori dallo scontro interno ai circoli stessi tra la componente legata a Dario Fo e quella legata ad Avanguardia Operaia, cercando di essere un punto di riferimento culturale unitario per tutta la sinistra extraparlamentare. La sede (di cui Bsoggi pubblica una foto) è in Rua Sovera, 17.

La lotta dei lavoratori della SAMO (con la richiesta della requisizione, fatta propria anche da CGIL-CISL-UIL) è seguita da entrambi i quotidiani (con maggiore assiduità da parte di Bsoggi, ovviamente). Il 21 luglio quest’ultimo dà la notizia dell’incontro tra una delegazione di militari di leva alla fabbrica occupata, dove hanno portato i soldi raccolti tra i “soldati democratici” (un’organizzazione animata soprattutto dai soldati dell’area di LC e AO) in sottoscrizione di solidarietà ai lavoratori in lotta.

Pochi giorni dopo nuovo paginone di Bsoggi dedicato alla nuova sinistra. Questa volta si parla dei “leninisti” di AO (32). Come per gli altri gruppi, l’articolo si sviluppa sulla base di un’intervista a non precisati “esponenti”, che ripercorrono le tappe della formazione di AO su scala nazionale a partire dal ‘68 e che enunciano brevemente il programma e le discriminanti ideologiche. Nel riquadro che fornisce alcuni dati su AO di Brescia, apprendiamo che l’organizzazione nasce da noi nel ‘71, che conta su “una ventina di quadri e un centinaio di simpatizzanti” (vengono citati anche Giulietta Banzi e Luigi Pinto), che ha cellule organizzate al “Calini”, all’Arnaldo, all’ITIS, all’Idra e all’OM. La sede è in via Calatafimi, 12. Di taglio ovviamente locale è l’articolo, situato sulla stessa pagina, riguardante la Cooperativa Popolare di Cultura, nata nell’autunno del ‘72, formalizzata nel dicembre dello stesso anno, e che ha aperto l’omonima libreria, in via Antiche Mura, nel maggio del ‘73. Nata dal mondo dei “cattolici del dissenso” (una costola contestataria della CELUC), si è aperta al mondo della nuova sinistra, senza chiudere le porte ai rapporti col PCI (rapporto “stentato e incerto”, sostiene l’articolista), e conta circa 1.500 soci.

La strage dell’Italicus del 4 agosto viene ovviamente commentata da tutti gli organi di stampa, che la collegano alla strage di Piazza Loggia. Solo Bsoggi e la Voce del Popolo però accennano alla presenza della sinistra extraparlamentare nella manifestazione di protesta indetta dal Comitato Permanente Antifascista in Piazza Loggia. Il quotidiano riportando i comunicati del MS, del PCI (m-l) e di LC, il quindicinale della DC stigmatizzando le contestazioni degli “extraparlamentari” (un centinaio secondo il periodico) nei confronti dell’esponente DC Rosini. L’organo democristiano dedica poi un lungo articolo ai “contestatori” (definiti “giovinastri di LC, AO, MS, gentaglia che insulta la Dc, De Gasperi…”) con toni piuttosto aspri (34).

Il 21 agosto il GdB pubblica un articolo in cui parla di un volantino, recapitato in redazione, firmato “Potere Rosso-Sezione cittadina 28 maggio” (sigla sconosciuta e mai più sentita dopo questo episodio), di minacce e di rivendicazione di attentati contro la chiesa di Folzano, contro la discoteca di Ghedi “Superdancing 2000” (proprietà del fascista T., secondo il volantino) e contro il quotidiano La Notte. Sembra essere il primo segnale, per quanto controverso, di evoluzione verso la lotta armata in territorio bresciano.

Solo Bsoggi dà notizia della manifestazione antifascista organizzata dal MS nella serata del 24 agosto alla Pallata, legata al terzo anniversario dell’assassinio, da parte di neofascisti, del militante di LC Mario Lupo.

A tre mesi dalla strage sono vari gli articoli dedicati dai due quotidiani. BS oggi informa anche sul presidio organizzato da LC in Piazza Loggia (il giorno prima aveva dedicato due colonne alla cronologia delle aggressioni neofasciste dal ‘69 al ‘73). Entrambi i quotidiani parlano delle tensioni legate alla scadenza, soffermandosi in particolare sull’aggressione ad un giovane militante del PCI (m-l) da parte di neofascisti, avvenuta in centro, e sugli scontri tra extraparlamentari di sinistra e neofascisti avvenuti nella serata del 28 davanti alla gelateria Bedont, in via Lipella (35). Interessante vedere la diversa impostazione: mentre per Bsoggi si tratta di raid e aggressioni fasciste, il quotidiano di via Saffi preferisce parlare di “scontri tra giovani di opposte tendenze” (anche se nei titoli fa emergere soprattutto la violenza fascista, segno di un certo cambiamento di stile, probabilmente dovuto al clima post-strage).

Dell’aggressione notturna contro due militanti del Comitato di Vigilanza e Lotta di Borgo Trento del 15 settembre parla solo Bsoggi, così come dello sciopero provinciale di solidarietà con Apollo, Samo, ecc. , mentre è solo il GdB a parlare, in un breve trafiletto, dei tafferugli scoppiati il 23 settembre in corso Garibaldi tra militanti del MS e funzionari del sindacato giallo SIDA.

A quattro mesi dalla strage i due quotidiani parlano delle manifestazioni, ed in particolare di quella organizzata in Piazza Rovetta da LC, col cantautore Pino Masi e il comizio di Bolis (36).

Dell’occupazione del calzificio Apollo (in cui sono attive alcune delegate della sinistra extraparlamentare) del 30 settembre parlano entrambi i quotidiani, mentre solo Bsoggi si occupa delle lotte d’inizio anno scolastico al Calini e al Gambara, contro lo smembramento delle classi. Bsoggi fa riferimento, per quanto riguarda il Calini, al Comitato d’Agitazione, legato ad AO, che sta organizzando la lotta, e dà notizia, l’8 ottobre, delle assemblee di istituto che propongono di allargare la lotta. Sempre Bsoggi dà notizia del “processo popolare” contro il fascismo organizzato dal comitato popolare antifascista di Borgo Trento, con l’adesione di molti collettivi di scuola e di quartiere (oltre al CdF della SILE) legati all’estrema sinistra (37). Ancora Bsoggi , nell’edizione del 6 ottobre, ci informa dell’esistenza, a Chiari, di un Collettivo Giovanile Politico Antifascista, composto da una trentina di giovani, schierato “contro il fascismo, la DC e la Chiesa”.

Della questione “decreti delegati” (che vede l’estrema sinistra radicalmente contraria) si occupano entrambi i quotidiani, con numerosi articoli usciti in ottobre, che riportano più o meno correttamente il prevalere del NO in varie assemblee studentesche. In genere la ripresa delle lotte nelle scuole superiori (contro gli smembramenti, contro i decreti delegati, ecc.) è abbastanza seguita dai due quotidiani: Bsoggi vi dedica ben 11 articoli nel solo mese di ottobre, e il GdB 4. Ovviamente lo spazio (e i commenti) sono piuttosto diversi, anche se entrambi fanno emergere il ruolo dell’estrema sinistra in queste mobilitazioni, con il GdB che torna a “tirare le orecchie” ai giovani protagonisti della “disordinata protesta davanti al Provveditorato” usando “metodi poco ortodossi” (38).

Della lotta degli insegnanti precari contro il “maxiconcorso” e per i corsi abilitanti danno notizia Bsoggi e La Verità: il primo con una lettera di un’esponente del Comitato di Lotta per l’occupazione e i corsi abilitanti (animato dalla sinistra extraparlamentare) (39), il secondo con le notizie sul boicottaggio effettuato durante le prove d’esame e criticando l’autoritarismo del Provveditore e l’intervento della polizia (40).

Bresciaoggi dedica, il 15 ottobre, un articolo-intervista al noto “poeta visivo” Sarenco (Isaia Mabellini), militante della Lega Marxista-Leninista, scritto da un ironico Alfredo Laffranchi, dedicato più all’artista che al militante.

Sintomo del ruolo dell’estrema sinistra in alcune lotte operaie è, per esempio, l’articolo di Bsoggi sulla lotta dell’Apollo, in cui si parla del concerto nella fabbrica occupata tenuto dal “Canzoniere del Vento Rosso” (di area PCI m-l) (41), e ancor più dando notizia del rifiuto di un quarto circa delle operaie (“quelle più giovani”) di accettare l’accordo firmato dai sindacati (42).

Il GdB, dopo la breve parentesi seguita alla strage in cui sembrava aver messo la sordina sulla teoria degli opposti estremismi, torna alla sua ispirazione di fondo (mai del tutto abbandonata anche nei mesi della svolta “antifascista”) con un articolo in cui si stigmatizza il “teppismo politico” proveniente dagli “estremisti di ogni colore”, parlando dell’incendio doloso di due auto appartenenti a due neofascisti (con conseguente arresto del presunto autore, militante della sinistra extraparlamentare) e della conseguente “vendetta” da parte dei neofascisti col pestaggio di un militante del PCI (m-l) (43), peraltro lo stesso giovanissimo aggredito poche settimane prima. Sul fronte opposto Bsoggi, che nell’articolo dell’11 novembre sulla lapide posta a Montisola in ricordo di Luigi Pinto (che insegnava lì), non solo dice che era di Avanguardia Operaia, ma, citando il rappresentante del Comitato Antifascista “riconosce i meriti nella battaglia per la libertà…dei militanti dell’estrema sinistra” come appunto L. Pinto.

L’arrivo di Henry Kissinger in Italia e la conseguente mobilitazione trovano eco su Bsoggi e La Verità. Mentre il quotidiano informa sulle tre diverse manifestazioni (il corteo studentesco indetto da MS, LC, AO e Manifesto-PdUP, l’analoga iniziativa pomeridiana e l’assemblea indetta dal MDS), il secondo dà un’informmazione esaustiva della sola iniziativa del MDS, limitandosi a due righe contro “le parole d’ordine velleitarie e sbagliate dei gruppi estremisti” (44).

Sempre su Bsoggi interessanti gli articoli sulla lotta degli studenti camuni (organizzata, “con un’interpretazione estensiva dei decreti delegati”, dai CdF della Dalmine di Costa Volpino, dell’Italsider di Lovere e della Palini di Pisogne) che hanno deciso l’autoriduzione dei trasporti, come richiesto dagli stessi CdF alle strutture sindacali di zona (45). Altrettanto interessante è il trattamento della stessa notizia sul GdB del 6 novembre, sia in termini di spazio (un breve trafiletto) sia come titolazione (Grave fatto di “disobbedienza civile” in Valcamonica).

Bsoggi del 15 novembre è l’unico che parla delle assemblee studentesche sui decreti delegati, dove avrebbe prevalso la posizione del MDS di “partecipazione”, contro il boicottaggio proposto dai “gruppi extra”. Più numerosi gli articoli apparsi a fine novembre, in occasione degli scioperi studenteschi indetti dagli “extra” contro i decreti delegati (scioperi poco partecipati, secondo il quotidiano).

Il 14 novembre c’era stata un’affollata assemblea dell’ex abate Franzoni, organizzata dalla Cooperativa Popolare di Cultura. Significativo il fatto che solo Bsoggi del 15 ne parli, mentre tutta la stampa cattolica (a partire dal settimanale diocesano, che aveva dedicato all’analoga conferenza tenuta da Franzoni 11 mesi prima molto spazio), compreso il GdB, scelga il silenzio di fronte al bellicoso “cattolico del dissenso” piuttosto apprezzato dall’estrema sinistra. Probabilmente il tempo del dialogo con queste “pecorelle smarrite” è finito?

La fine dell’anno vede emergere con forza la questione dell’autoriduzione delle bollette ASM ed ENEL, nuova forma di lotta dei “consumatori” propugnata dall’estrema sinistra. Solo Bsoggi però vi dedica spazio, con ben cinque articoli usciti tra il 20 e il 26 novembre, in cui si dà conto dell’assemblea indetta da vari collettivi e comitati di quartiere (tutti dell’area della sinistra extraparlamentare) alla Cavallerizza, che lancia la proposta a livello di ogni quartiere, delle varie iniziative a Borgo Trento e al Carmine, e della polemica con il PCI e, in modo più velato, con la maggioranza di CGIL-CISL-UIL. Contrario il primo a questa forma di lotta (definita “un errore”) attendisti i secondi. A onor del vero anche La Verità, nel numero del 20 dicembre, dedica un articolo a questa forma di lotta, definita “suicida e subalterna”, ma senza dare un quadro della situazione concreta a Brescia e provincia, limitandosi ad un’analisi nazionale (e internazionale) del problema energetico.

Le mobilitazioni studentesche di dicembre, legate sia ai decreti delegati sia al problema dei trasporti e all’autoriduzione, che si svolgono sia in città sia in Val Camonica, Desenzano, Palazzolo e Salò trovano spazio solo su Bsoggi, con 4 articoli, che descrive abbastanza estesamente lo “scontro” tra MDS e sinistra extraparlamentare all’interno del mondo studentesco bresciano.

Dicembre vede anche il generalizzarsi delle iniziative per l’autoriduzione: Fiumicello, Violino, Badia-Mandolossa, Chiusure-Urago, al punto che gli stessi Consigli di Quartiere “ufficiali” devono prendere posizione (in genere condannando, a maggioranza, questa forma di lotta definita “estrema”). Ben sei articoli di Bsoggi affrontano il problema. L’articolo di Renzo Bresciani sullo spettacolo di Dario Fo “Non si paga, non si paga”, messo in scena al Teatro Grande il 4 e il 5 dicembre (organizzato dal Circolo La Comune) è un po’ la ciliegina sulla torta di un giornale che ha seguito con attenzione e serietà (ben lontano dal sostanziale disinteresse non solo del GdB e della stampa cattolica, ma pure dall’organo del PCI bresciano), un movimento che va crescendo in settori popolari, se non maggioritari, comunque non insignificanti (46). Prova indiretta ne sia il fatto che la stessa conferenza operaia provinciale del PCI tenutasi alla Casa del Popolo di Urago Mella abbia dedicato buona parte della discussione (a partire dalla relazione introduttiva di Fausto Beltrami) a contestare “una lotta che la sinistra extraparlamentare ha adottato in forma estremistica e velleitaria” (47).

Sempre Bsoggi dedica tre articoli alle mobilitazioni studentesche in occasione del quinto anniversario della strage di Piazza Fontana, organizzate in città e in provincia dai collettivi studenteschi vicini alla sinistra extraparlamentare.

Simile ai paginoni sull’estrema sinistra dei mesi precedenti è l’articolo di Bsoggi del 13/12 sui “giovani radicali”. In gran parte scritto dal giovane segretario del neonato PR bresciano, Paolo Zambiasi, l’articolo si sforza di collocare il “nuovo” PR ben lontano dalle sue origini nella sinistra liberale. Un partito che critica “da sinistra” PCI e PSI, collocandosi in uno spazio tutto sommato attiguo a quello della sinistra extraparlamentare (non a caso il giornale radicale, Liberazione, esce come inserto del quotidiano Lotta Continua), sottolineando al contempo l’importanza della battaglia per i diritti civili accanto a quella per i diritti “sociali”. Diversamente dai paginoni precedenti, però, nulla si dice sul PR a Brescia (sede, numero iscritti, radicamento, ecc.). Dieci giorni dopo Bsoggi torna a parlare dei radicali, che hanno organizzato con Avanguardia Operaia (con l’adesione di LC, PdUP-Manifesto e federazioni giovanili socialista e repubblicana) un concerto molto partecipato degli “Area” per il voto ai diciottenni (48).

Due gli articoli di fine anno che toccano il tema che qui ci interessa: uno sul licenziamento di due delegati (area Manifesto), Ettore Crocella e Franco Dessi, dalla Lucchini di Sarezzo per aver esposto in fabbrica un bollettino sindacale “lesivo della dignità del datore di lavoro” (49). L’altro, pubblicato dall’organo del PCI bresciano, è una lettera di un ex esponente del Circolo Gramsci, Giorgio Giunchi, in cui chiede l’adesione al PCI dopo la sua rottura con la “sinistra extraparlamentare” (50).

Note

30) “Gli antiburocrati di Lotta Continua”, Bsoggi del 19/07

31) “L’altro teatro de La Comune”, ibidem.

32) “I puri leninisti di Avanguardia Operaia”, Bsoggi del 26/07

33) “La Cooperativa Popolare di Cultura”, ibidem.

34) Vari articoli su Bsoggi del 5 e del 6 agosto; “Brescia ribadisce il NO alla Violenza” e “Gli extraparlamentari contestano De Gasperi (ma sanno chi è?)”, Il Cittadino del 10/09.

35) “Piazza Loggia presidiata e manifesti della FLM” e “Raid di fascisti ieri sera in città”, Bsoggi del 29/08 e “Le aggressioni dal ‘69 al ‘73”, Bsoggi del 28/08; “Alcuni giovani neofascisti aggrediscono uno studente”, GdB del 29/08. “Individuata l’auto del raid fascista”, Bsoggi del 30/08; “Altri episodi di violenza politica per le strade del centro cittadino”, GdB del 30/08.

36) “Manifestazione antifascista in Piazza Rovetta”, GdB del 28/09; “Quattro mesi dopo la strage”, Bsoggi del 29/09

37) “Smascheriamo i fascisti”, Bsoggi del 4/10

38) “Larga adesione in città allo sciopero generale”, GdB del 18/10

39) “Contro il concorso per i corsi abilitanti”, Bsoggi del 16/10

40) “Gli insegnanti contestano il maxiconcorso”, La Verità del 31/10

41) “Apollo: incontri decisivi”, Bsoggi del 20/10

42) “Apollo: sì all’accordo. Oggi la firma a Roma”, Bsoggi del 22/10

43) “Incendio doloso di due auto: in arresto ultrà di sinistra”, GdB del 2/11

44) “Scioperi nelle scuole e cortei di studenti”, Bsoggi del 6/11; “Il 5 novembre nelle scuole”, La Verità del 15/11.

45) “Pendolari d’assalto in Val Camonica”, Bsoggi del 12/11 e “I pendolari camuni decisi a resistere”, Bsoggi del 13/11

46) “Fo: la risata che fustiga”, Bsoggi del 5/12.

47) “Autoriduzione e sindacato: ampio dibattito a Urago”, Bsoggi dell’8/12.

48) “Voto ai diciotteni: discorsi e musica”, Bsoggi del 23/12.

49) “Licenziati a Sarezzo due delegati di fabbrica”, Bsoggi del 20/12

50) “Perché nel PCI”, La Verità del 20/12

[continua]


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