In questi giorni i titoli dei principali quotidiani italiani sulle elezioni svedesi erano più o meno di questo tono: Vince la socialdemocrazia, ma “vola” l’estrema destra”. Ma è stato davvero così? Vediamo, come al solito, i numeri.
partito | Voti 2022 (x 1000) | Voti 2018 (x 1000) | differenza (x 1000) |
Socialdemocrazia | 1955 | 1830 | 125 |
Democratici (estrema destra) | 1322 | 1136 | 186 |
Moderati (conservatori) | 1231 | 1285 | -54 |
Sinistra (GUE) | 434 | 518 | -84 |
Centro | 433 | 558 | -125 |
Democristiani | 344 | 409 | -65 |
Verdi | 328 | 286 | 42 |
Liberali | 297 | 356 | -59 |
Altri | 98 | 99 | -1 |
TOTALE | 6442 | 6477 | -35 |
Sinistra* | 2717 | 2634 | 83 |
Partiti borghesi | 3627 | 3744 | -117 |
*Socialdemocratici, Sinistra e Verdi
La denominazione di “partiti borghesi” non è mia: in Svezia vige ancora la sana tradizione di contrapporre i partiti storici del movimento operaio (Socialdemocratici, comunisti – oggi “Sinistra”-, ecc.) con la recente aggiunta dei Verdi, ai partiti chiamati “borghesi” dalla stessa stampa mainstream. Si vede che gli svedesi non hanno paura delle parole come gli italiani. Comunque, come si vede, pur in presenza di rapporti di forza sostanzialmente invariati, la destra perde oltre 100 mila voti, nonostante il “voletto” dell’estrema destra (unico partito di destra a crescere, con circa il 3% in più rispetto a 4 anni fa, ottenuti a scapito degli altri partiti borghesi, in particolare democristiani, liberali e Centro), mentre la sinistra cresce di poco più di 80 mila. Il dato negativo (oltre al relativo rafforzamento dell’estrema destra) è che l’unico partito di sinistra a perdere voti è quello più “radicale” (la Sinistra, costruita intorno all’ex Partito Comunista Svedese), una situazione analoga a quella tedesca (ma diversa dal resto dei paesi nordici, come Danimarca, Norvegia, Belgio od Olanda, che hanno visto negli ultimi anni rafforzarsi la sinistra “radicale” a spese della socialdemocrazia). Probabilmente lo spauracchio dell’estrema destra, sapientemente agitato in Svezia come in Germania (e qui da noi!) ha funzionato per il famigerato “voto utile”: far diga al “fascismo” votando il partito antifascista più forte. Vecchio trucco, che sembra funzionare sempre. O quasi. Ora mi verrebbe da chiedere ai nostri pennivendoli: ma i titoli li fate perché vi paga la Meloni o ci credete davvero?
FG