L’eroico e riconosciuto difensore dei diritti umani, nonché Presidente della Grande Madre Russia, Vladimir Vladimirovič Putin, ha dichiarato, nella conferenza stampa di fine anno, che era “meglio non esagerare con le punizioni” che colpiscono i violenti dentro le famiglie perché “così si distruggono le famiglie. (…) non fa bene”.
Il suo Parlamento l’ha ascoltato e ha votato un testo di legge che rimuove dal Codice Penale Russo il reato di “PERCOSSE IN FAMIGLIA” declassandolo a illecito amministrativo.
La nuova disposizione è già stata chiamata “legge sugli schiaffi”.
Poco tempo prima, sempre la DUMA di Putin, al grido di “Siamo in Russia non a Sodoma e Gomorra”, aveva deliberato che è PROIBITO PARLARE IN PUBBLICO DEI DIRITTI, DEGLI AMORI e delle SPERANZE DEI CITTADINI OMOSESSUALI.
Tutti coloro che lo faranno saranno arrestati!
Siamo sulla strada dell’ARTICOLO 121, imposto da STALIN nel 1934,che prevedeva 5 anni di carcere per il reato di omosessualità.
TUTTO SCORRE E RITORNA
Tutte balle…
http://www.lantidiplomatico.it/dettnews-ma_davvero_la_russia_di_putin_ha_deciso_di_legalizzare_la_violenza_domestica/82_18765/
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La fonte unica per i due link è sinistra.ch blog “ultracomunista” svizzero, che non solo ha come punto di riferimento Putin, il PCC e tutti i peggiori PC stalinisti e improbabili, ma ha iniziato una campagna contro le mobilitazioni anti-Trump e in difesa dell’esimio nuovo capo dell’imperialismo USA.
Comunque anche secondo sinistra.ch il reato è stato depenalizzato, se prima le percosse in ambito familiare erano sanzionate con pene fino a due anni, oggi lo sono solo con multe. La giustificazione è che se anche un estraneo picchia una donna è punito con la stessa ammenda. La logica è quindi che se fuori dalla famiglia si può menare con poco rischio si deve poterlo fare anche in famiglia!?
Altra giustificazione del blog è che la riforma della legge è stata presentata non da Putin, ma da una deputata donna legata alla ultrareazionaria chiesa ortodossa, omettendo di dire che la chiesa ortodossa sostiene appieno Putin e il suo partito, che hanno votato insieme al Partito comunista russo la riforma. Solo tre deputati hanno votato contro tra cui il deputato comunista Yuri Sineltchikov, secondo il quale “le tradizioni russe non si basano sull’educazione delle donne a colpi di frusta, come qualcuno sostiene”. Purtroppo comunque le tradizioni russe come quelle di quasi tutti i popoli sono retrive e impregnate di cultura reazionario-religioso, e aspettiamo di vedere che fine farà il suddetto deputato dissidente del partito comunista russo.
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http://www.imolaoggi.it/2017/01/28/bufala-putin-violenza-domestica/
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Noto con piacere che, quando critichiamo la Russia putiniana, si attivano commentatori imprevisti. Non saremo seguiti dal FSB (ex KGB)? Si vede che l’ossessione del “trotskismo” non è ancora superata in Russia.
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Invece di perdere tempo con la faida (oramai morta e sepolta) Stalin-Trotsky, non è possibile creare un vero Fronte Comunista?
Il passato è passato, con pro e contro…ma è passato 😀
E’ giusto ispirarsi secondo chi ci piace di più ma essere marxisti significa, in primis, analizzare lo stato di cose presenti. Occorre staccarsi dal passato, altrimenti ci saranno sempre questi settarismi. Un po’ come certi fronti anarchici (per modo dire) che chiamano noi comunisti “fascisti rossi”…non ha senso ecco 😀
Saluti rossi!
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Purtroppo non è morta e sepolta, caro compagno. A parte che per me è molto difficile fare un “fronte comunista” con chi giustifica (e magari teorizza) il fatto di spararmi un colpo alla nuca (e finchè gli “stalinisti” non avranno il coraggio di dire che questi crimini di Stalin sono CRIMINI, e non errori, non cambierò idea su di loro), resta il fatto, ATTUALE, che questi giustificano il regime nordcoreano (iuno dei peggiori regimi antioperai che esistono) o il gruppo dirigente cinese (per non parlare di Assad e Putin, noti anticomunisti anche ufficialmente) mi rende impossibile fare fronte con loro. Io sono aperto ad un fronte con tutti i marxisti (esclusi quindi gli stalinisti, che marxisti non sono), gli anarchici, gli autonomi, ecc. Se le varie sette staliniste ne sono escluse, ne sono felice.
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Capisco… di sette staliniste ne vedo ben poche…vedo soprattutto rigurgiti reazionari che so peggio e non di poco.
A me non piace manco Trotsky comunque, pur avendolo letto e analizzato. Era segretario anche lui ma vabe, discorsi complessi.
In Russia o nell’est tanti sono nostalgici del socialismo reale, bisogna chiedersi il perché e non si possono accomunare ai nostalgici del nazifascismo. Ho la fortuna di avere avuto nonni partigiani e soprattutto un nonno che ha visitato le “terribili” dittature rosse. Mi ha lasciato testimonianze ben precise, pro e contro… ma sempre meglio delle corporazioni nazifasciste o del liberismo sfrenato.
La nord Korea è un regime buffonesco, la classe dirigente cinese non ha nulla di rivoluzionario e maoista e Putin è uno zar…
Sostanzialmente piacciono perché sono anti USA. Gli USA si fanno odiare da tutti, pure da quelli che creano…
Le banche americane contribuirono alla nascita del nazifascismo…la stessa finanza che i reazionari dicevano di aver bandito, in realtà stava dietro le quinte.
L’URSS era esente da sta roba, anche se rimaneva un sistema assoluto per l’avanzata della burocrazia. Anche oggi Stalin rimane un male minore, per quanto sia stato un tiranno. Certamente occorre discuterne per evitare di rifare quelle scelte errate di politica ma rimane comunque un meno peggio.
Se uno è comunista, ben venga a priori…almeno per me. Se ti chiudi, non sei diverso da loro. Io ne conosco di stalinisti e non sono né ignoranti né fanatici…dipende dalle persone ahahhaah
Ciao!
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Correttore di merda… avevo scritto settario e mi ha scritto segretario ahaahahh
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Certo, in parte sono d’accordo con quello che dici. Conosco moltussimi compagni che si definiscono “stalinisti” ma che sono ottimi compagni, aperti, tolleranti e sinceramente rivoluzionari. Io mi riferisco ai gruppetti stalinisti settari e allo stalinismo “criptico” che è diffuso in generale a “sinistra” (compreso il PD, che di sinistra non ha più nulla. Lavoro da decenni con compagni che si definiscono stalinisti (spesso per ignoranza e superficialità), scambiando Stalin per un “duro” (contro la borghesia). Psicologicamente capisco questo bisogno “dualistico”: se i borghesi parlano male di Stalin, ergo era un figo, un vero comunista. Questi compagni, se studiassero, troverebbero difficile capire perchè tutta la stampa borghese dell’epoca salutava con gioia la vittoria di Stalin, nel ’26-’27, contro quell’ebreo “estremista” di Trotskij (come la stampa borghese del ’41-45, o quella nazista del ’39-41). Ma si sa che studiare la Storia è faticoso.
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Tu parli con uno che fa ripetizioni di Storia, fai te XD
Il mio preferito rimane Lenin…il più completo. Considero l’URSS un grande Paese, coi suoi difetti…come tutti i Paesi non era perfetto. Anche sotto Stalin c’erano i pro, di certo non era un servo delle banche come i liberali o i reazionari.
Da un punto di vista comunista Stalin è un rivoluzionario (grande) che diventa tiranno perchè gestisce male il potere (ma era un potere pulito, senza mafia e questo va riconosciuto, gli stessi burocrati sotto Stalin erano puliti e per nulla corrotti) con eccessi e aberrazioni…certo!
Da un punto di vista generico, Stalin rimane un esempio di antifascismo perchè comunque ha ricostruito poi mezzo Mondo.
Stalin era contro la borghesia. Lo Stalinismo non è borghesia, attenzione. L’esperessione politica totalitaria dello Stalinismo era attuata da politici che venivano dalle fasce più basse delle vecchie classi sociali russe. Gli stessi privilegi che avevano erano inferiori a quelli dello Zar o delle classi dirigenti liberali occidentali. Certamente con Stalin si torna a parlare di caste (burocrati di Stato) ma rispetto alle altre, di gran lunga meno peggio…che bisogna certamente contestualizzare e criticare ove serve. Il potere sovietico rimane pulito per molto tempo e si corrompe (alla fine) a causa di scarso ricambio di potere. Non ci vuole mica la mafia per corrompere la politica…basta un sistema assoluto che fa rigirare il potere senza ricambi…prima o poi si logora 😀
I meriti dei sovietici sono comunque tanti, nel bene e nel male hanno ispirato e smosso qualcosa. Nonni docet XD
Anche un Trotsky al potere, poteva ripiegare nel totalitarismo compagni…a voi piace pensare di no (vi capisco) ma la Storia non te la da la riprova. Bisogna riprendere il meglio dal passato e creare un presente e futuro più rosei. Il Comunismo è sempre una bella meta, basta questo.
Stalin fa parte dei duri comunque, non era un cagasotto come il Duce. 🙂
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Se Stalin è stato giudicato meno peggio dei leaders reazionari è perchè aveva dei pro e la sua politica, seppur assoluta, era pulita (nada corruzione, nada massoni, nada mafiosi). Lo stesso Keynes propose i piani quinquennali di Baffone come soluzione alla crisi del 1929 (usare lo Stato per correggere i disastri del privato). Il limite (grande) di Stalin era l’autoritarismo…che è costato tanto certo e non si deve ripetere.
Nei sistemi fascisti si faceva a gara fra chi rubava di più e chi era più mafioso ma nel sistema di Stalin non c’erano ste cose (provato e riprovato). Era un sistema che era nato sano, coi Soviet e degenerato per la tipica contraddizione umana sul potere…da strumento a fine. Questo bisogna dire, secondo me 😀
Finchè non si capisce che il potere è uno strumento e basta, il rischio di derive assolute è sempre dietro l’angolo. 🙂
Il 1900 è stato glorioso, pieno di conquiste e speranze…conquiste che oggi ci negano 😀
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https://adelfomarxleninkhan.wordpress.com/2016/05/18/lo-stalinismo-e-zarismo-beccatelo/
Io non sono pro Stalin e manco pro Trotsky (li conosco bene ma finita là). Leggete qua magari…levando le foto buffe, penso sia attendibile 🙂
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Ho letto il tuo articolo sul tuo blog. Ci sono cose che condivido ed altre no, come sempre. Comunque non confondere l’antistalinismo di noi comunisti rivoluzionari con la “stalinofobia” di altri. Ti ricordo che Trotskij, rispondendo ad alcuni compagni, negli anni ’30, che insinuavano che Stalin fosse una spia zarista fin da prima del ’17, rispondeva che Stalin, nel ’17, era un sincero rivoluzionario (per quanto rozzo e poco preparato), e che, se avesse potuto indovinare cosa sarebbe diventato vent’anni dopo, si sarebbe suicidato! Comunque il discorso sarebbe troppo lungo. Ti ricordo solo la posizione di Trotskij nel ’39, di difesa dell’URSS NONOSTANTE Stalin e la burocrazia. Forse era troppo generoso, col senno di poi. Hai letto “La rivoluzione tradita”? Se hai voglia e tempo, leggiti “L’uomo che amava i cani”, di Leonardo Padura Fuentes, uno scrittore cubano. Un saluto a pugno chiuso.
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Conosco conosco, non preoccuparti!
Stalin svaligiava le banche zariste, avoglia se è da duri ahahhaah.
In una rivoluzione c’è sempre il pericolo di involuzioni dittatoriali. Basta capire gli errori, tutto qua!
Un abbraccio!
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