Senza far rumore
te ne sei andato
a sipario giù
le luci di scena spente
a fine spettacolo
dove non c’era più niente da dire
gli applausi avevano messo fine ad ogni rappresentazione
il silenzio dominante
la lunga ombra sui clamori e i cicalecci assordanti
si placano gli aneliti di fratellanza e di uguaglianza
nella melma dell’indifferenza o – peggio – dell’odio
mancherà ma non morirà
la sete di verità e di giustizia e di amore
di grande perenne amore
che ti erano dentro
e riuscivi a tirar fuori senza enfasi e vanagloria
una vita una lotta continua senza tregua
tra i tanti buffoni vogliosi e smaniosi di potere
falsi imbonitori imbroglioni bari e arroganti
tu eterno giullare cantore di riscatto e di emancipazione
per le plebi e i vilipesi gli sfruttati e i derubati
sarai sempre lì sul grande palco della commedia umana
ad esortare i deboli a maledire i profittatori
ravvivando una bianca tela con colori accesi
dando voce alla protesta e corpo alla disperazione
scrivendone la rabbia e l’umiliazione
ritmando i passi dell’indignazione
agitando in alto contro il cielo
con irriverenza lodata
come in un mistero buffo
rosse bandiere
– rosse di sangue e di risentita vergogna –
le sempre rosse bandiere della ribellione
Vic
13/10/2016
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