Cina e Stati Uniti hanno bisogno di tempo: Pechino per rafforzare il mercato interno e gli USA per riorganizzare l’industria bellica. La tregua reggerà nel 2026 o si arriverà al confronto diretto?
La tregua commerciale tra Stati Uniti e Cina, raggiunta nel 2025 dopo mesi di escalation tariffaria, ha allentato le tensioni solo in superficie. Non ha risolto nulla di strutturale: squilibri commerciali, competizione tecnologica, sicurezza nazionale e catene del valore restano nodi irrisolti. Analisti e accademici concordano su un punto chiave: non siamo davanti a una normalizzazione, ma a una pausa forzata, dettata dal costo crescente dello scontro.
Dietro l’apparente stabilità, Washington e Pechino stanno usando il tempo in modo molto diverso. Gli Stati Uniti ricalibrano la loro presenza nell’Indo-Pacifico, concentrandosi su nodi strategici e lasciando scoperti alcuni alleati; la Cina accelera sull’autonomia economica e tecnologica, rafforzando la domanda interna come infrastruttura di sicurezza. Nel frattempo, il Giappone emerge come pilastro avanzato del contenimento, e il ruolo di Tokyo sulla questione di Taiwan diventa sempre più centrale e meno simbolica.
Contemporaneamente, documenti del Pentagono trapelati mostrano un dato inquietante per la Casa Bianca: le esercitazioni di guerra commissionate dal Dipartimento della Difesa mostrano sistematicamente la sconfitta degli Stati Uniti in caso di guerra prolungata con la Cina.
Insomma, Cina e Stati Uniti hanno bisogno di tempo: la Cina per rafforzare il proprio mercato interno e proteggersi dall’instabilità del commercio internazionale e gli Stati Uniti propria riorganizzare la propria industria bellica e il loro impegno nell’Asia Pacifico. In questo contesto, il 2026 non si profila come l’anno della stabilità dei rapporti tra Cina e Stati Uniti, ma come quello in cui le contraddizioni rinviate torneranno a presentarsi con maggiore forza. Perché questa tregua non cambia la direzione dello scontro, ma ne rivela la profondità. Se ne parla nel resto del post, riservato agli abbonati sostenitori!
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