Un messaggio per tutte e tutti noi da Marco Sandrone, capo progetto di Medici Senza Frontiere a Gaza*
Qui a Gaza vi stiamo vedendo anche oggi. I nostri colleghi palestinesi, che sono stati sfollati più volte negli ultimi due anni, segnati da lutti quotidiani e che oggi vivono in tende e rifugi di fortuna, ci mostrano continuamente i video delle manifestazioni in Italia, dei movimenti di solidarietà, dei porti bloccati e della flottila in mare: la popolazione di Gaza ci osserva e ci chiede di non dimenticarla.
Grazie a tutte e tutti.
A Gaza le scene della solidarietà in Italia si sono diffuse da un telefono all’altro, portando un barlume di speranza tra le macerie, la fame e le bombe. Le persone inoltravano i video sulle chat, guardando sbalordite le folle italiane.
Queste immagini hanno suscitato sorrisi, ormai rari, sui volti di tanti palestinesi. In noi si è fatta strada la sensazione di non essere stati completamente abbandonati. Prima della guerra non sapevo molto dell’Italia.
Sapevo che era un paese bellissimo con una storia interessante e un popolo amichevole. Ma non mi sarei mai aspettata di vedere gli italiani mobilitarsi per la Palestina, scendere in piazza in massa per sostenerci. Sono ammirata e riconoscente. Al popolo italiano e a tutti quelli che si mobilitano per Gaza voglio dire: vi vediamo, vi sentiamo, riempite i nostri cuori di gioia.
Eman Abu Zayed
scrittrice palestinese
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