Circa 150 persone hanno partecipato questo pomeriggio al presidio di protesta contro la provocazione fascista della creazione del nuovo circolo giovanile di Fratelli d’Italia intitolato a Pino Rauti. Il presidio, indetto da Unione Popolare (con l’adesione di Sinistra Anticapitalista), doveva svolgersi in Piazza Rovetta, vista la “proibizione” di manifestazioni politiche nella piazza della strage fascista. Era prevista solo una conferenza stampa, proprio di fronte alla stele che ricorda gli/le 8 compagn* assassinat* il 28 maggio di 46 anni fa, limitata ad un ristretto gruppo di persone. Ma quando una delegazione di compagn* di UP si è avviata verso la stele per deporre dei fiori, decine di compagn* hanno seguito, fino a creare una specie di conferenza stampa-presidio, a cui ha assistito un centinaio di persone. Alle 16,30 la manifestazione si è spostata in Piazza Rovetta, dove alcune decine di persone aspettavano. Gli interventi al microfono hanno ovviamente messo l’accento sulla provocazione dei neofascisti, ma è stato messo sotto accusa anche il sindaco Del Bono ed in genere le “istituzioni”, che non hanno mosso un dito contro questa provocazione ed hanno la faccia tosta di “proibire” agli antifascisti la “nostra” piazza, bagnata dal sangue dei nostri compagni (molti dei partecipanti al presidio erano presenti in quel tragico 28 maggio 1974). In piazza erano presenti, oltre a molti militanti di UP e di Sinistra Anticapitalista, anche militanti del PCI e del CS 28 maggio, oltre ad un certo numero di compagn* non aderenti ad alcuna organizzazione. Il risultato, pur non disprezzabile, è apparso ben al di sotto non solo delle necessità, ma persino delle aspettative di molti. Le numerose assenze (a partire dall’ANPI), non limitate alla sola sinistra riformista (tipo SI-Verdi) sono dovute alla sottovalutazione dell’episodio o al fatto che UP abbia deciso di organizzare da sola questo appuntamento? Difficile dirlo. Ma resta il fatto positivo che, per la prima volta da un po’ di tempo, una parte della Brescia antifascista (almeno quella più militante) è riuscita a “riprendersi” Piazza Loggia. E, come hanno detto quasi tutti gli interventi, non accetteremo più che ce la vietino. Con buona pace del signor Del Bono, del Prefetto e di tutti i comitati per l’ordine pubblico di questo mondo!

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