Il clima della prima assemblea post-elettorale di UP Brescia non era certo esaltante: il risultato bresciano, inferiore, anche se di poco, alla media nazionale, non lasciava certo spazio ai facili ottimismi. I pochi voti in più ottenuti, rispetto alle elezioni del 2018 (allora era la coalizione “Potere al popolo”), se non vanno disprezzati, sono comunque troppo poca cosa rispetto alle necessità, hanno sottolineato molti interventi. Ciononostante, i buoni risultati ottenuti dove c’è un radicamento reale delle forze che hanno dato vita alla coalizione (tutti superiori al fatidico 3%, con punte fino all’8%, come a Verolavecchia) dimostrano che, in elezioni-truffa come quelle che abbiamo appena vissuto, l’attività sul territorio può in parte supplire alla conventio ad escludendum dei media più o meno di regime. Anche a livello nazionale i 50 mila voti in più ottenuti, rispetto al 2018, sono una ben magra consolazione, soprattutto nel contesto dello spostamento a destra dell’asse politico del paese. Comunque più o meno tutti gli interventi hanno sostenuto la necessità di non fermarsi qui e di continuare il percorso unitario iniziato il 9 luglio, sforzandosi di aprirsi ad un confronto con tutte le forze politiche e sociali della “sinistra di classe”. Si tratta di andare oltre la pura alleanza elettorale (senza forzature ed accelerazioni improvvide) per dar vita ad un soggetto politico plurale ed inclusivo, evitando gli errori del recente passato. L’assemblea ha deciso di riconvocarsi fra due martedì. Nel frattempo si è decisa unanimemente l’adesione alla manifestazione del 5 indetta da Amnesty International a fianco delle donne e dei popoli d’Iran e, soprattutto, all’assemblea popolare indetta per il giorno 6, a Sanpolino, da Nonpaghiamo-Brescia. Per quanto riguarda le scadenze successive, si è decisa la partecipazione alla manifestazione di Bologna indetta dai lavoratori della GKN e l’inizio di un percorso per una manifestazione unitaria contro la guerra, da tenersi, se possibile, il prossimo 4 novembre.
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Prima assemblea post-elettorale di Unione Popolare a Brescia: si continua
