E’ morto l’ex portavoce della Lega Comunista Rivoluzionaria, figura del maggio 68. È una pagina di storia che gira. Al di là delle differenze che potrebbero separarci, ha ampiamente meritato un saluto fraterno.

Pilastro instancabile della sua organizzazione, dalla rottura col PCF (anni ’60) all’attuale NPA, Alain Krivine fu un trotskista non dogmatico, sia nell’organizzazione giovanile “JCR” che in “LCR”. Ha così accompagnato e talvolta combattuto le oscillazioni di un’organizzazione eterogenea, dal militarismo “gauchiste” degli anni ’70 alle improbabili alleanze con le correnti riformiste degli anni ’90. Senza mai cedere a un estremismo fine a se stesso e neppure al compromesso pacificatore col sistema.

Il giovane e sincero attivista dei JC, vincitore del concorso per i migliori venditori di “Avant-garde”, convertito al trotzkismo dal fratello, non rinuncerà mai a una prospettiva di rottura anticapitalista. Resterà fedele alla “generazione 68”.

Gli anziani dell’Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica (ORA – Organisation révolutionnaire anarchiste) che sono ancora attivi nell’UCL hanno tanti aneddoti da raccontare, quando la loro organizzazione arrivò a dar manforte al servizio d’ordine della Lega, in diversi scontri nei primi anni ’70.

Per essere rimasto sul lato buono della barricata, rispetto al compagno Krivine.

Jean-Yves Lesage (UCL Limousin), per l’Unione Comunista Libertaria (Union communiste libertaire),

12 marzo 2022.

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