Riprendiamo questo post, da Facebook, di Luciano Onger, su uno dei tanti “fallimenti” del regime di destra che governa l’Italia. Si sapeva benissimo che la favoletta dei rimpatri, della “guerra contro l’immigrazione” cosiddetta illegale era una delle tante lisciate di pelo all’elettorato piccolo-borghese e reazionario dei vari fratellini d’Italia, legaioli, ecc. La borghesia, quella vera, quella che conta, ha bisogno della forza lavoro immigrata, per poter continuare ad estrarre plusvalore dai proletari, autoctoni o “immigrati”. Per questo tutti i governi, che siano di centro-sinistra o della destra cavernicola, non vogliono (ammesso che sia possibile, cosa di cui è più che lecito dubitare) “fare sul serio” nel bloccare l’afflusso di poveri cristi in cerca di un futuro migliore. Spendere oltre un milione di euro per ogni “rimpatriato” è un prezzo più che accettabile, pur di mostrare agli idioti razzisti e ignoranti che “finalmente si è posto un argine all’immigrazione clandestina”. Purtroppo il prezzo di queste politiche vergognose lo pagano (economicamente) i salariati in Italia e, con le loro vite, i paria della Terra che annegano nel Mediterraneo o che finiscono nei lager di stato.
Dovevano contribuire a ridurre drasticamente il fenomeno migratorio, fungendo da deterrente alle partenze, favorire i rimpatri, costituire un modello per altri paesi europei.
Almeno così ci erano stati raccontati con enfasi dal Governo i campi aperti in Albania, “funzionanti” dal 14 ottobre 2024 e nei quali avrebbero dovuto transitare, per essere identificati e rimpatriati, fino a 3.000 migranti ogni anno.
Il primo anno è trascorso e possiamo trarre qualche considerazione sui risultati.
LA DETERRENZA
Alla data del 24 ottobre 2025 gli sbarchi di migranti sulle nostre coste sono stati 57.656, in aumento rispetto ai 55.048 dello stesso periodo dello scorso anno. La maggior parte, il 30%, sono bengalesi, in fuga da guerre, carestie e inondazioni, poi egiziani, 14%, eritrei, 12%, e pakistani, 7%…
TRASFERIMENTI E RIMPATRI
Sono stati 150 in un anno i migranti trasferiti nei campi in Albania e 32 i rimpatri, mentre il solo costo di gestione annua è stato di 41 milioni di euro, senza considerare il costo per la costruzione e le somme versate all’Albania. Tradotti in modo più comprensibile, ogni migrante trasferito è costato circa 270.000€, mentre ogni migrante rimpatriato è costato 1,28 milioni.
Dove sono finiti i tanti che si stracciavano le vesti alcuni anni fa per la bufala dei 35€ al giorno che avremmo regalato ai migranti, che in realtà ricevevano 2,50€ al giorno per spese personali?
Un vero capolavoro, ma molti italiani sembra non se ne siano accorti, in parte perché hanno la memoria corta, in parte perché hanno una fiducia cieca in Giorgia Meloni e nella sua solenne promessa che “funzioneranno”.
Questi sono i numeri che, come al solito, non mentono. Poi ognuno se li giostri come meglio crede…
Luciano Onger
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