Trump l’ha reso chiaro anche ai ciechi e a chi non voleva vedere: centinaia di migliaia di giovani russi e ucraini non sono morti, o rimasti mutilati, invano.

Se ci sarà la pace su cui stanno trattando Stati Uniti e Russia, il frutto prezioso del loro sacrificio verrà raccolto: le ambite risorse minerarie, le terre nere, l’apparato industriale e le forze di lavoro delle quattro provincie “liberate” del Donbass col sangue della meglio gioventù russa saranno appannaggio degli oligarchi (i grandi capitalisti) russi. Le terre rare e il petrolio dell’Ucraina che resterà, frutteranno centinaia di miliardi di dollari allo stato imperialista yankee, per ripagare quanto anticipato ai produttori di armi americani perché spedissero in Ucraina le bombe i lanciamissili e i carri “donati” al governo ucraino. Anche gli oligarchi ucraini, i cui rampolli non hanno versato il proprio sangue ma tangenti ai capi militari per evadere il servizio militare, hanno avuto la loro parte di profitti di guerra.

E alla banda degli imperialisti europei? Hanno fatto a gara con Biden per svuotare i propri arsenali e riempire di lucrose commesse ucraine i propri “campioni” dell’industria bellica, è chiaro che non intendono rimanere con le pive nel sacco, come vorrebbe Trump. Sono pronti a fornire nuove armi fino all’ultimo ucraino, pur di conquistare i rispettivi posti al tavolo della spartizione. Il loro bottino sarà l’inglobamento di ciò che resta dell’Ucraina nella UE, l’acquisizione (già in corso) delle fertili terre ucraine, e della manodopera qualificata a basso costo per allargare la base industriale delle imprese tedesche, italiane, francesi, svedesi ecc., e il grande business della eventuale ricostruzione. E sono già pronti a mandare i loro soldati sul suolo ucraino a difendere il proprio bottino…

Putin voleva liberare l’Ucraina dai nazisti di Kiev? I fatti dicono che la sta spartendo coi nazisti di Trump, da Steve Bannon a Elon Musk. L’Occidente ha generosamente lottato per difendere la democrazia e l’autodeterminazione del popolo ucraino? Quale democrazia? Trump scopre che l’eroe Zelensky da mediocre commediante sarebbe divenuto un “dittatore”. Quale autodeterminazione? USA ed Europa si fronteggiano per decidere chi comanderà in Ucraina (*). I soli a non contare nulla sono proprio i proletari e le proletarie dell’Ucraina, che per questa guerra di rapina hanno pagato e continueranno a pagare un prezzo altissimo.

Abbiamo affermato fin dall’inizio (**) che la guerra in Ucraina era una guerra tra NATO e Russia, imperialista su entrambi i fronti, e che per l’ internazionalismo proletario l’unica posizione possibile era quella del disfattismo rivoluzionario su entrambi i fronti, quello russo e quello ucraino, assumendo come primo nemico l’imperialismo di “casa nostra”, il governo e lo stato italiano.

In Russia le iniziali proteste e gli atti di sabotaggio contro la guerra sono stati contenuti con la repressione, con il reclutamento dalle carceri e dalle povere repubbliche asiatiche, con i lauti premi per le famiglie dei caduti, con il reclutamento di mercenari dal Sud del mondo – oltre, si capisce, l’abile evocazione da parte della propaganda putiniana di una nuova guerra dell’Occidente per dominare la Russia.

I proletari ucraini che in una prima fase, complici i pope e i sindacati, si erano lanciati al fronte a difendere la “patria”, si sono resi sempre più conto, all’aumento esponenziale delle croci nei cimiteri, delle vedove e degli orfani, di essere carne da cannone per gli affari dei propri padroni e dei loro committenti di qua e di là dell’Atlantico. Il disfattismo è divenuto prospettiva concreta con la renitenza o la diserzione da parte di centinaia di migliaia di giovani, con i reclutamenti forzati nelle strade d’Ucraina dei condannati al fronte.

Se verrà realmente, la “pace” di rapina prospettata da Trump-Putin (e appoggiata all’ONU da Israele per avere mano libera nella continuazione dei massacri di palestinesi), e quella auspicata da Von der Leyen-Merz-Macron-Meloni con la continuazione della guerra, sono la prova provata che si è trattato e si tratta di una guerra di rapina – i nazisti e l’anti-nazismo, la democrazia e l’autodeterminazione del popolo ucraino, sono stati fin dall’inizio specchietti per le allodole per giustificare i contrapposti interessi imperialisti. La convergenza Trump-Putin, al di là delle implicazioni geopolitiche e della effettiva possibilità di arrivare ad una “pace”, è la dimostrazione che l’unica inconciliabile contrapposizione è quella tra borghesi e proletari, che l’unica soluzione della guerra imperialista è la rivoluzione.

(*) Questo l’ultimo dispaccio dell’UE (fonte: Politico): “L’Unione Europea ha proposto all’Ucraina un proprio accordo sui metalli delle terre rare, più vantaggioso di quello americano. Il commissario europeo per la strategia industriale, Stéphane Sejourné, ha dichiarato di aver presentato una proposta alternativa ai funzionari ucraini incontrati ieri a Kiev. Con questo accordo europeo, 21 dei 30 materiali essenziali di cui l’Europa ha bisogno potrebbero essere forniti dall’Ucraina”. Ecco, finalmente, che viene fuori uno dei veri oggetti della guerra di rapina che sta conducendo l’Unione europea, con l’Italia nel mazzo.

da: https://pungolorosso.com/2025/02/25/ucraina-dalla-guerra-di-rapina-solo-una-pace-se-ci-sara-di-rapina-italiano-english/


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