Continua la rassegna delle guerre (più o meno “dimenticate”) dal 1946 ad oggi. La terza parte è stata pubblicata il 18 luglio.

-1979. Gennaio: il regime di Pol Pot è rovesciato dai vietnamiti. Inizia una lunga guerriglia tra khmer rossi (appoggiati da Cina e USA) e nuovo governo cambogiano (appoggiato da Vietnam e URSS), guerriglia che durerà 20 anni e costerà decine (o forse centinaia) di migliaia di morti. Febbraio: guerra tra Cina e Vietnam. In un mese di scontri ci saranno 56 mila morti. Rivoluzione iraniana, in cui confluiscono movimenti d’ispirazione islamista, socialdemocratica, marxista e liberale, contro il regime dello Scià. In un anno di mobilitazioni varie migliaia di persone sono state uccise dalla polizia segreta (la SAVAK) e dall’esercito. Ripresa della guerra civile in Ciad. In un mese 11 mila morti. Giugno: invasione libica del Tibesti (Ciad settentrionale). La guerra Libia-Ciad causerà 8.500 morti. Luglio: vittoria della rivoluzione sandinista in Nicaragua, dopo 18 anni di guerra civile. Agosto: la Mauritania abbandona il sud del Sahara Occidentale, che viene invaso dal Marocco, che continua quindi la guerra contro il Polisario. Dicembre: l’esercito sovietico, chiamato dal governo di Kabul, entra in Afghanistan. Inizia la guerra d’Afghanistan (o afghano-sovietica) che, in una decina d’anni, costerà circa 2 milioni di morti.

-1980. Febbraio: violenti scontri durante la campagna elettorale in India. Nel solo Assam si contano circa 4 mila morti. Marzo: inizio della guerra civile in Salvador, che in dieci anni costerà 70 mila morti. Maggio: inizio della guerriglia di Sendero Luminoso e di altri gruppi in Perù, costata finora 38 mila morti. Insurrezione di Gwangju, in Corea del Sud, repressa violentemente dai paracadutisti con centinaia di morti. Settembre: scoppia la guerra tra Iran e Iraq, che costerà, in 8 anni, oltre un milione di morti.

1981. Giugno: rivolta del pane a Casablanca, repressa dall’esercito con un bilancio di un migliaio di morti circa. Dicembre: inizio della guerra dei “contras”, spalleggiati dagli USA, in Nicaragua, che in dieci anni costerà migliaia di morti (38 mila secondo fonti ONU).

1982. Febbraio: rivolta islamista ad Hama (Siria), repressa al costo di oltre 10 mila morti. Marzo: colpo di stato militare in Guatemala, che inasprisce la guerra civile in atto da molti anni. Aprile: guerra delle Malvine tra Argentina e Regno Unito. In due mesi circa un migliaio di morti. Giugno: invasione israeliana del Libano, che costerà circa 3 mila morti. Dicembre: rivolta armata nella Casamance, in Senegal, che causerà circa 5 mila morti.

1983. Maggio: inizio della seconda guerra civile in Sudan. Durerà oltre 20 anni e costerà oltre 2 milioni di morti. Luglio: inizio della guerra civile tra governo e “Tigri Tamil” a Sri Lanka, che causerà, in 25 anni, più di 100 mila morti.. Agosto: truppe francesi entrano in Ciad per combattere contro i libici. Settembre: “guerra della montagna” in Libano, tra Drusi e Cristiano-maroniti, con 1700 morti. Ottobre: invasione USA dell’isola di Grenada, per rovesciare il governo rivoluzionario. 115 morti. Stato d’assedio nel Punjab indiano in seguito alla rivolta dei Sikh. I ripetuti scontri, iniziati già da alcuni anni, hanno causato oltre 10 mila morti.

1984. Giugno: l’attacco al Tempio d’Oro Sikh di Amritsar da parte dell’esercito indiano causa un migliaio di morti. Ottobre: l’assassinio di Indira Gandhi da parte delle guardie del corpo Sikh porta a numerosi pogrom anti Sikh, con oltre 4 mila morti.

1985. Maggio: “guerra dei campi” in Libano tra le milizie sciite, appoggiate dalla Siria, e l’OLP. Migliaia di morti, soprattutto palestinesi. Giugno: gli ultimi soldati israeliani lasciano il Libano, ma dopo aver creato una milizia fantoccio (L’armata libanese del Sud) nella zona cuscinetto nel sud del paese. Dicembre: “guerra della striscia d’Agacher” tra Burkina Faso e Mali. Durata due settimane, causa 179 morti.

1986. Gennaio: guerra civile nello Yemen del Sud (10 mila morti in meno di un mese). Aprile: bombardamenti di Tripoli e Bengasi da parte dell’aviazione USA (oltre 100 morti). Giugno: a Lima, nel carcere di El Frontòn, vengono assassinati quasi 400 militanti di Sendero Luminoso.

1987. Aprile: Prima rivolta dei “carapintadas”, militari argentini d’estrema destra, che vogliono l’impunità per i crimini commessi durante la dittatura. Grazie al lassismo delle “autorità democratiche”, le rivolte si susseguono fino al 1990, causando decine di morti. Luglio: con la scusa di difendere i Tamil dalla repressione del governo, l’esercito indiano interviene in Sri Lanka. Massacro della Grande Moschea alla Mecca. Oltre 400 pellegrini sciiti sono uccisi dalla polizia saudita. Ottobre: colpo di stato in Burkina Faso. Thomas Sankara e una dozzina di suoi collaboratori sono assassinati dall’ala militare legata a Blaise Campaorè. In Tibet inizia una serie di rivolte anti-cinesi che dureranno fino al 1990, causando un numero imprecisato di morti. Dicembre: inizio della prima “Intifada” contro l’occupazione sionista della Palestina.

1988. Febbraio: il Soviet del Nagorno Karabagh (enclave armena nell’Azerbaigian) chiede l’annessione all’Armenia. Iniziano gli scontri tra armeni e azerbaigiani (pogrom anti-armeno di Sumgait, 32 morti) che avranno sanguinosi sviluppi fino ai giorni nostri. Marzo: battaglia d’Afabet durante la guerra d’indipendenza eritrea. Oltre 10 mila morti, soprattutto etiopi. Intervento di truppe USA in Honduras per proteggere le basi dei “contras” dall’attacco dei sandinisti. Bombardamento di Halabja (Kurdistan irakeno) da parte dell’aviazione irakena (5 mila morti). Maggio: inizio del ritiro delle truppe sovietiche dall’Afghanistan. Luglio: inizia la guerriglia contro l’India in Kashmir. Agosto: il Sudafrica ritira le sue truppe dal territorio angolano, dopo la vittoria cubano-angolana di Cuito Canavale. In Birmania rivolta studentesca contro il regime militare, repressa nel sangue (10 mila morti). In Iran, dopo l’annuncio del cessate il fuoco con l’Irak, vengono massacrati in poche ore oltre 3 mila prigionieri politici (in maggioranza mujahiddin del popolo e comunisti del Tudeh). Ottobre: rivolte popolari in Algeria, represse dall’esercito (oltre 500 morti). Fine della dittatura aperta di Pinochet in Cile. Novembre: L’OLP proclama la costituzione dello “Stato di Palestina”. Il Soviet supremo estone proclama l’indipendenza dell’Estonia dall’URSS, decisione invalidata dal Soviet Supremo dell’intera unione. Il movimento separatista inizia la lotta armata per l’indipendenza di Bougainville da Papua Nuova Guinea.

1989. Febbraio: dopo il ritiro definitivo delle truppe sovietiche, la guerra civile si inasprisce in Afghanistan, con scontri interetnici e inter-religiosi. Rivolte popolari (“Caracazo”) in Venezuela, represse dall’esercito (centinaia o forse migliaia di morti). Marzo: il generale libanese Aoun dichiara la “guerra di liberazione” contro le truppe siriane. In Serbia il segretario del partito Milosevic sospende l’autonomia del Kosovo e della Vojvodina, creando i presupposti per l’esplosione delle tensioni inter-etniche. Aprile: conflitto tra Senegal e Mauritania (un migliaio di morti in due anni). Maggio: il Soviet Supremo della Lituania proclama l’indipendenza della repubblica dall’URSS. Giugno: repressione della rivolta popolare, studentesca e operaia (detta di Tien An Men) in Cina. I morti sono almeno da 241 (fonti del governo cinese) a 10 mila (fonti internazionali). Colpo di stato dei militari islamisti in Sudan. La dittatura durerà quasi 30 anni, facendo un numero imprecisato di morti. Luglio: il Soviet Supremo della Lettonia proclama l’indipendenza dall’URSS. Novembre: “caduta del muro di Berlino”, crisi definitiva delle cosiddette “democrazie popolari” dell’Est Europa. Fine della guerra di liberazione della Namibia, guidata dalla SWAPO. Dicembre: Invasione USA di Panama. Solo il bombardamento del quartiere di El Chorrillo farà 2 mila morti. Rivolte popolari, a partire da Timisoara, mettono fine al regime di Ceausescu, che viene fucilato, con la moglie, il 25. Queste rivolte causano alcune decine di morti in tutta la Romania. Inizio della guerra civile in Liberia, che durerà fino al 1997, facendo un numero imprecisato di vittime.

1990. Gennaio: truppe sovietiche entrano in Azerbaigian, ufficialmente per fermare i pogrom anti-armeni. A Baku le truppe sparano sui manifestanti azeri. Febbraio: rivoluzione democratica e antimonarchica in Nepal, guidata dalle sinistre. La polizia spara, uccidendo molte decine di persone, ma alla fine il re concede una nuova costituzione. Marzo: indipendenza della Namibia, dopo una guerra costata decine di migliaia di morti. Giugno: vittoria dell’estrema destra islamista (54% al Fronte Islamico di Salvezza) alle elezioni comunali in Algeria. Manifestazioni di massa islamiste chiedono l’applicazione della Shari’ja. Scontri con la sinistra (forte in Cabilia) e con la polizia. Agosto: l’Irak annette il Kuwait, praticamente senza resistenza. Una settimana dopo truppe USA entrano in Arabia Saudita. Sono i prodromi della “Prima Guerra del Golfo”. L’Armenia dichiara l’indipendenza dall’URSS. Settembre: scontri tra Osseti e Georgiani nella Repubblica autonoma dell’Ossezia meridionale (dopo che questa ha dichiarato la secessione dalla Georgia) causano alcuni morti. Ottobre: inizio della prima fase della guerra civile in Ruanda, in cui intervengono anche truppe francesi. Terminerà, temporaneamente, nel 1993, con oltre 10 mila morti. Il Kazakistan dichiara la sua indipendenza dall’URSS. Dicembre: dopo che l’ONU ha concesso l’autorizzazione per una “missione di pace” contro l’Irak, truppe francesi si imbarcano per l’Arabia Saudita.


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