Sinistra Anticapitalista scenderà in piazza il 24 febbraio partecipando alla manifestazione nazionale di Milano indetta dalle reti della diaspora palestinese e dalle realtà solidali a sostegno della Palestina e per fermare la strage del governo israeliano a Gaza [Direzione nazionale]

Sinistra Anticapitalista scenderà in piazza il 24 febbraio partecipando alla manifestazione nazionale di Milano indetta dalle reti della diaspora palestinese e dalle realtà solidali a sostegno della Palestina e per fermare la strage del governo israeliano a Gaza.

I sindacati di base, a loro volta, hanno indetto uno sciopero nazionale per il 23 nel quadro della giornata internazionale contro la guerra.

Intorno alle stesse date un cartello di varie associazioni pacifiste a cui si aggiungono ANPI, ARCI, ACLI CGIL, ecc, organizzano manifestazioni in diverse città intorno alla parola d’ordine “Cessate il fuoco in Palestina ed Ucraina”.

Ovunque sarà presenta la nostra organizzazione interverrà sulla base delle nostre parole d’ordine, “Autodeterminazione per il popolo palestinese, via le forze imperialiste dal Medio Oriente”.

Oltre trentamila morti non sono ancora abbastanza perché il movimento di massa di solidarietà con la Palestina, pur presente in tanti paesi e la cosiddetta la comunità internazionale riescano a mettere in atto dispositivi efficaci per bloccare la volontà genocida del governo sionista e riconoscere il diritto a vita, terra e libertà per milioni di persone.

A quattro mesi dall’inizio dell’aggressione a Gaza, la situazione appare ancora più tragica della Nakba del 1948 in termini di intensità del disastro e di orrore. Israele ha sganciato sulla Striscia una quantità di esplosivo pari all’equivalente di due bombe atomiche del tipo scaricato dagli Stati Uniti su Hiroshima nel 1945 distruggendo il 70% degli edifici dell’intera enclave, più le infrastrutture di servizi e del sistema sanitario, compresi gli ospedali, nonché della rete educativa, dei siti culturali e religiosi e degli edifici storici. Questo è simile alla cancellazione della maggior parte delle tracce di vita palestinese attraverso la distruzione di circa 400 città e villaggi sul 78% della terra di Palestina tra il fiume e il mare, che sono stati confiscati dallo Stato sionista nel 1948.

Quel giorno, il 24 febbraio, sarà anche l’anniversario della brutale invasione dell’Ucraina da parte dell’imperialismo russo, due anni di terribile e distruttiva guerra con i sistematici bombardamenti russi delle strutture ucraine, le decine di migliaia di vittime civili e le centinaia di migliaia di giovani soldati morti dalle due parti.  Due teatri di guerra molto differenti ma con parecchi punti di sovrapposizione, a partire dalla necessità di difendere il diritto alla libertà e all’autodetermazione dei popoli, a chiedere il ritiro di tutte le forze imperialiste, a battersi per un cessate il fuoco immediato in Ucraina e in Palestina, a contrastare le politiche di guerra e di riarmo prodotte dallo scontro tra gli imperialismi.  

Più che mai serve un grande movimento di solidarietà e di massa su scala internazionale, una

pressione dal basso dei movimenti sociali, l’unità delle classi lavoratrici e una mobilitazione di lunga durata capace di fermare le guerre, le oppressioni e l’apartheid. Per questo lavoriamo perché accanto alle manifestazioni, alle proteste per la censura mediatica e contro la propaganda bellica che domina ormai i media, alle campagne di boicottaggio, si costruisca una mobilitazione generale che restituisca voce a lavoratrici e lavoratori e contrasti i governi e gli apparati statali delle forze capitaliste che sull’oppressione generano miseria e disperazione.

Fermare il genocidio a Gaza, liberare la Palestina e il popolo palestinese dall’apartheid, dall’invasione della Striscia e dalla colonizzazione della Cisgiordania, inceppare la macchina da guerra messa in moto dai governi imperialisti complici dello Stato di Israele.

Per l’autodeterminazione dei popoli e l’emancipazione da ogni sfruttamento.

Direzione Nazionale di Sinistra Anticapitalista


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