Dal sito di Radio Onda d’Urto.

Ormai è imminente la “fusione” tra A2A, la grande multiutility lombarda dei servizi, e LGH, altra grande municipalizzata, che copre i comuni di Cremona, Pavia, Lodi, Rovato e Crema.

Dopo ore di confronto il consiglio di amministrazione di Cogeme, principale azionista del gruppo LGH, ha cambiato idea rispetto alle dichiarazioni contrarie delle scorse settimane, aprendo alla possibilità di unire i due grandi gruppi.

L’idea della fusione tra le due società è stata difesa e sostenuta pubblicamente dall’arco bipartisan delle forze politiche, con dichiarazioni che hanno fatto discutere. Ad esempio l’onorevole Gitti del Partito Democratico ha commentanto la contrarietà iniziale di Cogeme minacciando come si sarebbe prodotto un danno economico ad A2A e denunciando l’assurdità di una decisione simile per un’azienda in difficoltà economica come LGH.

Posizioni che sono state ampiamente criticate dal Movimento 5 Stelle, che ha presentato un’interrogazione sulla vicenda tramite il parlamentare Dino Alberti, che abbiamo raggiunto ai nostri microfoni per parlare della questione

Secondo il parlamentare pentastellato, che ha sottolineato come sia impreciso parlare di fusione, dato che esattamente si parla di acquisto da parte di una società privata (A2A) di una municipalizzata, non ci sono ragioni di difficoltà economica per le due multiutility per giustificare una simile operazione.
Inoltre sarebbe doveroso che questo passaggio attraversi una gara pubblica.


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