Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di Giuseppe di Nola ai “credenti” delle tre religioni abramitiche (monoteiste).

Cara redazione sono Giuseppe di Nola la città natia di Giordano Bruno
Questa sottostante è una lettera a cui fino ad ora dopo più di 2 mesi e più di 100 siti fideisti religiosi cristiani, islamici ed ebraici a cui è stata inviata nessuno mi ha risposto nel merito controbattendo punto su punto alle mie oltre 40 domande anzi ho pure ricevuto velate minacce e inviti palesi a farmi i fatti miei, rifugiandosi inoltre codardamente in ipocriti e dogmatici misteri della fede. Mi potreste dare in tal senso il vostro parere basato su un onesta analisi critica e poi eventualmente in caso di gradimento la potreste pubblicare sul vostro sito in modo permanente?
Sono convinto che sono meglio le verità che fanno male ma che ti rendono un illuminato, libero e cosciente essere critico piuttosto che le bugie che ti rendono uno stordito, perculato e allucinato psicolabile bipolare

Domande al credente mi aspetto il coraggio della risposta, un ammissione di sconfitta e il ringraziamento per aver acquisito la libertà dalle brutte favole
Lettera aperta ai difensori del dio biblico
Ossia ai suo vicari cristiani, ebrei e musulmani che dal “libbro” traggono le ragioni per vivere

Caro teurgico e ieratico mediatore tra il mitologico Dio “buono” e il miserevole uomo “cattivo”.
Caro libero professionista del sacro che professi una religione basata su dogmi (detti anche “misteri della fede”) che non possono essere dimostrati dalla ragione, vorrei porti alcune domande.

1 Perché Dio ci ha creato senza il nostro permesso e senza preventivo avvertimento delle possibili afflizioni terrene e conseguenze eterne. Piuttosto che essere un demone terreno e finire nelle mani dei demoni ultraterreni per sempre non è meglio, anzi infinitamente meglio rimanere nel nulla eterno?

2 Perché Dio non ha permesso ad Adamo ed Eva di pentirsi ma li ha subito puniti in modo “pesante” (kavod) con vecchiaia, stanchezza, patologie, deformazione, mutilazioni, disabilità e morte?
In principio, dunque, era la noia, ossia l’odio per se stessi e per ciò che si concepisce, volgarmente chiamata caos. Iddio, annoiatosi della noia, creò la terra, il cielo, l’acqua, gli animali, le piante, Adamo ed Eva; i quali ultimi, annoiandosi a loro volta del paradiso, mangiarono il frutto proibito.
Iddio si annoiò di loro e li cacciò dall’Eden. Nella fattispecie, Adamo ed Eva mangiano la mela … e meno male che Dio non ha scoperto cosa avevano fatto con le banane!

3 Perché le colpe dei progenitori primigeni ricadono sulle innocenti generazioni future?
La Storia a prescindere dal racconto biblico più o meno fantasioso e metaforico, lo si capisce, è tutta un’oscenità fin dal principio ma siamo sicuri che la colpa è dell’uomo e non di Dio?
Siccome Dio poteva creare una libertà che non consentisse il male, ne viene che il male l’ha voluto lui.
Ma il male lo offende. È quindi un banale caso di masochismo.
Mi è stato più facile pensare un mondo senza Creatore, che un Creatore pieno di tutte le contraddizioni del mondo.

4 Perché animali e vegetali hanno condiviso la stessa maledizione degli umani dopo la “colpa originaria”?
Qual’ è stato il loro peccato?
E in tal senso come non ricordare la ridicola presunzione dell’umano che si considera l’incontrastato dominatore di tutti gli esseri della terra perché tiene il cane al guinzaglio e il leone in gabbia, dimenticando che virus, batteri e funghi tengono lui per le palle! I virus non si sono fatti rinchiudere allo zoo.
Il virus è l’ultimo predatore dell’uomo che da predatore diventa predato!
Da notare poi che subito all’inizio della Genesi è scritto che Dio creò l’uomo per affidargli il dominio sugli uccelli, i pesci e gli animali. Naturalmente la Genesi è stata redatta da un uomo, non da un cavallo. Non esiste alcuna certezza che Dio abbia affidato davvero all’uomo il dominio sulle altre creature.
È invece più probabile che il vanaglorioso uomo si sia inventato un Dio a propria immagine e somiglianza per santificare il dominio che egli ha usurpato sulla mucca, sul cavallo e sugli alberi.

5 Perché Dio permette di mettere al mondo figli destinati a sofferenze, ingiustizie e morte?
A mio avviso nel tanto decantato amore col quale si mettono al mondo dei figli, io vedo parecchio egoismo, un po’ di incoscienza ed un pizzico di crudeltà …
Ciascun uomo e ciascuna donna possono salvare una vita umana evitando, semplicemente, di concepirla!
A pensarci bene l’uomo è un proiettile che la vulva spara verso la tomba.
Gli uomini credono di servire le proprie divinità divenendo sempre più numerosi, i bottegai e i preti approvano la loro fecondità, gli uni perché essa li arricchisce, gli altri, invece, perché li accredita …
Noi siamo già all’Inferno, e la sola scelta che abbiamo se vogliamo continuare a sopravvivere su questo globo piuttosto che suicidarci è tra essere i dannati che vengono tormentati oppure i diavoli addetti al loro supplizio.
Il mondo fa di noi dei pazzi. Tutti quanti che s’abbrancano stronzamente gli uni agli altri, nell’alveare della sopravvivenza, per paura e stupidità animalesca. Provo compassione per me stesso e per tutti gli umani; ma al tempo stesso sono ripugnato da me stesso e dai miei simili.
In sintesi: Cos’eri? Sperma fetido. Che cosa sei? Vaso di sterco. Che cosa sarai? Cibo per vermi.
E intanto paghi bolle, bollini, bulli, bollette, tasse, biglietti, parcelle, scontrini, abbonamenti, eccetera.

6 Perché Dio permette le deformazioni, le patologie, le amputazioni, e la morte degli innocenti “cuccioli” di animali, umani e vegetali?
È proprio vero che Dio è per noi come un padre:
Entrambi, non si sono fatti molti problemi a metterci in un mondo pieno di morte e sofferenza.
L’uomo è il figlio bastardo di Dio, un bastardo abbandonato. E voi venite a chiedergli di amare il Padre?
Se c’è un miracolo, è che questa figura ideale di Padre, mai giustificata dalla realtà, in nessun momento, si sia potuta giustificare per duemila anni grazie a innumerevoli virtuali religioni e spiritualità.

“Se un uomo avrà un figlio testardo e ribelle che non obbedisce alla voce né di suo padre né di sua madre e, benché l’abbiano castigato, non dà loro retta, suo padre e sua madre lo prenderanno e lo condurranno dagli anziani della città, alla porta del luogo dove abita, e diranno agli anziani della città: Questo nostro figlio è testardo e ribelle; non vuole obbedire alla nostra voce, è uno sfrenato e un bevitore. Allora tutti gli uomini della sua città lo lapideranno ed egli morirà; così estirperai da te il male e tutto Israele lo saprà e avrà timore” (Deuteronomio 21:18-21). Incredibile! Il nostro liberticida Javhé istiga pure i genitori a commettere il figlicidio in luogo di punizione corporali! In realtà questa figura mitizzata da Mosè voleva con leggi ferree abituare già da piccoli il suo piccolo militarizzato popolo a seguire in modo indefesso i suoi voleri (o 613 comandamenti che dir si voglia).
Poi in seguito molti di questi desideri del despota dittatore israelitico capace di far impallidire anche Zeus e Hammurabi, sono diventati il fondamento etico delle religioni abramitiche e il modello da seguire per tutti gli autocrati del globo.
Il fatto che Geova (il Giove sionista) sia ancora fra noi, non è solo per l’imperante dittatura finanziaria imposta dalle più potenti logge del mondo che sono di origine abramitica (Deuteronomio 11,6), ma anche, per il potente grado di addomesticamento delle coscienze che esse sono in grado di esercitare.
Infatti, in tal senso, rimanendo nel tema di Deuteronomio 21,18, basti solo pensare al caso di cronaca nera che ha visto come vittima la diciottenne Saman Abbas, di origini pakistane, uccisa dal padre col benestare della madre, in quanto non voleva seguire le tradizioni coraniche che in realtà come si vedrà nel seguito di questo manoscritto, non sono altro che il copia incolla delle tradizioni mosaiche con l’aggiunta di altre amenità come l’infibulazione.
Ritornando, invece al tema della dittatura finanziaria, ecco cosa afferma Deuteronomio 11,6:
“Il Signore tuo Dio ti benedirà come ti ha promesso e tu farai prestiti a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito; dominerai molte nazioni mentre esse non ti domineranno”.
Infatti, per lo Stato tu nasci debitore e per le Chiese tu nasci peccatore!
Ai potentati interessano sempre e solo due cose: finanza e potere.
… Meditate, gente … meditate, diceva il buon Renzo Arbore (grande amico di Luciano De Crescenzo).
Ecco perché in verità, in verità vi dico che:
Governi oligarchici e teologie teurgiche devono essere condannare e abolite per abuso di credulità popolare da un Tribunale internazionale rappresentativo di tutti i popoli socialisti del Globo insorti contro lo Status Quo.
Infatti, prima o poi è inutile negarlo, quasi tutti, in situazioni di vulnerabilità psichica finiamo per credere di aver bisogno di clericali e politicanti.

La psicoanalisi freudiana ci ha insegnato a riconoscere l’interconnessione esistente tra complesso paterno e fede in Dio, ci ha indicato che il Dio personale non è altro, psicologicamente, che un padre innalzato, e ci pone ogni giorno sotto gli occhi i casi di giovani che perdono la fede religiosa appena vien meno in loro l’autorità paterna.
Se qualcuno giunge al punto di accettare acriticamente tutte le assurdità che le dottrine religiose gli trasmettono, e perfino di ignorarne le contraddizioni vicendevoli, la sua debolezza intellettuale non deve stupire oltremodo.
Ci si può dunque tranquillamente arrischiare a considerare la nevrosi ossessiva come un equivalente patologico della formazione religiosa e a descrivere la nevrosi come una religiosità individuale e la religione come una nevrosi ossessiva universale.
Il teismo patriarcale, ed in particolare il teismo cristiano è veramente un modello di sistema delirante.
Un triteismo con un pantheon di divinità e semidei che si professa monoteismo!
… E dunque: Sia lodato Gesù Cristo. Sempre sia lodato?
Come si fa a lodare questo presunto figlio prediletto del Padre che nei cosiddetti “vangeli” ha giustificato l’imperante, millenario sistema delle caste, del patriarcato e del cannibalismo tra viventi, voluto o comunque permesso dal “padre” suo e nostro?
Ricordiamo sempre che l’AnticoTestamento per il kristianesimo è prefigurazione di Cristo!
E lo stesso discorso vale anche per coloro che lodano il profeta Maometto, il patriarca Mosè, e, la divinizzata e dunque manipolata storica figura filosofica di Krishna, Laotzu e Buddha. … Lodi, lodi, lodi …l’odi.
Sia lodato piuttosto Socrate che da scettico derideva ogni religione monoteista, dualista, triteista ed enoteista, e dunque anche la figura di Apollo figlio di Zeus e di Latona. Zeus a sua volta figlio di Crono e di Rea. Crono a sua volta figlio di Urano e di Gaia … la coppia divina primigenia!
Non si parla dunque in tale mitologia di un dio unico generatore! … “Beato” politeismo precristiano!
La teogonia è l’insieme dei miti che illustrano l’origine e la discendenza degli dei, condizionato a un antropomorfismo sostanziale e quindi caratteristico delle religioni politeistiche nella loro stratificazione storica.
Ebbene, in tutte le teogonie antiche del mondo vi era un principio femminile ed uno maschile. E’ solo poi con la prima grande religione monoteista, o meglio monolatrica, cioè l’ebraismo (a sua volta di origine egiziana ossia atonista) che questo femminile diventa paredra (inferiore) o addirittura viene proprio annullato!

7 Perché per tutte le teologie monoteiste è peccato mortale l’aborto procurato mentre lo stesso Dio permette gli aborti spontanei?
8 Perché Dio permette a Caino di uccidere l’innocente Abele con relativo spargimento di sangue?

9Perché Caino dopo l’assassinio parla come se ci fossero molte altre persone a lui contemporanee (Genesi4,14-17)?

10 Perché Dio non permette almeno di farci morire nel sonno in un batter d’occhio?

11 Perché Dio permette l’uccisione e/o mutilazione di animali da sacrificare in suo onore ma soprattutto perché il pianeta è un macello di sangue oltre che una cloaca massima?

“Non avrai altro Dio al di fuori di me” (Deuteronomio 5,7). No. Lo giuro. Già uno basta e avanza!

12 Perché esiste l’atroce, abominevole, aberrante mattatoio della catena alimentare, ossia perché i viventi per vivere sono costretti a nutrirsi di altri viventi. In altri termini, perché ce il cannibalismo tra esseri senzienti?
E perché nella Bibbia si condanna l’omosessualità e i rapporti extraconiugali come contro natura quando in Natura vengono permessi a molte specie animali?

13 Perché in ogni epoca storica gli oligarchi e i loro servitori di corte ci governano con la rabbia e la paura,
e dunque col bisogno di dover dipendere da loro cariche apicali?
Forse per avere l’illusione di essere protetti dall’ostilità di Dio, dell’umanità e della natura?
Forse perché essere vanagloriosamente ammirati e temuti dai sottoposti gli fa sopportare meglio la vita?
Le fantasiose storielle infarcite di miracoli portentosi, apparizioni sovrannaturali e prodigi vari, raccontate nei testi cosiddetti “sacri” di tutte le religioni del mondo e fatte passare come vere per suggestionare il lettore sprovveduto in modo da condurlo dalla propria parte, dimostrano soltanto che gli umani, pur di raggiungere i propri fini, nobili o meschini che fossero, sono sempre stati pronti a fare carte false e a ingannare il prossimo come sé stessi.
Riguardo poi il nostro Javhé. Nessun vero tiranno conosciuto della storia è mai stato responsabile di un solo centesimo dei delitti, dei massacri, e di tante atrocità attribuite al Dio della Bibbia.

14 Perché Dio non permette il libero arbitrio ossia nella fattispecie l’annullamento dell’anima in un “batter d’occhio” o come “minimo sindacale” almeno l’eutanasia (la “dolce morte”) per coloro che glielo chiedono in cambio della fine delle loro sofferenze e della schiavitù dei potentati politici, economici, religiosi, culturali?
Invecchiare è come scontare una pena crescente per un crimine che non si è commesso

15 Perché Dio, il proclamato “dio degli eserciti”, ha passato secoli ad usare Israele per combattere altri popoli “cugini” con l’intento di sterminare tutti, compresi donne e bambini? … Uno dei tanti esempi è 1 Samuele 15,3.

“Ora và, sconfiggi Amalec, vota allo sterminio tutto ciò che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, bambini e lattanti, buoi e pecore, cammelli e asini” (1 Samuele 15,3). Cosi come.

“Figlia di Babilonia devastatrice, beato chi ti renderà quanto ci hai fatto. Beato chi afferrerà i tuoi piccoli e li sbatterà contro la pietra” Salmo 136 (137).

“Lodate il Signore perché è buono: Perché eterna è la sua misericordia … Percosse l’Egitto nei suoi primogeniti: Perché eterna è la sua misericordia … Uccise re potenti: Perché eterna è la sua misericordia” Salmo 135 (136).

“Così Giosuè batté tutto il paese … non lasciò alcun superstite e votò allo sterminio ogni essere che respira, come aveva comandato il Signore, Dio di Israele ( … e padre di Gesù secondo i latini, bizantini e protestanti, ndr)” (Giosuè 10,40). Ma la lista delle atrocità per ordine divino è enorme.
Chi fosse interessato può guardarsi sul web il sito della UARR e similari.

“Votarono poi allo sterminio, passando a fil di spada, ogni essere che era nella città, dall’uomo alla donna, dal giovane al vecchio, e perfino il bue, l’ariete e l’asino …” (Giosuè, 6:21-27).

“Sotto la direzione di Dio, Giosuè distrusse l’intera città di Gerico con la punta della spada; uomini, donne e bambini inclusi. Tenne l’argento, l’oro, il bronzo ed il ferro per Dio e, infine, diede fuoco alla città. Dio diede la sua approvazione affinché Giosuè uccidesse ogni uomo, donna e bambino della città di Lachis. Con la spada: … esattamente come aveva fatto a Libna” (Giosuè, 10:32-33).

“Dio ordinò a Giosuè di sconfiggere il nemico presso le acque di Merom: “Tu taglierai i garretti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri” (Giosuè, 11:6).

“Infatti, il Signore faceva sì che il loro cuore si ostinasse a dar battaglia a Israele, perché Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pietà per loro, e li distruggesse come il Signore aveva comandato a Mosè” (Giosuè, 11:20).
Incredibile concetto! Secondo gli scrittori mosaici invece di ammazzarli direttamente Geova li intestardiva ad essere ostili nei confronti di Israele affinché gli israeliti si divertissero ad ammazzarli!

Iefte, sacrificò sull’altare del Signore la sua amata figliuola per ringraziarlo di avergli concesso la vittoria in battaglia (Giudici, 11:29-39).
Fino a che punto atroce può arrivare l’inconscio dualista e per conseguenza in tal caso anche maschilista. Infatti, egli non avrebbe mai pensato di sacrificare un figlio maschio a meno che non avesse avuto tendenze omosessuali.

“Così parla il Signore degli eserciti, Dio d’Israele: … Maledetto colui che fa l’opera del Signore fiaccamente, maledetto colui che trattiene la spada dallo spargere il sangue!” (Geremia 48,1-10).
Non il Signore dei cantanti, dei poeti, dei danzatori, degli sportivi, ma la “santa violenza” del Signore dei militari!

“Ecco il giorno dell’Eterno giunge. Giorno crudele, d’indignazione e d’ira ardente, che farà della terra un deserto, e ne distruggerà i peccatori … I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate, le loro mogli saranno violentate” (Isaia 13,9-18).

“Dice il Signore: Li ho pigiati con sdegno, li ho calpestati con ira, il loro sangue è spruzzato sulle mie vesti e mi sono macchiato tutti gli abiti” (Isaia 63,3).

“Samaria espierà, perché si è ribellata al suo Dio. Periranno di spada, saranno sfracellati i bambini;
le donne incinte sventrate” (Osea 14,1). Eccetera eccetera.

Ma il dio veterotestamentario padre di “nostro signore” e signoreggiante Gesu Cristo, oltre ad essere xenofobo, razzista, genocida, infanticida, eccetera eccetera è anche handifobico, ossia discrimina e colpevolizza i disabili, deformi e mutilati. Infatti, parlando a Mosè afferma:
“Parla ad Aaronne e digli: Nelle generazioni future nessuno dei tuoi discendenti che abbia qualche deformità si avvicinerà per offrire il pane del suo Dio; perché nessun uomo che abbia qualche deformità potrà accostarsi: né il cieco, né lo zoppo, né chi ha una deformità per difetto o per eccesso, o una frattura al piede o alla mano, né il gobbo, né il nano, né chi ha un difetto nell’occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli ammaccati” (Levitico, 21:17-20). Sempre nel Levitico si evince che è pure omofobo:
“Se uno ha rapporti con un uomo come con una donna, tutti e due hanno commesso un abominio; dovranno essere messi a morte; il loro sangue ricadrà su di loro” (Levitico 20,13).
Per Geova, i rapporti sessuali dovevano essere solo in funzione di moltiplicare il suo popolo eletto al fine di dominare prima il Medio Oriente e poi … il mondo! O meglio popolo eletto per lui da Elyon, come si spiegherà in seguito. Comunque se Javhè non ce riuscito con la forza delle armi, sicuramente ha quasi raggiunto il suo scopo con la forza finanziaria! … La pecunia è lo sterco del diavolo.
Infatti, il “bravo figlio” di cotanto “Padre” (e non “Madre”) affermerà per bocca paolina successivamente:
“Date a Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio” (Matteo 22,21).
In altri termini, la manipolazione postuma dei detti di Gesù da parte dei teologi di scuola paolina gli farà dire:
“Sottomettetevi all’Impero (Costantiniano) e alla Nuova Chiesa voluta dall’Impero (Romano) … Edizioni Paoline!

“Obi Wan ha ucciso suo padre”. Frase originaria dal film “L’Impero colpisce ancora” della saga di Star Wars.
Diretto da Irv Kershner.
… “Uccidiamo” dunque anche noi, il “Padre nostro” e di Gesù! E con esso:
“Uccidiamo” anche l’Impero! Che impera sulle nostre coscienze.

Ma il nostro despota di origine mediorientale, siccome non vuol farsi mancare nessuna amenità è anche maschilista, schiavista, zoofobo, eccetera, eccetera.
“Quanto allo schiavo e alla schiava, che avrai in proprietà, potrete prenderli dalle nazioni che vi circondano; da queste potrete comprare lo schiavo e la schiava. Potrete anche comprarne tra i figli degli stranieri, stabiliti presso di voi e tra le loro famiglie che sono presso di voi, tra i loro figli nati nel vostro paese; saranno vostra proprietà. Li potrete lasciare in eredità ai vostri figli dopo di voi, come loro proprietà; vi potrete servire sempre di loro come di schiavi; ma quanto ai vostri fratelli, gli Israeliti, ognuno nei riguardi dell’altro, non lo tratterai con asprezza” (Deuteronomio 25,44-46).
La Bibbia, infatti, ci rivela il carattere del nostro dio con esattezza e dettagli senza rimorso.
È forse la biografia più accusatoria che sia mai stata stampata. Al confronto rende Nerone un angelo. Questo “testo sacro” è molto interessante. Contiene nobili poesie, favole argute, storie sanguinose, buoni principi morali, una miniera di oscenità e più di un migliaio di menzogne.
In generale, credo che possiamo dire senza ombra di dubbio che il Dio presentato nell’Antico Testamento (e con riverberi notevoli nel Nuovo Testamento che dunque tanto nuovo non è) è il personaggio più contraddittorio e sgradevole di tutta la letteratura fantastica:
Geloso e fiero di esserlo, è un castigamatti, meschino, iniquo e spietato; sanguinario istigatore della pulizia etnica; un bullo misogino, omofobo, razzista, infanticida, genocida, figlicida, pestilenziale, megalomane, sadomasochista e maligno secondo il suo capriccio.
Probabilmente il peccato originale esiste davvero ed è l’attitudine e l’abilità umana innata di distorcere il concetto di Dio. Attribuire le azioni e i pensieri descritti nella Bibbia a un Dio onnipotente e benevolo come fa il clero sionista, islamico e kristiano è davvero blasfemo.
Insomma, questa concezione di Dio derivata dall’antico dispotismo orientale, e che per l’appunto … orienta tutt’ora le legislazioni di ogni Nazione del Globo:
E’ una concezione indegna di uomini liberi e ragionevoli.
E non ha rispetto di sé stesso chi si disprezza e si definisce miserabile peccatore!

16 Perché Dio permette: stanziali templi di pietra dedicati; culti da intrattenimento; riti ripetitivi e finanche sanguinosi sacrifici a scapito di umani e animali; mercimonio di cariche ecclesiastiche; ed infine la vicaria (pontificante, mediatrice) presenza di motivazionali “professionisti del sacro” come preti e pastori … di gregge, da remunerare in vario modo per il loro predicare …l’amorevole dio biblico (e dunque anche coranico)?

17 Perché dunque … troppe adorate chiese, moschee, sinagoghe dorate e troppi villaggi senza pane?
A quelli che invocano e ringraziano la Divina Provvidenza faccio ironicamente notare che c’è una Divina Imprevidenza altrettanto vigile, quella che regola tutti i nostri errori, gli scontri ferroviari, i naufragi, i terremoti, le stragi degli innocenti, la follia clericale, la peste, le grandi e piccole catastrofi. Il Bene e il Male si equilibrano nel tempo, secondo la legge dei grandi numeri; o forse non esistono.
Esiste un corso delle cose, che non è giudicabile ma ciò che è certo è che La Natura è un catalogo di mostruosità che tendono a conservarsi e a riprodursi.

18 Perché i miracoli di Gesù Cristo sono autentici e quelli di Esculapio, di Apollonio di Tania, di Sai Baba, di Buddha e di Maometto sono falsi?
In tal senso, Tacito riferisce di un miracolo operato addirittura dall’imperatore Vespasiano ad Alessandria: Restituì la vista a una donna cieca. Miracolo avvenuto duemila anni fa, come quelli di cui parla il Vangelo, e riferito da uno storico non meno degno di fede. Perché crederci di meno di quanto si fa con i miracoli del Vangelo?
Gli antichi cronisti latini Tito Livio e Giulio Ossequiente riferiscono poi di vari prodigi, tra cui una statua di Giunone e una di Apollo che versarono lacrime per alcuni giorni … Ciò vi ricorda qualcosa?

19 Perché nelle cristiane riunioni “carismatiche” e nei santuari miracolistici Dio guarisce e “battezza nello Spirito Santo” solo alcuni secondo una lotteria del prodigio?
Non è un ingiustizia nei confronti di tutti gli altri bisognosi di guarigione miracolosa?
E perché nessun arto superiore (braccia e mani) e (piedi e gambe) viene ricreato?

20 Perché Dio, per dirla in altro modo non permette né a Gesù (e ai suoi) né a Lucifero (e a i suoi) di fare super miracoli come il far ricrescere arti inferiori e superiori amputati?
Tra il dover scegliere tra la padella e la brace, non è meglio la breve “passione di Cristo” rispetto alla lunga “passione” di coloro che sono costretti a vivere senza due braccia e due gambe?
Ma soprattutto perché non fa il “grande miracolo” di prevenire ogni tipo di male?
O meglio il grande “birracolo” come direbbero i parodisti Pastafariani.
Ogni miracolato, lo fosse davvero, costituirebbe una tremenda ingiustizia, uno schiaffo in faccia a tutti i disgraziati della Terra che invece non ricevono gli stessi celestiali prodigiosi trattamenti.
I cosiddetti “viaggi della speranza” intrapresi ogni anno da migliaia di persone con disabilità, mutilazioni o malattie più o meno gravi nei vari “luoghi sacri” sparsi per il mondo, ossia veri e propri centri di sfruttamento religioso della sofferenza, con l’illusione di trovarvi una qualche forma di guarigione miracolosa, costituiscono un fenomeno tanto diffuso quanto triste e degradante.
Ciò non toglie, ovviamente, che si possa accogliere con sincera commozione la notizia che qualche devoto, grazie al suo pellegrinaggio e alla sua “buona fede”, o meglio “psicosomatica fede”, abbia ottenuto un miglioramento delle proprie condizioni fisiche o spirituali, ma sarebbe bello se, almeno per una volta, accadesse un vero miracolo, e che, tra le migliaia di fedeli in speranzosa attesa di guarigione, qualcuno si rendesse improvvisamente conto di quanta misera superstizione aleggi in quei luoghi, di quanto sia umiliante elemosinare un po’ di pietà a un essere sovrannaturale che, seppure esistesse in presenza, dimostrerebbe ogni giorno di non possedere alcuna misericordia per le sue creature, e che pertanto, rinfrancato da questa nuova consapevolezza, decidesse di tornarsene a casa gettando via per sempre le stampelle psicologiche della fede.
Tanto più si abbassa il sole della ragione, quanto più si allunga l’ombra della superstizione.

“ …Ma Gesù disse loro: Un profeta non è disprezzato che nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua. E non vi poté operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù andava attorno per i villaggi, insegnando” (Marco 6,1-6).
Facile equazione: Poca suggestionabilità, uguale a bassa probabilità di guarigione!

21 Perché nonostante il fatto che “non cambi mai nulla sotto il Sole” e nonostante il fatto che prima o poi tutti noi finiremo per perdere tutto, la maggior parte dell’umanità si ostina ancora a cercare di propiziarsi i favori di questo fantomatico Soprannaturale chiamato Dio, mediante:
Adulazioni, lodi, suppliche, e ogni genere di gesto scaramantico e rito superstizioso?
Dio è uno scandalo, uno scandalo che rende bene per ogni sorta di “califfato” o aspirante tale: Sionista, induista, cristianista, shintoista, buddista, taoista, confucianista, islamista, arianista, eccetera.

“O Gesù, d’amore acceso, non t’avessi mai offeso! O mio caro e buon Gesù, con la Tua Santa Grazia non ti voglio offendere più”. Questa è una preghiera kattolica da recitare dopo il sacramento della Confessione dei … peccati (sic!). Già … recitare. In quanto, su questo globo che un teatrale spettacolo truculento siamo costretti tutti a recitare la nostra ipocrita quanto tragicomica commedia.

22 Perché secondo la teologia monoteista biblica il mitologico Dio infinitamente misericordioso permette l’inferno eterno dopo una sola vita e non ci da altre occasioni per redimerci: ad esempio mediante la reincarnazione. Piuttosto che correre il rischio di perdersi per sempre nell’Inferno metafisico ultraterreno, vivendo a lungo in questo Inferno terreno, in questa cloaca planetaria:
Non sarebbe meglio “morire da piccoli” o piuttosto non nascere affatto?
Insomma, perché i fanciulli morti devono essere riguardo all’eterno aldilà molto ma molto più fortunati rispetto agli anziani afflitti da una lunga vita terrena e avere anche il rischio dell’eterno inferno?
L’inferno e la punizione eterna sono la cosa più assurda e il pensiero più sgradevole che siano mai entrati nella testa di un uomo mortale.
L’esistenza di una creazione senza Dio, senza scopo, mi sembra meno assurda che la presenza di un Dio perfetto, che crea un uomo imperfetto per fargli correre il rischio di una punizione infernale.

23 Perché, insomma Dio, per dirla in altro modo permette che feti e bambini vanno direttamente in Paradiso mentre chi campa a lungo in questa valle di lacrime rischia l’Inferno eterno?
Nell’Aldilà, Inferno cristiano: Fuoco. Inferno pagano: Fuoco. Inferno maomettano: Fuoco. Inferno indù: Fiamme. A credere alle religioni, Dio è un rosticciere!
Allo stesso modo nell’Aldiquà, in nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore.
E comunque che non ci sia niente di peggiore di questo globo terraqueo, non si deve dimostrare, è palese!
Insomma, io rifiuto di credere alla contraddizione che lo stesso Dio biblico che è la prima causa dei conflitti nel mondo e che predica il razzismo, il sessismo, l’omofobia, il capitalismo, l’ignoranza, e ogni altra abiezione, viene a dirmi che:
Andrò all’inferno se sarò cattivo!
Riguardo invece il concetto di Paradiso, si dica ciò che si vuole, ma già soltanto il fatto che degli esseri viventi per sopravvivere debbano uccidersi e divorarsi tra loro, è più che sufficiente a fare di questo mondo un posto orribile. Pertanto visto come stanno le cose in questo mondo, non sorprende per nulla che l’umano se ne sia creato uno ideale nell’Aldilà. Non sono dunque io ad essere pessimista, è questo mondo che è pessimo. Io sono solo realista!
Al mondo non possiamo nè dare né ricevere nulla di buono.
Al massimo possiamo dare i nostri fertili escrementi per il meno peggio dei Regni: quello vegetale.
Finché c’è vita non c’è speranza!
La speranza è una trappola inventata dai padroni;
La speranza è di quelli che ti dicono:
State buoni, state zitti, pregate, che avrete il vostro riscatto, la vostra ricompensa nell’aldilà; perciò adesso state buoni! … Zitti e buoni, come dicono i Màneskin.
Queste bischerate servono solo ad alimentare l’angoscia … Siamo senza speranza.
La speranza è una trappola, usata dal potente politico e religioso per ingabbiare i poveretti, con promesse di futuro benessere o di paradisiaci aldilà. I padroni del popolo bue saranno sempre quelli che potranno promettergli un paradiso.
La realtà è che siamo noi, solo noi la salvezza di noi stessi!

24 Perché i suggestionabili veggenti durante il fenomeno medianico delle apparizioni mariane sembrano decerebrati? Perché nelle apparizioni l’entità spiritica chiamata “Madonna” condanna solo il comunismo stalinista e mai il capitalismo nazifascista?
E come mai afferma di riuscire a malapena a bloccare l’arcangelo Michele e/o Gesù in procinto di castigarci, ponendosi in tal senso come essere più amorevole del “figlio”?
E perché nonostante la sua “materna intercessione” ogni anno centinaia di persone vengono colpite dai colpi di fulmine “scagliati da Zeus” e a centinaia di migliaia, compresi i devoti mariani muoiono a causa di terremoti, maremoti, valanghe, tempeste, cicloni, pestilenze, eruzioni, inondazioni, uragani, frane, eccetera?
E perché da millenni le autorità religiose teurgiche invece di colpevolizzare Dio, accusano sempre l’umanità per ogni tipo di disastro naturale e per tal motivo impongono ai loro creduloni fedeli ogni sorta di propiziatorio sacrificio riparatore comprese le espiazioni truculenti?
Inoltre perché le moderne accattivanti (seducenti) immagini di Maria Vergine sembrano il copia incolla della hitleriana medium Maria Orsic?
La verità come si dirà anche più avanti e in altro capitolo, è, che esiste un organizzazione lobbista segreta kattolica che si occupa a scopo propagandistico di organizzare tali apparizioni cercando per l’appunto di farle passare come eventi soprannaturali. E comunque consorterie segrete simili esistono anche nell’ambito dei più importanti movimenti pentecostali sia protestanti che carismatici in ambito kattolico, anglikano e bizantino.
Ci illudiamo di ottenere un miracolo a Lourdes, benché in 160 anni la Madonna ne abbia ufficialmente concessi solo sessantacinque, a cento milioni di pellegrini.
Una media, inferiore a uno su un milione, di gran lunga più bassa della percentuale delle remissioni spontanee dei tumori, che è dell’ordine di uno su diecimila.
I malati guariscono miracolosamente, cioè inspiegabilmente, trenta volte di più se stanno a casa che se vanno a Lourdes! … Senza contare che, fra gli ex voto si vedono molte stampelle ma nessuna gamba di legno …
Non si sono mai visti i miracoli per eccellenza, come:
La ricrescita di perduti (staccati) arti inferiori o superiori. Oppure, umani che diventano d’improvviso o progressivamente giovani, belli, immortali, in perfetta salute e dotati di forza sovrumana.
A Medjugorie, i fedeli videro comparire il Buddha. A Varanasi, la Madonna: “Non meravigliatevi”, dissero le Apparizioni “è solo un gemellaggio!”
Scherzi a parte, mi ha sempre fatto impressione come la gente devota non si accorga della crudeltà che traspare soprattutto in certe apparizioni mariane … Quel comandare ai veggenti estenuanti sacrifici penitenziali come il “cilicio”, nonché ore e ore di rosari supplichevoli rivolte in presenza di essa o ai suoi simulacri (statue, quadri, figurine e altri tipi di raffigurazioni).
Ad esempio, nel caso particolare di Fatima, le espiazioni vicarie chieste dalla Madonna, ossia le penitenze da offrire in favore dell’umanità peccatrice, e dunque al fine di placare la collera della Santissima Trinità (o meglio della Cattivissima Trimurti), hanno reso talmente deboli psico somaticamente Giacinta e Francesco Marto che non sono riusciti a superare la pandemia influenzale del 1918-19, passata alla storia col nome di “Spagnola”.
Riguardo poi i presunti prodigi del “Sole danzante e pulsante” come quello avvenuto a Fatima.
Questi, si possono facilmente riprodurre mediante giochi di fasci di luce tramite fari lenticolari (simili a quelli delle lanterne e navi) proiettati su nuvole che devono essere necessariamente temporalesche e dunque grigio scure.
Il resto lo fa poi l’isteria collettiva, innescata ad arte da un adepto della lobby clericale (di cui sopra) mischiato alla folla potenzialmente delirante. Anche questo caso, dunque, fa parte del loro repertorio di truffa a scopo propagandistico su larga scala geografica e temporale.
Inoltre ho sempre trovato altrettanto crudele che una divinità scegliesse di coinvolgere una povera ragazzina per incarnarsi, causandole una gravidanza difficile da spiegare al marito e alla comunità. Senza contare poi le conseguenze indirette di questa presunta quanto assurda nascita verginale. Come ad esempio la strage degli innocenti. Neonati, che ovviamente, sono stati beatificati dai vertici episcopali.
Comunque sia le apparizioni mariane sono il pezzo forte del marketing della holding vatikana.
In effetti, la figura mariana alla luce dei vangeli e dei dogmi che la riguardano: è veramente paradossale!
Infatti, nei primi secoli dopo Cristo, visto il successo dei culti isiaci in ogni angolo dell’Impero Romano, per la Chiesa, durante la sua opera di marketing, si è reso necessario al fine di sostituire Iside, adattargli Maria, affibbiandogli delle caratteristiche simili alla Grande Madre del bacino mediterraneo. Però la misoginia giudaico cristiana aveva sempre messo la donna sullo sfondo, in secondo piano, per cui gioco forza hanno dovuto ripescare questa povera donna che nel Nuovo Testamento fa solo atti di obbedienza e sottomissione per riproporla addirittura come nuova “regina dei cieli” e dunque regina dei loro nuovi dei, dei loro nuovi numi tutelari, ossia i santi patroni (protettori).
Dovremmo essere sgomentati dal dato di fatto che la maggior parte dell’umanità continui a credere nelle apparizioni di entità incorporee per tramite di veggenti e medium.
Eppure queste ad un attenta, obiettiva e scientifica analisi giudiziaria e/o neurologica risultano essere sempre, inevitabilmente causate: da psicosi singole o collettive; oppure da truffe a scopo lucrativo da parte di singoli impostori o combriccole di imbroglioni; oppure da truffe a scopo propagandistico da parte di logge segrete religiose e/o governative.
In tal senso l’esempio più rappresentativo sono le visioni dell’entità mariana, organizzate, da una determinata tipologia di massoneria kattolica. Si tratta di un particolare tipo di coercizione subliminale effettuata su soggetti sprovveduti facilmente suggestionabili (in genere adolescenti ignoranti) da parte di carismatici illusionisti e che all’occorrenza può anche comportare correlati fenomeni psicosomatici (effetti nocebo e/o placebo) quali:
emografie, stimmatizzazioni, essudazioni, ematidrosi, glossolalia, locuzioni, possessioni, guarigioni, eccetera.
Nella fattispecie sono le cosiddette:
“ipnosi cronoscopicamente temporizzate”.
Questa è una antichissima millenaria tecnica di soggezione subcosciente in grado di prestabilire un preciso riferimento temporale in cui il presunto veggente in un prestabilito giorno e orario crederà di avere una visione di un certo tipo di “madonna” all’esterno del proprio corpo quando, in realtà, avrà una forzata “fantastica” immaginazione indotta dall’ipnotizzatore (incantatore) giorni addietro.
Attualmente tale ingegnoso metodo viene abbinato a tecnologie elettromagnetiche (finanche olografiche) e/o sostanze psicogene.
Tra l’altro, in aggiunta, è interessante notare che l’entità spiritica si definisce anche “regina del cielo” cosi come dagli antichi popoli creduloni erano soprannominate le dee: Astarte, Iside, Artemide, Diana, Lilith, eccetera.
Comunque è importante sottolineare che preti e laici che hanno cercato di indagare a fondo riguardo determinate “distraenti visite celesti” di santi, madonne, angeli, alieni, eccetera, con “rapimenti” non solo estatici ma anche corporali sono stati in vario modo silenziati, tra cui:
L’omicidio e la scomparsa. Vedi ad esempio i casi di:
Medjugorje (Bosnia), Garabandal (Spagna), Nome (Alaska).

“Coraggio figlia, la tua fede ti ha salvata Va’ in pace e sii guarita dal tuo male” (Matteo 9,22).
Traduzione scientifica della frase “evangelica” di Gesù:
“Va la tua autosuggestionante fiducia nel mio potere di guarigione ti ha stimolato all’autoguarigione, in quanto nel tuo corpo si è scatenata una neurormonale ed elettromagnetica tempesta benefica da parte del sistema immunitario”.
Un caso particolare di autosuggestione molto in voga in ambito pentecostale (sia carismatico che evangelico) è il cosiddetto “riposo nello spirito” oppure “caduta a terra”, una sorta di svenimento ottenuto per ipnosi senza tocco delle mani oppure mediante il cosiddetto “tocco ipnotico di Charcot”, dal nome dell’ipnotista Jean Martin Charcot (1825-1892). Uno dei tanti smascherati trucchi da prestigiatore praticati durante le adunanze di guarigione e liberazione oppure via etere dai telepredicatori.

Giordano Bruno nell’anno 1600 del Signore, venne bruciato vivo a Roma dagli inquisitori kattolici per aver tra le altre cose affermato che il Cristo era un carismatico stregone!

Questo è dunque il misterioso segreto dei consapevoli e inconsapevoli prodigiosi guaritori prima e dopo Cristo:
Sciamani; streghe; guru; santi; pranoterapeuti; veggenti; curanderi; reikisti; telepredicatori; olisti; pentecostali; taumaturgi; stregoni; maghi; santoni; eccetera.

25 Perché tra i protestanti telepredicatori pentecostali ci sono più scandali sessuali e finanziari rispetto agli immobiliaristi, idolatrici, mercimoniosi kattolici nonché adoratori di Iside ed invocatori di defunti presunti santi?

26 Perché da millenni le sacerdotali ancelle e consigliere dei Potentati ci terrorizzano con lo spauracchio dell’Eterno Inferno ultraterreno?
Forse per rendersi indispensabili nostri custodi salvatori dal Dies Irae (dall’ira di Dio) di modo da poterci vendere il Paradiso Eterno o almeno il Temporaneo Purgatorio a suon di bonifici finanziari, raccolta di oblazioni (questua) e lasciti ereditari?
Forse per impedire ai servi di uccidere i padroni?
In effetti, ad un onesto sguardo obiettivo bisogna ammettere che la nozione più assurda che l’homo sapiens abbia mai escogitato è che il Signore della Creazione, Fattore e Sovrano di tutti gli Universi, voglia l’adorazione zuccherina delle Sue creature, si lasci commuovere dalle loro preghiere, e spedisca all’Inferno se non viene fatto oggetto di tale adulazione.
Eppure questa fantasia assurda, che non è sostenuta da un’ombra di prova, paga tutte le spese dell’industria più vecchia, più grande e più produttiva della storia.

27 Perché Dio permette che le classi dirigenti elitarie dall’alto di ogni stolta, orrenda e iniqua piramide sociale, tartassano e sfruttano in modo variegato i loro conterranei proletari (ovvero generatori di prole al servizio della “razza padrona del pianeta”) con le solite classiche strategie volte a raggiungere il fine della disidentificazione (devitalizzazione, spersonalizzazione) e del condizionamento ipnotico. Ossia:
1. La guerra tra poveri, classi, sessi, razze, religioni, nazioni, città, generazioni (divide et impera).
2. La gattopardiana politica (mutatis mutandis).
3. La deterrenza armata (manu militari). 4. L’indottrinamento scolastico e accademico (schola cantorum).
5. La disinformazione, censura e gogna mediatica (errata corrige).
6. I mezzi di distrazione, stordimento e propaganda di massa (panem et circensis).
7. E … il terror di Dio da scongiurare mediante scaramantici teurgici riti propiziatori da clero e chierici.
Della serie:
Populus vultdecipi, decipiatur (Il popolo vuole essere ingannato? Che sia ingannato!)
Opium ex religione populum (Religione usata come oppio dei popoli).
Deum videntium te (Dio ti guarda per cui non criticare i suoi vicari).
Nel sistema feudale gerarchizzato formato da: oligarchi, vassalli, valvassori, valvassini e servi della gleba.
Tutti tranne gli ultimi, hanno una fetta di potere di cui abusare.
Il Potere è degradante per chi lo subisce, per chi lo esercita e per chi lo amministra!
Il Potere è la lebbra del mondo! Una pietra, un chilo di merda saranno sempre più rispettabile di un uomo, finché il genere umano sarà impestato dal Potere. La sola rivoluzione autentica è l’anarchia! Anarchia che significa:
Nessun potere, di nessun tipo, a nessuno, su nessuno!
Chiunque parla di rivoluzione e, insieme, di Potere, è un baro! E’ un falsario!
E chiunque desidera il Potere, per sé o per chiunque altro, è un reazionario. La vera anarchia non può ammettere violenza. L’idea anarchica è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt’uno.
La vita è dunque un incubo dal quale cercheremmo di uscire se non fossimo congegnati in modo da essere i carcerieri di noi stessi. Coraggio, dunque! … Andiamo oltre le nostre paure e oltre il nostro ego narciso!

28 Perché i potentati politici, culturali, economici, massmediatici e religiosi si ostinano a negare l’eutanasia (il suicidio assistito) a coloro che lo richiedono al fine di porre fine alle sofferenze del corpo e/o dell’anima? Ma soprattutto perché oltre a negare loro tale sacrosanto diritto personale li perseguitano in ogni modo possibile e immaginabile? Forse perché a differenza dei ribelli armati, degli insorti, violenti, questi eretici pacifici richiedenti, volenti o nolenti finiscono per essere più pericolosi degli agitatori sovversivi?
Forse perché con tale semplice, umile, decorosa richiesta mettono a nudo i re della Terra e il Re del Mondo?
Le grandi religioni, comprese quelle abramitiche, sono basate:
Sulla cultura dell’afflizione e del sacrificio oltre che della sottomissione, al fine di meritarsi il Paradiso.
Sull’essere dunque dediti solo ai doveri celesti e non ai piaceri terreni. Per cui è chiaro che siccome si deve soffrire anche per morire, l’eutanasia, la “serena morte” non è gradita dal clero.

29 Perché ho come l’impressione che i “difensori di Dio” siano ipocriti, ossia stanno superstiziosamente dalla Sua parte per impedire i suoi castighi (i fulmini di Zeus e di suo figlio Apollo) su di loro e anche per lucrare dai loro fedeli creduloni senza bisogno di faticare? Posso dire che la teocrazia è l’arte di convertire la superstizione in denaro? Posso dire che Dio è uno scandalo, uno scandalo che rende bene?
Posso dire che in ogni epoca, ipocriti chiamati preti hanno posto corone sulle teste di ladri chiamati re?
Posso dire che in ogni tempo i preti sono d’accordo coi potenti, poiché vivendo del sudore del popolo, come i potenti, fanno causa comune con loro?
Insomma, posso dire in altri termini che un clericale di qualsiasi teocrazia, è uno che si sente chiamato a vivere senza lavorare a spese dei disgraziati che lavorano per vivere?
Perché il mediatore tra noi e Dio di qualsiasi religione rivelata, sostiene di conoscere la giusta direzione per raggiungere il Paradiso, e pretende di estorcerci un pedaggio per quel tratto di strada? In altri termini perché si assume la cura della nostra vita spirituale per migliorare le condizioni della sua vita temporale? Ma soprattutto perché vuol far credere alle moltitudini stupide che egli soffre di privazioni e di disagi?

30 Perché la kattolica dottrina del Purgatorio viene presentata come una comoda gattabuia dove le anime spiritate sono imprigionate finché un parente o qualcun altro non le fa uscire pagando un qualche tipo di cauzione?
E’ da infantili spirituali l’aver bisogno che ci vengano raccontate storielle stupefacenti per rafforzare l’incantesimo di una credenza superstiziosa invece di rafforzarci nell’atea compassione universale, passando dalla bassezza morale dell’inculturazione (della mentalità) veterotestamentaria alla valorosa vetta ateologica
Narrazioni fantastiche che comprendono:
La resurrezione (ricomposizione definitiva di anima e corpo) già su questo pianeta (Matteo 28,5-7); il teletrasporto (l’apparizione, ovvero la rimaterializzazione corporea) all’interno del cenacolo gerosolimitano (Gv 20,19-23); la levitazione (l’ascensione) fino all’empireo cielo (Atti1,9-11); la metamorfosi e l’invisibilità di Emmaus (Lc 24,31).
Gesù da buon ebreo monoteista, non ha mai proposto il culto di se stesso né ha mai avuto pretese divine (l’essere la seconda persona di una trinità trimurti in stile indo babilonica). Men che meno avrebbe mai accettato che sua madre diventasse meritevole di particolari onori solo per motivi di parentela fisica. Cosi come aveva la più totale repulsione per ogni tipo di onore e devozione sia per persone viventi che per loro simulacri (statue o altri immagini). Però ai fini dell’espansionismo sionista camuffato da cristianesimo, Gesù fu mitizzato fino alla divinizzazione, e Maria fu innalzata fino all’iperdulia, e poi fu introdotto il culto dei santi in sostituzione della pluralità delle divinità pagane greco romane. Poiché gli dei pagani imperiali erano sempre protettori di qualche categoria di persone, si pensò bene di attribuire ad ogni santo pagano cristiano una particolare predisposizione nel proteggere persone, luoghi o eventi. Cosi la festa del dio locale divento la “festa del patrono”. Ovviamente anche i templi dedicati agli dei e alle dee pagane furono rinominati (ridedicati) con nomi di santi a volte anche simili ai nomi delle antiche divinità. Cosicché, ad esempio, molti templi di Giove divennero chiese di san Giovenale, un santo dunque mai esistito!
Chiaramente i templi di Iside diventarono chiese dedicate a Maria.
Un esempio per tutti. I romani, per le calende di Febbraio, illuminavano la città per tutta la notte con fiaccole e candele, in onore della dea Februa, madre di Marte, dio della guerra, e imploravano dal figlio la vittoria contro i nemici. La teologia paolina ha mantenuto la festa modificandone il significato, dedicandola alla commemorazione del rito di purificazione di Maria, che, come tutte le donne ebree, dopo aver partorito, si sottopose al prescritto periodo di isolamento, una sorta di quarantena dettata da precauzioni igieniche sia pure codificate sotto forma di pratica religiosa.
Stessa sostituzione fu fatta con la dea Maia patrona del mese di Maggio

31 Perché oltre a dover sopportare sistemi sociali iniqui e le vessazioni, possessioni, ossessioni delle armate del Satana catechizzato dai preti di ogni religione, dobbiamo anche sopportare un corpo debole e schifoso, visto che oltre a malattia, vecchiaia, deformità, invalidità e morte ci sono da sopportare anche urina, escrementi, sudore, muco, cerume, mestruo, scorregge, forfora, cisti, brufoli, ponfi, ferite, piaghe, polvere, fango, eccetera?
A proposito, di flatulenze intestinali, secondo l’astrofisica Margherita Hack:
“L’Universo sarebbe nato da una scorreggia di Dio”.
E la sequenza è anche riportata in un episodio della serie animata I Griffin ideata da Seth MacFarlane

32 Perché ho come l’impressione che molte persone per paura “dell’Ira Divina” in caso di suicidio palese, cercano piuttosto di suicidarsi “occultamente”, lentamente, cercando di raggirare Dio mediante tossicodipendenza da: droghe, pornografia, sesso comprato, sesso estremo, cibi spazzatura, alcool, fumo, tifo violento, sport adrenalinici, eccetera.
33 Perché ogni religione richiede sempre e soprattutto alla plebe, sacrifici corporali finanche il sangue dei martiri?
Basti pensare all’immolazione dei bambini aztechi oppure ai kamikaze shintoisti.

33 bis Perché in ogni religione è presente una colpa originale dell’uomo rispetto all’innocente Dio?
La colpa di Eva è stata quella di voler coraggiosamente conoscere, sperimentare, indagare con le proprie forze le leggi che regolano l’universo, la terra, il proprio corpo, di rifiutare l’insegnamento calato dall’alto, in una parola Eva rappresenta la curiosità della scienza contro la passiva accettazione della fede e per questo motivo lei e il suo complice vengono duramente puniti. Questo simbolico messaggio teologale è un monito per tutti.
La paura è la madre della fede e l’abitudine la sua balia. Dio è il dolore che nasce dalla paura della morte.
Il clero sa molto bene che la forte speranza ultraterrena è uno stimolante vitale molto più grande di qualsiasi particolare felicità terrena cosi come il rischio dell’eterna perdizione è il più forte deterrente contro il sovvertimento dello Statu Quo, dell’Ordine Costituito, del Sistema Padronale.
Il senso di colpa viene inculcato nei servi per indurli a non mettere in discussione le regole fissate dai padroni.
Cosi allo stesso modo alti prelati e chierici ci educano al servilismo.
Il servilismo è la prostituzione delle anime piccole, è il mercato laido e vergognoso delle coscienze che strisciano d’innanzi ai piedi dei potenti, paghi di satollarsi coi bricioli della loro mensa, e di rosicchiare gli ossi che cadono dal banchetto. Il servilismo verso le divinità terrene e celesti, ossia verso ogni carica apicale, è una schiavitù volontaria, è il combustibile della potenza e l’arroganza ne è il lubrificante.
Millenni di dominazioni ci hanno insegnato ad essere ossequiosi verso i potenti di turno.
Alzi la mano chi nella vita non è mai ricorso al granello d’incenso da mettere nel turibolo di un elogio falso, solo per ottenere vantaggio da una persona o anche semplicemente per tenersela buona.
Questo non è più l’apprezzamento doveroso ma è servilismo, cortigianeria, adescamento, inganno.
Purtroppo, però, anche noi talora siamo stati oggetto di questi allettamenti e abbiamo ceduto subito alla lusinga, nonostante una vocina ci facesse notare dentro di noi che quell’esaltazione era falsa.
La servitù, dunque in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
Per ciò che mi riguarda penso che chi non è padrone di sé finisce servo degli altri. Molto meglio il lupo solitario del cane servile ma soprattutto: Chi è più servo di colui che sempre ha bisogno d’essere servito?
Riguardo i poveri, essi sono detti anche proletari, in quanto generatori di prole destinata ad essere oppressa dai detentori dei poteri. Dei vanitosi, vani e quindi inutili e dannosi poteri economici, culturali, tecnologici, politici.
Insomma, a mio avviso da sempre in ogni luogo e tempo in cui ci sia una nazione, il compito di ogni ansiogena teologia teocratica è quello di atterrire la popolazione sia riguardo il destino nell’aldiquà ma soprattutto nell’aldilà allo scopo di tenerci legati a loro religio (…rilegare) e per conseguenza ai feudatari della iniqua piramide sociale. Destino ultraterreno, che ovviamente, senza la mediazione della casta sacerdotale:
Finisce per essere:
O un eterno dissolvimento della propria anima
O un infernale soggiorno senza ritorno o comunque sempre instabile, senza cioè sicurezza di salvare la propria anima. Le gerarchie ecclesiastiche di ogni religione rivelata allo scopo di privarci di una libera coscienza critica hanno dunque il compito: Di impaurirci ma anche di fornirci in modo cinicamente beffardo il rimedio alle paure da loro causate! Ciò attraverso riti propiziatori (pratiche magiche) di “buona fortuna” sia cruenti che incruenti, quali:
1 Transustanziazioni enogastronomiche. In genere di pane oltre che dell’onnipresente “dionisiaco” vino da parte di un “dio”, quello dei prelati, che ci vuol rendere cannibali di se stesso!
2 Uccisioni. In genere: per sgozzamento, per estrazione di miocardio ancora pulsante, per abbrustolimento (rogo) di animali, vegetali e umani sacrificati.
3 Incensamento. In genere di libri sacri ostentati e di simulacri di divinità o di umani deificati prima o dopo la loro morte con relativa necrofila esposizione di cadavere o di parti di esso: Iconolatria, clericolatria, necrolatria, insomma … idolatria enoteista e teocratica.
4 Medianiche veggenze di sensitivi. In genere in “odore di santità” sottoforma di:
Apparizioni, locuzioni, visioni, sogni, possessioni, negromanzia varia.
5 Suppliche (elemosine), fioretti (espiazioni) e adulazioni (adorazioni se rivolte al dio barbuto o venerazioni se rivolte alla “Venere” di turno sia essa sempre vergine o una sempre prostituta):
Spontanee o preformulate; in adunanza pubblica o in forma privata; estemporanee o in preformulata parolaia forma di mantra, di rosari (offerta di rose in forma di parole), di cantilene, in forma di tridui, novene e noviluni, tredicine e quindicine, quarantene (“quaresime” di preghiere), eccetera
… “fiumi di parole” tra noi … o da soli (mantralatria).
6 Venerazione:
Sia di simulacre raffigurazioni di divinità intermedie (inventate dai prelati di ogni enoteista religione superstiziosa allo scopo di intercedere presso il “grande capo”)
che di reliquie, in genere di tipo necrofilo, nei confronti sia di cadaveri mummificati o ossificati che di pezzi di cadavere, e necrolatria varia con relativo lugubre e macabro culto dei morti.
7 Pellegrinaggi presso santuari, siano essi luoghi naturali o edificati dall’uomo. Infatti tali religioni sono accomunate anche dal fatto che i loro “dei” abitano sia dentro templi, tabernacoli e simulacri, che nella natura. Basti pensare:
Alla dea Amaterasu per gli shintoisti; alla dea Kali per gli induisti; alla dea Tara per certi buddisti; ad Iside per gli antichi ellenici; a Maria per i nicenocostantinopolitani; eccetera.

34 Perché da sempre in ogni grande movimento religioso è sempre presente la pratica dei mantra, ossia “fiumi di parole” ripetute e cadenzate? Infatti, vi sono giaculatorie e “rosari” islamici, induisti, mariani, buddisti, eccetera. Forse a causa della loro ipnotica (plagiante) capacità di stordire in modo “soave” le coscienze?

35 Perché ogni volta che assisto ad una solenne cerimonia teurgica e ascolto tali ciarlatani suggestionanti illusionisti con le relative risposte a comando che ricevono dai loro paranoici deliranti fedeli mi viene una… encefalite liturgica?
Ricordatevi che nessuno ci salva. Siamo noi la salvezza di noi stessi.

36 Perché se Dio è buono, il mondo appartiene solo agli stupidi, agli insensibili e agli agitati? E perché il diritto a vivere o meglio a sopravvivere si conquista quasi con gli stessi requisiti con cui si ottiene il ricovero in manicomi, ossia l’incapacità di pensare, l’amoralità e l’ipereccitazione?

37 Perché i capi delle grandi religioni sembrano gli Amministratori Delegati (CEO) di una multinazionale azienda commerciale?

38 Perché attuano le stesse abili mosse di marketing per fidelizzare i propri consumatori ed attrarne di nuovi?
Io mio: Redimimi! Redimimi dalla beata ignoranza. Dalla Santa Alleanza per l’ignoranza!

39 Perché tu credi in un libro in cui ci sono animali parlanti, maghi, streghe, demoni, bastoni che si trasformano in serpenti, cibo che cade dal cielo, tizi che camminano sull’acqua e ogni tipo di storie magiche, assurde e primitive, e mi vieni a dire che noi atei siamo quelli che abbiamo bisogno di aiuto? E perché tu credi in questo essere esecrabile, nato dalla paura degli uni, dalla furbizia degli altri, e dall’ignoranza di tutti.
L’ateo o comunque lo scettico può citare cento riferimenti per mostrare che il monoteismo, islamico, sionista e cristiano è dunque il Dio biblico è un sanguinario tiranno ma loro, i vicari di Dio, pur “arrampicandosi sugli specchi”, scoveranno sempre due o tre versi al fine di scagionare Dio, al fine di cercare di dimostrare che Egli è amore, e loro dichiareranno categoricamente:
Che l’ateo prende le cose sacre al di fuori del contesto!
Che bisogna applicare la metafora lì dove invece il linguaggio è chiaramente diretto e bisogna prendere “alla lettera” lì dove il concetto è palesemente allegorico, parabolico se non addirittura iperbolico!

40 Perché i i preti cristiani dicono che il prediletto Figlio di Dio, abbia sacrificato la propria vita per la salvezza dell’umanità? A me risulta, invece, che parecchie vite umane siano state sacrificate per la salvezza dell’onore di questo Unigenito.
40 bis Perché Dio Padre non prova a vivere un intera vita da comune mortale?
Paura di farsi male, molto male? Paura del deicidio? Dio è pazzo ma non è scemo!
E noi siamo sia pazzi che scemi quando crediamo alla storiella che Dio è infinitamente buono, infatti, se Dio non volesse che nel mondo avessero luogo le peggiori e le più indegne azioni, senza alcun dubbio egli, con un solo cenno, caccerebbe e bandirebbe dai confini del mondo tutte le azioni ignominiose:
Chi di noi può opporre resistenza alla volontà divina?
Come si può pensare che i delitti vengano commessi contro la volontà di Dio, se egli dà agli scellerati, nel momento di commettere un delitto, la forza a ciò necessaria?
Ma se l’uomo si perde contro la volontà di Dio, allora Dio è più debole dell’uomo, il quale gli si oppone e ne ha la forza. Se ne deduce che Dio vuole il mondo qual è:
Se ne volesse uno migliore, lo potrebbe avere.
In altri termini, se Dio vuole i peccati, allora è lui che li commette;
Se non li vuole, essi vengono tuttavia commessi.
Quindi o egli è crudele oppure è imprevidente oppure è impotente perché o non sa ciò che vuole o trascura di compiere quello che vuole oppure pur essendo capace di creare il mondo gli risulta impossibile farlo funzionare secondo un ferreo ordine morale universale. Ma allora perché ha creato questo aberrazione?
O almeno visto che gli è venuto male sia da un punto di vista morale che materiale, perché non lo disintegra?
In tutti e tre i casi, è comunque un cinico psicotico, uno che ha un immensa potenza al pari di un altrettanta immensa irragionevolezza e immoralità.
Per aver affermato tale concetto, all’ateo Giulio Cesare Vanini, gli è stata strappata la lingua ed è stato bruciato vivo dall’inquisizione kattolica nel 1619 a Tolosa.
Chi uccide un uomo è un assassino. Chi li uccide tutti è Dio. Dio ci fa e poi ci accoppa!
Quale Creatore buono avrebbe mai potuto decretare che il mondo fosse un’arena in cui, simili a gladiatori, specie e individui lottano con ogni sorta di astuzia e violenza per la sopravvivenza?
Se assiste a queste cose come un imperatore romano dall’alto del suo palco, io non gli rendo omaggio né lo bestemmio ma né ho solo penosa pietà. Insomma, tutto quello che c’è di atroce, di nauseante, di fetido, di volgare si riassume in una sola parola: Dio
In altri termini la divinità o vuol togliere i mali e non può, oppure può e non vuole o anche non vuole né può o infine vuole e può. Se vuole e non può, è impotente; se può e non vuole, è invidiosa; se non vuole e non può, è invidiosa e impotente; se vuole e può, donde viene l’esistenza dei mali e perché non li toglie?
Insomma, se c’è un essere che prima di noi e più di noi ha meritato l’inferno, è Dio!
E in effetti, volendo o comunque permettendo ogni sorta di male, Dio vive nell’inferno di se stesso!
Per cui tutto quello che c’è di atroce, di nauseante, di fetido, di volgare si riassume in una sola parola: Dio
Metteteci dunque non l’umanità ma Dio sul banco degli imputati, metteteci Dio!

“Non ce nulla di più ingannevole di una religione falsa che è spesso celata sotto un abito attraente”
Spurio Postumo Albino, politico.

“Pensateci, la religione attualmente convince la gente che c’è un uomo invisibile. Che vive nel cielo e guarda quello che fai in ogni minuto di ogni giorno. E l’uomo invisibile ha una lista speciale di 10 cose che non vuole che tu faccia. Se farai anche solo una di queste cose ha pronto un posto speciale per te, pieni di fuoco e fiamme e fumo e tortura e angosce dove vivrai per sempre e soffrirai e brucerai e griderai fino alla fine dei tempi. Ma lui ti ama … La vita è sacra? E chi l’ha detto? Dio?
Ehi, se leggi la storia, ti rendi conto che Dio è una delle principali cause di morte.
È successo per migliaia di anni! Hindu, musulmani, ebrei, cristiani; tutti a uccidersi l’un l’altro perché Dio ha detto loro che era una bella pensata. La spada di dio, il sangue dell’agnello, la vendetta è mia; milioni di figli di puttana morti. Milioni di figli di puttana tutti morti perché hanno dato la risposta sbagliata alla domanda di Dio: Credi in Dio? No. Bam! Stecchito. Credi in Dio? Sì. Credi nel mio Dio?
No. Bam! Stecchito …
… Il mio Dio ha un cazzo più grande del tuo Dio!
Gli uomini sono terrorizzati dal fatto che i loro cazzi siano inadeguati quindi devono entrare in competizione per sentirsi meglio con se stessi e visto che la guerra è la competizione definitiva, fondamentalmente gli uomini si uccidono l’un l’altro per incrementare la propria autostima.
Non c’è bisogno di essere uno storico o un politologo per cogliere il funzionamento della politica estera del cazzo più lungo. Suona più o meno così:
Cosa?! Ce l’hanno più lungo?! Bombardiamoli!
E ovviamente bombe, razzi e pallottole sono tutti a forma di pene.
È un bisogno inconscio di lanciare il pene negli affari altrui.
Si chiama: Fottere la gente!”
George Carlin

Biglino docet

“Nell’Antico Testamento non ce monoteismo ma monolatria, non si parla di un Essere Assoluto ma di altri individui deificati ed in particolare di uno di loro che poi è stato trasformato prima dai leviti ebrei e poi dai ‘leviti’ nicenocostantinopolitani in un essere onnipotente e metafisico, ovvero tutto ciò che non ce nel libro sacro degli ebrei …
Il clero cristiano ha rapinato il popolo d’Israele del loro libro sacro e se lo sono trasformato a loro uso e consumo dandogli al protagonista Javhè le sembianze di un dio platonico e attribuendogli anche un figlio unico che per l’ebraismo è una bestemmia …
…Se ci dicono che Dio ha mandato sulla Terra la sua terza parte detta Spirito Santo, per mettere incinta una ragazza, che rimarrà vergine prima e dopo il parto da cui nascerà l’Unigenito Figlio che viene massacrato e ucciso dal suo popolo ma che verrà resuscitato dal Padre per dare la salvezza solo a coloro che credono nel Figlio, allora per le ecclesiali gerarchie clericali, siamo intelligenti, sensati e devoti. Se invece uno dice che probabilmente l’Universo è popolato da altri individui, allora sei un coglione. Questa è la realtà dei fatti …
… L’ordine di non adorare immagini da parte di Javhè non è mai stato revocato. Tutte le chiese cristiane sono bestemmie contro questo ordine. Si tratta di idolatria proibita che viene abilmente sfruttata economicamente da chierici e clericali per trarne lauti guadagni …
…I Salmi non sono quelle cristianizzate preghierine dolci che ci vengono presentate nelle Chiese ma sono ebraici canti di guerra in cui si inneggia al proprio ‘dio guerriero’, al proprio ‘comandante in campo’, al proprio ‘Signore degli eserciti’ di Israele. In essi si esalta l’amore del dio di Israele per il suo popolo, perché egli uccide i loro nemici, gli toglie la terra e la dà ad Israele’ …
… Essendo scritta in un linguaggio polisemico è stata possibile falsificarla, cioè rimaneggiare, correggere, aggiungere, trasformando innanzitutto Javhè in ciò che non è. Loro insomma fanno finta che la Bibbia parli di un dio onnipotente, trascendente e universalista, quando in realtà nell’Antico Testamento il concetto base è:
‘L’ama il prossimo … della tua stirpe. Gli altri: ‘Sterminali tutti o sottomettili’ …
… Javhè è il più grande antisemita della storia, per cui va processato per contumacia per crimini di guerra come i suoi generali in campo ad iniziare da Mosè. In effetti, vanno processati per apologia di reato tutti i suoi sostenitori che si sono succeduti nel corso dei secoli …
…Nel deserto Javhè ha dovuto allevare una nuova generazione di combattenti che poi saranno messi sotto la guida di Giosuè in quanto gli israeliti usciti dall’Egitto sotto la guida di Mosè non lo erano.
I numerosi comandamenti che Javhè da al suo popolo (bue e pecorino, in quanto ammaliato e intimorito dalla sua tecnologia per loro sconosciuta, ndr), non sono regole etiche rivolte a tutta l’umanità ma norme civili e penali di convivenza per rendere vivibile il campo di addestramento paramilitare dei suoi esodati.
Quindi il:
Non ammazzare il tuo vicino (prossimo) vale solo per il proprio clan tribale, gli altri … sterminateli tutti!
Antico e Nuovo Testamento sono libri senza Dio …
O meglio sono un raccolta di libri che non ha per protagonista un ente metafisico, che non parla di monoteismo universale ma di politeismo e monolatria …
Fra tante divinità che loro riconoscevano come esistenti gli ebrei preferivano affidarsi solo a Javhé, cosi come poi i primi cristiani tra tanti dei si affidavano solo a Gesù, e allo stesso modo poi i musulmani solo ad Allah …
…Gesù Cristo, secondo l’insegnamento della Chiesa, è il Figlio del Dio Yahweh dell’Antico Testamento, mandato dal Padre sulla Terra per liberare l’umanità dalla macchia del ‘peccato originale’:
Ma se YHWH non è Dio e il ‘peccato originale’ non esiste, come si spiega la figura di Cristo?
Per quale scopo è stato ‘mandato’ e da chi?
Che lui potesse essere solo uno dei tanti avatar mandati da Dio, emerge anche dalla lettura dei testi del II secolo (Celso, Giustino Martire) nei quali appare chiaramente come, in molti gruppi dei primi cristiani, quella figura fosse vista semplicemente come una delle tante comparse nei secoli, sia in termini giudaici che in relazione a personaggi della storia greca (Dioniso, Ermete, Eracle, Asclepio, Horus, eccetera), che Giustino Martire cita espressamente nella sua apologia del cristianesimo …
…Secondo Giustino martire un Padre della Chiesa: Gesù è una delle tante divinità comparse nei secoli e inviate da Dio per la salvezza dell’umanità …
…La figura di Gesù, così come la Chiesa ce lo presenta, è stata inventata a iniziare da Paolo di Tarso che aveva l’obiettivo di rendere quel predicatore giudeo messianista accettabile all’interno della società greco-romana del tempo. Non dimentichiamo che i Vangeli sono stati scritti dopo le lettere di Paolo e quindi ne sono stati fortemente influenzati: Paolo ha inventato e gli altri autori (che non sappiamo chi fossero) hanno ripreso e rielaborato le sue idee …
…Chiunque si occupa del tema biblico e di altri testi antichi che parlano di varie divinità, sa benissimo quanto l’allegoria, la metafora, vengano utilizzate per interpretare la Bibbia al fine di farle dire cose che non dice.
Se leggiamo la Bibbia (considerato come Antico Testamento dal clero nicenocostantinopolitano, ndr) letteralmente, scopriamo cose che l’allegoria, la metafora da secoli ci tengono nascoste ovvero che da millenni ce un’elite di origine prediluviana che domina il Pianeta grazie alla sua avanzata scienza e tecnologia salvata dal Diluvio ma che fin dal passato remoto è spaccata al suo interno in gruppi contrapposti spesso in guerra tra loro …
Gli ordini che Javhè dava al suo popolo (la discendenza di Giacobbe a lui assegnata per sorte dalla lotteria originaria supervisionata dall’individuo di nome Elyon di cui si parla ad esempio in Deuteronomio 32,8, ndr) attraverso Mosè (nella fattispecie il suo pontefice, ove per pontefice si intende ponte tra un dio e l’umanità, ndr) non avevano un valore morale (di morale universale, ndr) ma sociale (di morale faziosamente tribale, ndr).
In quanto si stava costruendo e moltiplicando un’armata in grado di conquistare territori e abitanti di proprietà dei suoi parenti, quali Kamosh (es. Giudici 11,24), Milcom (es. 1Re 11,33), Astarte (1 Samuele 31,10), Baal (es. Giudici 10,6), eccetera …
…Vogliamo provare a far finta che tutti i popoli antichi hanno raccontato la stessa storia riguardo ai rapporti che intrattenevano con i loro dei? Anche Heinrich Schliemann lo ha fatto, nella fattispecie con l’Iliade di Omero, ed è grazie a lui se oggi possiamo ammirare gli scavi di Troia e Micene …
Nell’Antico Testamento non si parla di un dio onnipotente e trascendente, né si parla di eternità (ma di lungo periodo, ndr) e di creazione dal nulla (ma di aggiunta genetica al preesistente, ndr), non vi sono, infatti, i termini corrispondenti ma è semplicemente un libro politeisticamente monolatrico che racconta la storia della relazione tra Giacobbe e i discendenti di Giacobbe con il loro dio, e che a differenza di altri libri più evidenti scritti da altri popoli come quelli dei nativi americani, è giunto fino a noi in quanto gli è stato possibile cambiargli i connotati …
…Analizzando le decisioni prese da Javhè, alla luce dei principi giuridici elaborati appositamente e poi applicati al Processo di Norimberga che tra l’altro prevedevano la retroattività:
E’ possibile metterlo in stato di accusa (processarlo per contumacia) per crimini contro l’umanità. Quali:
Genocidio, sterminio, infanticidio, femminicidio, odio razziale e leggi promulgate su base razziale, eccetera. Insomma, per tutti gli stessi motivi per cui è stato imbastito il processo di Norimberga.
Non ce nessuna differenza. Nessuna!
In quanto è il primo grande documentato e accertato antisemita della storia.
Egli, infatti, usava gli israeliti (i discendenti del patriarca Giacobbe) per sterminare popoli altrettanto di origine semita (dal Sem di Noè), tutti dunque parenti diretti (parenti primi) della famiglia di Israele (Giacobbe), ovvero:
Gli amalechiti, gli ammoniti, i moabiti, gli edomiti, i medianiti, eccetera. Tutti discendenti di Eber, di Abramo, quindi tutti ebrei come loro! …
… La suddivisione della Terra in zone d’influenza narrata in Deuteronomio 32,8 è confermata dal parallelismo tra Bibbia e Platone (nei “Dialoghi di Timeo e Crizia”). Elyon, il capo supremo dell’assemblea delle “divinità celesti” (ovvero gli aristocratici scampati al Diluvio di 12mila anni fa, ndr), assegna a sorte i territori ad ogni ‘divinità’.
Il fato non è benevolo nei confronti del nostro Javhè, in quanto dalla sorte gli viene assegnato un territorio di scarsissima importanza da un punto di vista demografico e geografico, per cui di conseguenza finisce per diventare uno degli elohim meno importanti, ma egli è molto ambizioso …
…Platone nel Crizia, uno dei suoi ultimi dialoghi, afferma testuale: ‘In passato dunque le divinità si divisero la Terra in territori ben differenti che furono poi assegnati a sorte, senza quindi litigare. E, nell’ambito dei loro confini allevavano i propri beni e le loro creature cosi come fanno i pastori col proprio gregge senza usare alcuna violenza fisica. E non come fanno i guardiani di mandrie che portano a pascolare gli animali frustandoli bensì come solitamente si fa con un animale mansueto, cioè guidandolo da dietro quasi fosse un timone, dimostrando di riuscire a convincerlo e a conquistare la sua anima secondo un progetto ben definito. Così facendo guidavano e governavano su tutto il genere umano. Gli dei dunque comandavano e gestivano i vari territori ricevuti in sorte’. Platone ci parla appunto di una specie addomesticata.
Per le padronali divinità noi siamo solo macchine biologiche al loro servizio …
…Da sempre ci stanno direzionando come un branco verso la loro volontà …
…In Giudici 11, si evince che ci sono tanti elohim che si sono spartiti i territori planetari (ma poi successivamente ci ripensano e iniziano a combattersi tra loro per allargare i propri confini e ovviamente non duellano sanguinosamente tra loro in prima persona ma per interposta persona coinvolgendo i loro rispettivi popoli, ndr) …
Elohim che si considerano come noi, esseri mortali, ed è lo stesso Salmo 82 a dircelo …
…Altri parenti di Javhè sparsi nel mondo erano ad esempio:
Kukulcan, un dio dei Maya; Viracocha, un dio degli Inca; Quetzalcoatl, un dio degli Aztechi; Atena, (figlia di Zeus), una dea degli Ellenici; Thor (figlio di Odino), un dio dei germanici; Silawe Nazarote dea della luna degli Indonesiani; Enlil (figlio di An e di Antu), una divinità dei sumeri, Horus (figlio di Iside e Osiride); Nuwa, dea dei cinesi; Amaterasu dea dei Giapponesi; eccetera …
…Chi legge l’Antico Testamento con la mente disincantata, con onestà intellettuale e vi si avvicina con l’atteggiamento sereno che avrebbe verso qualsiasi libro scritto dall’umanità, non ha alcuna difficoltà a cogliere l’evidenza dei fatti e cioè che la Bibbia geovitica o meglio le parti della Bibbia di tradizione mosaica e levitica sono il compendio, cioè la raccolta riassuntiva:
Di racconti semi mitologici, di usi e costumi, di diritti e doveri ispirati dalle (risalenti alle) precedenti ancestrali civiltà sumero accadiche, siro fenice ed egiziana. Ma che la dottrina tradizionale successiva giudeo cristiana è riuscita a convincerci che gli originali (i testi sumerici, eccetera) sono semi miti e semi leggende, mentre le copie (soprattutto la Genesi biblica) è verità ispirata da Dio!
E grazie sia alle aggiunte dei leviti mosaici che all’opera di alterazione e diffusione iniziata dagli imperatori romani nicenocostantinopolizzati:
Da 1800 anni a questa parte nella maggior parte del globo terraqueo è la fonte di ispirazione dei peggiori comportamenti umani e nel contempo delle leggi più ingiuste per punire tali comportamenti che essa stessa per l’appunto ha provveduto a ispirare! Insomma quando il rimedio è peggiore del male. E quali sono questi mali?
Dal maschilismo allo schiavismo, dall’omofobia al colonialismo, dal razzismo al militarismo, dal localismo al corporativismo, dal proibizionismo al puritanesimo, dal clericalismo al familismo, eccetera …
…Dagli usi, costumi, miti e regolamenti riportati nella Bibbia di ispirazione mosaica si evince una mostruosa interpretazione della figura Divina, infatti, il dio presentato nell’Antico Testamento e in parte nel Nuovo Testamento dai teologi della tradizione giudaico cristiana è:
1 Geloso e fazioso solo del suo popolo eletto ma l’ha tradizione clericale giudea, nicenocostantinopolitana (romana, bizantina, protestante) e islamica l’ha comunque fatto diventare un dio sopranaturale e universalista. 2 Invidioso degli dei (suoi parenti) adorati dagli altri popoli e soprattutto quando ad adorarli è lo stesso Israele. 3 Spietato e sanguinario istigatore della pulizia etnica soprattutto nell’ambito della stessa discendenza abramitica.
4 Un individuo che cammina, mangia, beve, si sporca, si lava, deve riposare, uccide in prima persona, da ordine ai suoi di sterminare anche i parenti più stretti, impone il massacro di madri con i loro figli, detta leggi inique ed ammazza chi non le rispetta, chiede sacrifici umani, ordina ecatombe di animali, annusa fumo per calmarsi, beve liquidi ubriacanti, insegna come si evita di riempire un accampamento di escrementi che lui non vuole calpestare, spartisce il bottino di guerra con i suoi sudditi (in vergini e animali elencati nei precisi e ragionieristici verbali di spartizione).
E per tal motivo con un dio presentato in tal modo bisogna avere un rapporto basato sulla paura, in quanto Egli avendo uno smisurato ego narciso pretende una sottomissione completa. Ti premia se rispetti le Sue regole fino nei minimi dettagli.
Se le infrangi invece per ‘lesa maestà’ del Suo ego, ti punisce duramente sia in terra, con malattie, lunghe tribolazioni, esecuzioni sommarie e catastrofi naturali, sia nell’aldilà, con il fuoco (sia letterale che delle passioni non consumate) nell’infernale soggiorno dei morti.
Per cui si può tranquillamente affermare che letta correttamente, la Bibbia fonte di ispirazione per giudei, cristiani e islamici costituisce per l’ateismo la forza ispiratrice più potente mai concepita!
E ciò non solo, in quanto trabocca:
Di assurdità scientifiche, contraddizioni logiche, falsità storiche, sciocchezze umane, perversioni etiche e bruttezze letterarie. Ma soprattutto perché ad un’attenta riflessione si evince, infatti, che soprattutto nell’Antico Testamento: Non c’è Dio, nel senso di figura trascendentale onnipotente, onnisciente, onnipresente e immortale.
Ma solo l’obbedienza timorosa di un popolo dalla forte connotazione etnica rivolta a un dio di nome Yahweh che appartiene al gruppo di divinità di un pantheon con caratteristiche simili a quelle della teologia politeista presente più di 2500 anni fa in ogni nazione di ogni parte del globo.
Con la differenza che questi erano chiamati elohim, invece di: Deva (induisti), theoi (greci), deorum (latini), eccetera. E si consideravano dei mortali come noi secondo quanto scritto nel Salmo 82.
Anzi in origine i teologi mosaici e levitici ci presentano Yahweh come uno dei meno importanti all’interno del gruppo degli elohim in quanto da ciò che si deduce in Deuteronomio 32,8 e a seguire (e in parte confermato anche da Platone) ebbe dal capo degli dei dominatori della Terra, un’assegnazione di scarsa rilevanza, tanto insignificante dal punto di vista demografico e territoriale che egli cercò di ampliare la sua sfera di influenza con la conquista militare, mettendosi quindi contro i suoi colleghi, padroni dei territori confinanti col suo.
Cosa che, per altro, gli riuscì solo in minima parte e con tanto sterminato scorrimento di sangue da molteplici massacri e tanta esaltata ferocia e violenza di ogni genere (compresi gli infanticidi).
In quanto si sa quando i potenti si fanno la guerra, sono i loro sottomessi a lasciarci la vita corporale ma soprattutto mentale…
…La Bibbia è un libro di cronache mitizzate, del rapporto tra il popolo di Israele e la sua idolatrata “divinità”, una sorta di antologia (raccolta dei migliori testi) celebrativa di Javhè e dei suoi servi (esecutori) più validi e obbedienti. Una raccolta di testi che nel corso dei secoli per giustificare agli occhi dei fedeli, le deluse aspettative nazionaliste, soprattutto durante la “cattività babilonese”, è stato elaborato “a tavolino” dai teologi leviti, prendendo molti spunti proprio dalla (cuneiforme) letteratura dei loro oppressori babilonesi.
Ovvero è stato spiritualizzato (metafisicizzato) e internazionalizzato (universalizzato), inventandosi Geova come dio assoluto e metafisico (monoteismo sionista) anche e soprattutto al fine di diffondere sotto mentite spoglie il messianismo geovista e dunque sionista.
Difatti quindi l’A. T. in origine, da identificare soprattutto col Pentateuco, prima cioè di manipolazioni postume di tipo spiritisticamente (supertiziosamente) monoteista e prima dell’aggiunta di altri libri eterogenei, non racconta la storia dell’intera umanità terrestre e del dio di tale pianeta ma è il racconto di come si è giunti alla nascita di un’identità etnica che viene chiamata col nome di Israele, grazie soprattutto ai 4 padri della patria:
Geova, Mosè, Giosuè e Levi.
Ritornando al salmo 82. Questa parte di “sacra scrittura” è risultata essere molto problematica, ovvero molto difficile da alterare per la teologia monoteista e trascendentale sia giudea che nicenocostantinopolitana.
In quanto si parla di un’assemblea degli elohim, e di un presidente dell’assemblea che è molto arrabbiato con i suoi colleghi perché non governano come dovrebbero.
Alla fine dell’assemblea questo presidente dice a questi partecipanti al convegno:
Si è vero, voi siete degli elohim figli di Elyon, ma ricordatevi che dovrete morire come tutti gli adam.
E questo è assolutamente problematico per l’esegesi teologica in quanto non si riesce a nascondere ad un’attenta analisi critica che più di 2500 anni fa gli israeliti pur seguendo un solo dio credevano nel politeismo anzi per la precisione nell’enoteismo, ovvero in un pantheon il cui capo però non era Geova ma un certo Elyon.
E per di più questi dei (maschi come Kamosh e femmine come Astarte) pur avendo una vita lunghissima dovranno morire come noi! Anche se la loro stirpe continuerà grazie ai loro figli, molti dei quali non di sangue blu ma misto perché nati dall’unione con i loro sottoposti …
… E’ interessante inoltre notare che se applicassimo ai poemi omerici della Grecia classica (Iliade ed Odissea), gli stessi criteri interpretativi utilizzati dalle dottrine religiose tradizionali per elaborare a tavolino la figura del dio biblico, si svilupperebbe, un sistema teologico che si potrebbe tranquillamente chiamare: Monoteismo omerico! …
Qualcuno è in grado di spiegarmi la differenza tra la statuetta di padre Pio sul comodino e la statuetta dei Lari e Penati che gli antichi romani tenevano sui comodini?
Nessuna differenza, entrambi sono divinità intermedie a cui chiedere di intercedere presso il “grande capo”.
Il cristianesimo è un idolatria pagana che ha sostituito quella precedente …
…Le religioni ci tengono sotto controllo perché sono stati talmente intelligenti quelli che le hanno elaborate da capire che era necessario dare all’uomo la risposta alla madre di tutte le angosce: la paura della morte. Infatti, noi vogliamo sentirci dire che la nostra anima non si annullerà.
La risposta la danno in modo molto astuta perché ci dicono di avere fede, il che significa credere in un qualcosa che non si può conoscere. In effetti la fede è molto consolatoria, in quanto, con essa ci si spiega un sacco di cose e soprattutto si dà una risposta al dolore e al male che ce nel mondo mediante la colpa e il successivo riscatto personale e collettivo in un Aldilà. L’astuzia dunque sta nel fatto che se tutto questo non è vero, mai nessuno se ne accorgerà in quanto una volta che sei morto non potrai dire:
Ah! Porca miseria, per 70 anni ho creduto in un qualcosa che adesso non ce. In realtà noi siamo degli animaletti facenti parte della catena alimentare che è di una mostruosità incredibile, perché, miliardi di esseri per vivere devono produrre atroci sofferenze e morte a miliardi di altri individui.
Si vede che a Dio gli piace vedere il leone che rincorre e poi divora la gazzella impaurita. Se noi prendiamo un nostro cucciolo lattante e lo mettiamo per terra, le formiche lo mangiano vivo, non è che siccome si tratta di un uomo viene rispettato. Cosi come può arrivare magari un rapace che se lo porta vivo nel nido per poi divorarselo con calma …
…Buona parte del Genesi non è altro che una trasposizione effettuata dagli agiologi mosaici di episodi narrati in alcuni poemi mitologici sumeri ripresi dalle successive civiltà mesopotamiche …
…Tra Iside/Astarte/Semiramide e la Madonna kattolica ci sono connessioni che ritroviamo anche nell’arte. Già l’arte paleocristiana si era ispirata alla raffigurazione classica di Iside per rappresentare la figura di Maria. Entrambe tengono in braccio un bambino: Horus nel caso di Iside. Quando il cristianesimo fu assorbito dall’Impero Romano, sotto Costantino I e Teodosio I, vari templi consacrati a Iside furono riadattati e consacrati come basiliche dedicate alla Madonna; i dipinti e le opere raffiguranti la dea egiziana agevolarono di certo l’accomunarsi delle due figure. Controparti della Madonna con il suo bambino le troviamo ovunque.
In Grecia era Cerere la Grande Madre con il bimbo al seno. In Cina è chiamata madre Xinwangmun ed è dipinta con il bambino in braccio. In India, Indrani (o Devaki) con Krishna bambino.
In Ezechiele 8,14 si narra che le donne ebree apostate celebrano la morte di Tammuz figlio di Astarte”.
Mauro Biglino, esegeta e traduttore biblico, esperto di storia delle religioni, autore di best seller.
Grazie, caro dottore, divulgatore e maestro, per aver condiviso con noi queste tue preziose ricerche.
Grazie infinite per le tue lezioni sempre interessanti e illuminanti! La tua grandezza sta nell’onestà di citare fonti su fonti. Da te ho imparato anche che non essendo anestetizzati dall’allucinazione collettiva senti il dolore ma è il prezzo da pagare per essere svegli, presenti a se stesso e dunque libero da ogni condizionamento.
Il figlio prediletto di un popolo eletto … quello giudaico!

Non ce Cristo che tenga! Gesù o meglio Joshua bar Joseph era uno dei tanti itineranti predicatori apocalittici del suo tempo che annunciava l’evangelo, la buona notizia dell’arrivo imminente del Regno, ossia il ristabilirsi di una permanente e potente nazione di Israele non mediante rivolta armata ma per sconvolgente evento soprannaturale causato da Javhè:
il padre suo, degli ebrei e dei giudaizzati (non dunque il padre di noi tutti).
Però a differenza di altri profeti ebrei messianici missionari a causa del suo psicopatico mitomane fondamentalismo sionista riusciva ad attrarre molte folle di ignoranti e bisognosi di conforto psichico e somatico.
Moltitudini che erano suggestionate dal suo carisma al punto tale che si verificavano molte psicosomatiche guarigioni e presunte liberazioni da demoni.
Però anche questo nativo della Galilea (che si credeva figlio prediletto del suo dio mediorientale) come altri ebrei messianici sobillatori di popolo (di un etnia che si credeva eletta a governare il mondo dal suo dio mediorientale) fu condannato a morte dal governo imperiale romano e dai collaborazionisti capi giudaici.
Dopo la morte del fondatore, la setta cristiana non si dissolse grazie all’innesto di un nuovo carismatico capo, ossia Paolo di Tarso che in modo astuto avviò una revisione della figura di questo Cristo in base all’indice gradimento dei pagani visto che il personaggio nazarethano, post mortem, riscuoteva poco successo tra i suoi connazionali. Successivamente sempre per proprio tornaconto economico i cosiddetti Padri della Chiesa con l’ausilio di compiacenti imperatori romani altrettanto cinici e bari proseguirono l’opera di travisamento (falsificazione, manipolazione) e dunque di latinizzazione ellenista fino a farlo diventare apollineo figlio unigenito del Giove giudaico e con relativa isiaca dea madre nonché stuolo di santi e angeli di prima e seconda classe. Il cristianesimo comunque ai giorni nostri nonostante l’epopea illuministica si e mantenuto gerarchicamente: enoteista e dunque politeista (1Corinzi 8,5-6; 1Colossesi 1,16; ecc.); schiavista e servilista (Efesini 6,5-7;1Corinzi 7,21-22; ecc.); inquisitorio e intollerante (Matteo 25,31-46; Marco 9,47-48; ecc.); patriarcale o maschilista che dir si voglia (Efesini 5,24; 1Corinzi 11,7; ecc.).
Tra l’altro siccome la Parusia (il ritorno glorioso di Gesù) era attesa già dalla prima generazione di cristiani (Apocalisse 22,7-20), si può tranquillamente dire che tutti i suoi innumerevoli discepoli da 2000 anni a questa parte sono: figli di … una promessa non mantenuta!
Certamente vi è da dire che attualmente in linea di massima, il cristianesimo e il sionismo a differenza del fondamentalismo maomettano non professano più l’odio, la soppressione e l’oppressione dei nemici infedeli ma per i fanatici religiosi, Bibbia e Corano (che dalla Torah ha tratto spunto cosi come quello Neotestamentario), rimangono due facce della stessa medaglia, ossia dello stesso Dio, … dello stesso padronale, intollerante e sanguinario Dio!

“Getterò il terrore nei cuori dei miscredenti: colpiteli tra capo e collo (decapitateli), colpiteli su tutte le falangi! …Non siete certo voi che li avete uccisi: è Allah che li ha uccisi…” (Corano 8,12-17).

“Il Signore disse a Mosè. Uccidete ogni maschio fra i fanciulli e uccidete ogni donna che si è unita con un uomo, ma tutte le fanciulle che non si sono unite con uomini conservatele in vita per voi” (Numeri 31,15-18).

Sia il misericordioso Allah di Maometto che l’altrettanto misericordioso Javhè di Mosè e di Gesù ribadiscono più volte nel Corano, e nella Bibbia (Torah ebraica e Veterotestamento cristiano) che esistono delle ragioni assolutamente valide per uccidere.

“Altri ne troverete che vogliono essere in buoni rapporti con voi e con la loro gente. Ogni volta che hanno occasione di seduzione, vi si precipitano. Se non si mantengono neutrali, se non vi offrono la pace e non abbassano le armi, afferrateli e uccideteli ovunque li incontriate” (Corano 4,91).
Le parole di Allah non sono diverse dalle parole che Yahweh dice a Mosè sul monte Sinai:
“Trattate i Madianiti da nemici e uccideteli, perché essi vi hanno trattati da nemici con le astuzie mediante le quali vi hanno sedotti…” (Numeri 25,17-18).
E ricordiamo che Gesù ritenendosi il figlio prediletto di Javhè, più volte ribadisce che per suo tramite il “Padre” stabilirà Israele come centro di comando di ogni nazione del globo.

“Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto”
(Matteo 3,17)
“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io non sono venuto per abolire ma per compiere”
(Matteo 5,17) … per completare … per realizzare pienamente il regno di Geova!
“Pilato compose anche l’iscrizione e la fece porre sulla croce; vi era scritto: Gesù il Nazareno, il re dei Giudei” (Giovanni 19,19). Re ferreo dei giudei non Re amorevole dei cristiani!
“Alla fine dei giorni, il monte del tempio del Signore sarà saldo sulla cima dei monti e s’innalzerà sopra i colli, e ad esso affluiranno tutte le genti. Verranno molti popoli e diranno: ‘Venite, saliamo sul monte del Signore, al tempio del Dio di Giacobbe, perché ci insegni le sue vie e possiamo camminare per i suoi sentieri’. Poiché da Sion uscirà la legge e da Gerusalemme la parola del Signore. Egli sarà giudice fra le genti e arbitro fra molti popoli” (Isaia 2,1-4).
Il profeta Isaia riflette la sempiterna attesa messianica dei giudei cosi come cristiani e musulmani attendono il ritorno del loro messia … tutti ad attendere … aspetta e spera … che tanto non si avvera!
Però nel frattempo i leviti del clero sionista, islamico e cristiano cosi come quello buddista, induista, shintoista eccetera, sono parte essenziale nel mantenere lo status quo del padronale sistema feudale mondiale delle caste.

“La religione é una illusione infantile. Essa nasce dai desideri più antichi dell’umanità. Tutte le dottrine religiose sono incredibili e indimostrabili, sono un ‘fenomeno psicologico’ …
… La religione placa le angosce, peccato che prima le abbia create … …La religione è un illusione, corrisponde, secondo un impostazione classicamente illuministica, al trattenersi dell’umanità in una condizione di minorità: in una condizione infantile di un umano che continua a delegare ad altri, alla figura paterna del Dio, il possibile soddisfacimento dei propri bisogni, anziché approdare alla maturità adulta dell’autonomia umana, ovvero la gestione, responsabile in prima persona, dei propri bisogni”
Sigmund Freud, psicologo
“Freud ha considerato la religione come un narcotico con cui l’uomo controlla la sua angoscia, ma ottunde la sua mente” Giacomo D’Aquino.
“Dio non esiste, è frutto della invenzione dei deboli che si illudono così di non essere schiacciati dai più forti. Ciò che conta è l’uomo e la sua libera decisione, che non ha imposizione da nessuno, perché non esiste nulla di più grande … Non posso credere in un Dio che vuole essere lodato per tutto il tempo” Friedrich Nietzsche
“Quando mi hanno chiesto se ero ateo, mi sono divertito a sottolineare che chi mi rivolgeva la domanda era a sua volta ateo nei confronti di Zeus, Apollo, Amon-Ra, Mitra, Baal, Thor, Odino, il Vitello d’oro e il Mostro Volante degli Spaghetti. In fondo, sono ateo solo nei confronti di un dio in più … I teisti di oggi ammetteranno di essere completamente atei quando si tratta di Baal e del Vello d’Oro, di Thor e Wotan, di Poseidone e Apollo, di Mitra e Ammon-Ra. Siamo tutti atei rispetto alla maggior parte degli dei che gli uomini hanno venerato. Alcuni di noi vanno semplicemente avanti di un dio … La teiera di Russel dimostra che l’ampia diffusione della credenza in Dio, rispetto alla scarsa diffusione della credenza nelle teiere celesti, non modifica dal punto di vista logico l’onere della prova, anche se sembra modificarlo dal punto di vista della politica pratica. Che non si possa dimostrare l’inesistenza di Dio è un fatto riconosciuto, se non altro perché non si può dimostrare in maniera incontrovertibile l’inesistenza di niente. L’importante non è se Dio sia confutabile (non lo è), ma se Dio sia probabile. Questa è tutt’altra questione …
… Non bisogna scusarsi di essere atei. Bisogna al contrario, andare fieri, a testa alta, perché ‘ateismo’, significa quasi sempre, sana indipendenza di giudizio e, anzi, mente sana tout court …
… Senza la religione staremmo tutti meglio. Saremmo liberi di esultare per il privilegio che abbiamo di essere nati, grati di vivere una vita, questa terrena, abbandonando il presuntuoso desiderio di averne una seconda, eterna, nell’aldilà” Richard Dawkins, biologo, ateo attivista.
“Laddove accadono enormi disastri naturali, con spargimento gratuito di sangue e sofferenza, dio si rivela inconfondibilmente in tutta la sua solida inesistenza”
L’immenso Giovanni Soriano, Finché c’è vita non c’è speranza, 2010
“L’unica realtà è quella materiale. L’uomo è il suo lavoro e ciò che conta sono i rapporti economici. Dio non esiste e la religione è nata solo per consolare, vanamente, l’uomo oppresso e alienato. E’ lo sfruttamento sociale che ha creato le religioni. Ogni religione, quindi, è falsa e non permette la nostra realizzazione autentica. Questa va cercata piuttosto nel mondo presente, attraverso l’impegno nella trasformazione della realtà, dei rapporti di lavoro e nel superamento delle condizioni di oppressione …La religione è il singhiozzo di una creatura oppressa, il sentimento di un mondo senza cuore, lo spirito di una condizione priva di spirito. È l’oppio dei popoli” Karl Marx, economista.
“In nome del Signore abbrustoliscono, in nome del Signore bruciano e consegnano al diavolo; tutto in nome del Signore … Non è strano che gli uomini combattano tanto volentieri per una religione e vivano così malvolentieri secondo i suoi precetti?” Georg Christoph Lichtenberg.
“Il giorno stesso in cui Mosè porta al popolo i Comandamenti, in cui tra l’altro vi è scritto di non uccidere, lui stesso ordina la morte di ben 3000 ebrei a causa della costruzione del Vitello d’Oro che era stato fabbricato dal loro sacerdote sommo, Aronne, il fratello di Mosè (Esodo, 32,27-29). Quindi chi è stato punito non è stato il mandate, cioè Aronne ma gli esecutori dei suoi ordini!”
Luca Funiciello da Trattati di Metapseudica. Consiglio di vedere il suo Canale Youtube e di leggere il suo libro Avrai altro Dio, in quanto le chiese cristiane tirano a campare … molto bene, grazie all’indolente colpevole ignoranza dei loro proseliti.

“Mosè si pose alla porta dell’accampamento e disse: ‘Chi sta con il Signore, venga da me!’ Gli si raccolsero intorno tutti i figli di Levi. Gridò loro: ‘Dice il Signore, il Dio d’Israele: Ciascuno di voi tenga la … spada al fianco. Passate e ripassate nell’accampamento da una porta all’altra: uccida ognuno il proprio fratello, ognuno il proprio amico, ognuno il proprio parente’. I figli di Levi agirono secondo il comando di Mosè e in quel giorno perirono circa tremila uomini del popolo. Allora Mosè disse: ‘Ricevete oggi l’investitura dal Signore; ciascuno di voi è stato contro suo figlio e contro suo fratello, perché oggi Egli vi accordasse una benedizione”
(Esodo 32,27-29).
E allo stesso modo del Padre ecco che il Figlio affermerà successivamente:

“Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una … spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera: e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia più di me non è degno di me; chi non prende la sua croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà trovato la sua vita, la perderà: e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà”
(Matteo 10,34-36)
Un folle che vuole essere martire e vuole che altri martiri lo seguano anche a costo di eliminare, opporsi o scacciare gli ebrei parenti e non che si oppongono all’evangelo del Regno di Israele, affinché Javhè grazie alla fedeltà dei discepoli del Figlio si convinca a riamare il Suo popolo e a far scendere sulla Terra le angeliche legioni celesti per far trionfare su tutte le nazioni vicine e lontane la razza giudaica mediante la forza non della compassione ma della violenza!
Quando il Padre e il Figlio affermano di amare il prossimo come se stessi intendono dire agli ebrei giudaici di amare:
Solo coloro che (ebrei e convertiti) fanno la volontà del Padre (Levitico 19,18) e del Figlio (Matteo 22,37-39)
gli altri se non si convertono:
Sterminateli tutti! … Tranne le fanciulle vergini (Numeri 31)
…Eh si, Padre e Figlio danno veramente i numeri!
Tra l’altro è interessante notare che uno dei tanti sovversivi come Gesù, fu un certo Giuda il Galileo (o Giuda di Gamala o Giuda di Ezechia) fondatore della setta degli zeloti, anch’egli pretendente al trono di Israele e anch’egli ucciso dai romani quando Gesù aveva circa 8 anni.

Esempio di manipolazione del Nuovo Testamento

“Un uomo di nome Anania con la moglie Saffira vendette un suo podere e, tenuta per sé una parte dell’importo d’accordo con la moglie, consegnò l’altra parte deponendola ai piedi degli apostoli. Ma Pietro gli disse: Anania, perché mai satana si è così impossessato del tuo cuore che tu hai mentito allo Spirito Santo e ti sei trattenuto parte del prezzo del terreno? Prima di venderlo, non era forse tua proprietà e, anche venduto, il ricavato non era sempre a tua disposizione? Perché hai pensato in cuor tuo a quest’azione?
Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio. All’udire queste parole, Anania cadde a terra e spirò.
E un timore grande prese tutti quelli che ascoltavano. Si alzarono allora i più giovani e, avvoltolo in un lenzuolo, lo portarono fuori e lo seppellirono. Avvenne poi che, circa tre ore più tardi, entrò anche sua moglie, ignara dell’accaduto. Pietro le chiese: Dimmi: Avete venduto il campo a tal prezzo? Ed essa: Sì, a tanto. Allora Pietro le disse: Perché vi siete accordati per tentare lo Spirito del Signore? Ecco qui alla porta i passi di coloro che hanno seppellito tuo marito e porteranno via anche te. D’improvviso cadde ai piedi di Pietro e spirò. Quando i giovani entrarono, la trovarono morta e, portatala fuori, la seppellirono accanto a suo marito. E un grande timore si diffuse in tutta la Chiesa e in quanti venivano a sapere queste cose (la paura fa la religione superstiziosa, ndr)” (Atti 5,1-11). Ecco dunque l’origine molto poco “evangelica” de “l’obolo di san Pietro”. L’obolo da dare al sommo sacerdote dei neo leviti kristiani.
Infatti:
“Non posso con pazienza ascoltare un sacrilegio così grande, poiché ho letto: l’astio di Finees, l’austerità di Elia, lo zelo di Simone Cananeo, la severità di Pietro quando uccise Anania e Saffira”
San Girolamo (347-420), Epistola 109.
Ad ulteriore conferma, ci viene in aiuto, un successore di Pietro, ossia Jorge Mario Bergoglio, in arte papa Francesco I, che nel suo incontro con i seminaristi della Lombardia del 16 ottobre 2018, interrogato sugli scandali della Chiesa Cattolica dice testualmente: “È necessario che ci siano degli scandali dice Gesù. Lo scandalo è dall’inizio della Chiesa: pensate ad Anania e Saffira, quei due che volevano truffare la comunità: uno scandalo. Pietro ha risolto in modo chiaro lo scandalo, in quel caso: ha tagliato la testa a tutt’e due”. Quindi secondo il “Santo Padre” dei cattolici a scandalizzare non è stato il suo primo collega ma due membri della setta che si erano trattenuti una parte dei loro stessi soldi!!!
Che amore disinteressato quello di Pietro e quello di Jeorge!
Dio perdona (secondo i cristiani) … Pietro no! Della serie:
Il lupo perde il pelo ma non il vizio (Giovanni 18,10-11).
“Allora Simon Pietro, che aveva una spada, la trasse fuori e colpì il servo del sommo sacerdote e gli tagliò l’orecchio destro” (Giovanni 18,10-11)
Con tutto il rispetto per i lupi. La radice della morte dei due coniugi Anania e Saffira uccisi da Pietro per comportamento illegittimo nei confronti degli altri appartenenti alla neonata pietropaolina setta cristiana, è:
Da ricercare nella morte dei due figli di Aronne per mano diretta di Javhè che lancia fulmini come Zeus.

“Ora Nadab e Abiu, figli di Aronne, presero ciascuno un braciere, vi misero dentro il fuoco e il profumo e offrirono davanti al Signore un fuoco illegittimo, che il Signore non aveva loro ordinato. Ma un fuoco si staccò dal Signore e li divorò e morirono così davanti al Signore. Allora Mosè disse ad Aronne: Di questo il Signore ha parlato quando ha detto: A chi si avvicina a me mi mostrerò santo e davanti a tutto il popolo sarò onorato. Aronne tacque” (Levitico 10,1-3).
Quello di Pietro è uno Spirito “poco Santo” cosi come quello di Gesù. Infatti, quando il fondatore si riferisce allo Spirito Santo non sta ad intendere la terza persona di una tri teistica (e dunque non monoteistica) somma divinità ma sta ad indicare lo Spirito di appartenenza al suo gruppo apocalittico geovista. I cui adepti devono essere minacciosi e finanche violenti fino all’assassinio non verso i nemici esterni ma solo verso coloro che per vari motivi (oziosità, codardia, rinnegamento, eccetera) tradiscono la causa, divenendo un ostacolo per la formazione di una “massa critica” capace di convincere Javhè a riconsiderare i giudei degni del suo nome e a mandare finalmente sulla Terra schiere angeliche vendicatrici, in grado di giustiziare i nemici di Israele e dunque di Gesù fino al trionfo mondiale del Regno di Giuda e del suo Cristo.
In tal senso basti solo riconsiderare sotto tale nuova luce i seguenti versi “evangelici”
“Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda” (Matteo 11,12-15).
“Gli si avvicinarono allora i discepoli e gli dissero: Perché parli loro in parabole?
Egli rispose: Perché a voi è dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato” (Matteo 13 10)
“Mentre essi stavano ad ascoltare queste cose, Gesù disse ancora una parabola perché era vicino a Gerusalemme ed essi credevano che il regno di Dio dovesse manifestarsi da un momento all’altro. Disse dunque: Un uomo di nobile stirpe partì per un paese lontano per ricevere un titolo regale e poi ritornare. Chiamati dieci servi, consegnò loro dieci mine, dicendo: Impiegatele fino al mio ritorno. Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un’ambasceria a dire: Non vogliamo che costui venga a regnare su di noi. Quando fu di ritorno, dopo aver ottenuto il titolo di re, fece chiamare i servi ai quali aveva consegnato il denaro, per vedere quanto ciascuno avesse guadagnato. Si presentò il primo e disse: Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine. Gli disse: Bene, bravo servitore; poiché ti sei mostrato fedele nel poco, ricevi il potere sopra dieci città. Poi si presentò il secondo e disse: La tua mina, signore, ha fruttato altre cinque mine. Anche a questo disse: Anche tu sarai a capo di cinque città. Venne poi anche l’altro e disse: Signore, ecco la tua mina, che ho tenuta riposta in un fazzoletto; avevo paura di te che sei un uomo severo e prendi quello che non hai messo in deposito, mieti quello che non hai seminato. Gli rispose: Dalle tue stesse parole ti giudico, servo malvagio! Sapevi che sono un uomo severo, che prendo quello che non ho messo in deposito e mieto quello che non ho seminato: perché allora non hai consegnato il mio denaro a una banca? Al mio ritorno l’avrei riscosso con gli interessi. Disse poi ai presenti: Toglietegli la mina e datela a colui che ne ha dieci Gli risposero: Signore, ha già dieci mine! Vi dico: A chiunque ha sarà dato; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha. E quei miei nemici che non volevano che diventassi loro re, conduceteli qui e uccideteli davanti a me” (Luca19,11-26)
“Il regno dei cieli è simile anche a una rete gettata nel mare, che raccoglie ogni genere di pesci. Quando è piena, i pescatori la tirano a riva e poi, sedutisi, raccolgono i pesci buoni nei canestri e buttano via i cattivi. Così sarà alla fine del mondo. Verranno gli angeli e separeranno i cattivi dai buoni e li getteranno nella fornace ardente, dove sarà pianto e stridore di denti” (Matteo13,47-50)
Insomma lo psicopatico ma carismatico Gesù aspetta gli angeli omicidi del Padre al fine di instaurare un globale Regno di Giuda e nel frattempo minaccia l’eterno inferno per i suoi nemici che si realizzerà sempre per tramite degli angeli geovisti.

I sacerdoti del clero Kristiano nel corso della loro storia millenaria:
1. Si sono impadroniti di un “dio” che non era loro ma era dei sacerdoti leviti facendolo diventare un metafisico “dio” di amore universale ma di uno strano amore cosmico, in quanto ha una particolare predilezione per il “sacro ordine” (termini che etimologicamente stanno a significare “casta appartata dal popolo profano”) e anche per certi personaggi (presunti divini e semidivini) che ogni tanto “in spirito” appaiono a certi veggenti.
2. Ordinano ai loro fedeli determinati riti di adorazione (adulazione), espiazione (emendazione) e invocazione (supplicativi) e certi altri comportamenti di dubbia, molto dubbia morale come:
La ghettizzazione degli ebrei.
L’inquisizione e persecuzione degli eretici.
Le crociate contro gli infedeli.
L’istigazione al martirio “bianco” e “rosso” dei propri followers.
L’innaturale astinenza sessuale permanente del “sacro” clero e prematrimoniale per i “profani” fedeli.
Il “cilicio” (l’autoflagellazione) per i peccatori.
3. Sono idolatricamente bestemmiatori rispetto al Javhè iconoclasta, in quanto vanno contro i suoi ordini dati a Mosè.
Comandi, che non sono mai stati revocati.
Non solo, ma arrivando addirittura ad attribuirgli un “Figlio Unigenito generato non creato” (secondo il credo nicenocostantinopolitano) e mercanteggiando con le sue raffigurazioni e con quelle di altre semidivinità (divinità intermedie e mediatrici) a lui collegate (iconolatria).
Un commercio spiritico che si estende perfino: alla negromantica invocazione dei defunti “santi numi tutelari”
e alla necrolatrica esposizione dei cadaveri interi o di parti di essi per la venerazione delle macabre reliquie.
Ricordo, che il termine venerazione, deriva dal rendere omaggio e riverenza alla dea Venere ed all’oroscopazzo astrologico pianeta ad essa collegato.
4. Si nominano suoi pastorali procuratori che il gregge pecorino deve compensare con decime ad altre offerte (come i lasciti ereditari), quando queste donazioni per essere precisi spetterebbero solo ai leviti d’Israele (Deuteronomio 18,1-8). Inoltre, si autodeterminano suoi esorcisti per combattere gli spettrali diavoli ultraterreni, che con i loro corpi disincarnati (sottili, radi, non densi e dunque transmateriali) sarebbero i nemici spirituali della cristianità, mentre per l’appunto, i sacerdoti sarebbero gli amici salvatori.
Insomma prima incitano all’ossessione demoniaca e poi si propongono come liberatori dagli esseri demoniaci. Sono dunque contemporaneamente portatori di patologie psichiche in tal senso e poi del loro rimedio, che spesso è peggio del male che vogliono curare.
E dunque, svegliatevi, creduloni! Rientrate in voi stessi, siate presenti a voi stessi!
I demoni non sono entità metafisiche ma sono il frutto delle nostre vane, vanesie fantasie per giustificare il cattivo operare nostro e di Dio. Bisogna dunque sempre fare attenzione a ciò che ci viene detto ma soprattutto quando è la nostra stessa mente che … ci mente.

“Quando noi diciamo che il Logos, che è il primogenito di Dio, Gesù Cristo il nostro Maestro, è stato generato senza connubio, e che è stato crocifisso ed è morto e, risorto, è salito al cielo, non portiamo alcuna novità rispetto a quelli che, presso di voi, sono chiamati figli di Zeus …
…Voi sapete infatti di quanti figli di Zeus parlino gli scrittori onorati da voi:
Ermete, il Logos interpretativo e maestro di ogni arte; Asclepio, che fu anche medico e, colpito dal fulmine, ascese al cielo; Dioniso, che fu dilaniato; Eracle, che si gettò nel fuoco per sfuggire alle fatiche; i Dioscuri, figli di Leda; e Perseo, figlio di Danae; e Bellerofonte, che di tra gli uomini ascese con il cavallo Pegaso …
…Il Figlio di Dio, chiamato Gesù, se anche fosse solo uomo comune per sapienza, sarebbe degno di essere chiamato figlio di Dio. Infatti tutti gli scrittori chiamano Dio padre sia degli uomini sia degli dei …
…Se poi, come abbiamo affermato sopra, noi affermiamo che Egli è stato generato da Dio come Logos di Dio stesso, in modo speciale e fuori dalla normale generazione, questa concezione è comune alla vostra, quando dite che Ermete è il Logos messaggero di Zeus …
…Se poi qualcuno ci rimproverasse il fatto che Egli fu crocifisso anche questo è comune ai figli di Zeus annoverati prima, i quali, secondo voi, furono soggetti a sofferenze …
…Se poi diciamo che è stato generato da una vergine, anche questo sia per voi un elemento comune con Perseo … Quando affermiamo che Egli ha risanato zoppi e paralitici ed infelici dalla nascita, e che ha resuscitato dei morti, anche in queste affermazioni appariremo concordare con le azioni che la tradizione attribuisce ad Asclepio …
… Eppure noi soli siamo perseguitati …
…L’unica colpa che ci potete imputare è che non veneriamo gli stessi dèi che venerate voi, e che non portiamo libagioni ai morti, né grasso di vittime, né corone sulle tombe, né facciamo sacrifici”
San Giustino martire e padre della Chiesa (100-163 d.c.). Lettera all’imperatore Antonino Pio.
In sintesi. Il dio in cui crediamo è uno dei tanti uguale ai vostri, non ce differenza!
E allora perché ci perseguitate?
Vedi Youtube. Mauro Biglino. I primi cristiani. Cosa scrivevano Celso e Giustino Martire sui cristiani.
I presbiteri e vescovi cristiani erano perseguitati, semplicemente perché il clero altrettanto enoteista della Roma Imperiale temeva la loro concorrenza!

“E in realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo sia sulla terra, e difatti ci sono molti dèi e molti signori, per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore Gesù Cristo”
La monolatria di San Paolo in 1 Corinzi 8,5

In definitiva:
Gli ebrei di 2000 anni fa cosi come i primi cristiani erano dediti all’enoteismo e alla monolatria, ossia credevano nell’esistenza di un pantheon celeste formato da un capo e padre di molte divinità a lui sottoposte ma a differenza di greci e romani preferivano affidarsi soprattutto ad una sola divinità.
Nella fattispecie, gli ebrei si raccomandavano solo a Javhè (il cui padre si chiamava Elyon) mentre i cristiani confidavano solo in Gesù (il cui padre era ed è ancora Javhè), poi però successivamente hanno cominciato ad affidarsi sia ad altri dei (angeli e santi di …primo grado) che a semidei (angeli e santi di …secondo grado).
Però nonostante i rimaneggiamenti dei Vangeli (aggiunte e sottrazioni), questi scritti, studiati con occhi obiettivi anche da chi non è teologo fanno scaturire un immagine del rabbi messianista che è di tipo sionista.
E dunque una figura ben diversa rispetto a quella universalista presentata dalla tradizione cristiana greco romana.
Nello specifico, i teologi kristiani dei primi secoli dopo Cristo, dopo una serie di elaborazioni abilmente costruite a tavolino hanno per l’appunto “cambiato le carte in tavola”, al punto tale che:

1 Yahweh, da concreto e materiale governatore di un piccolissimo territorio e di una famiglia, è stato trasformato nel Dio unico, universale, eterno, spirituale, trascendente, onnisciente e onnipotente, creatore dei cieli e della terra.

2 L’Antico Testamento, da libro che aveva come unico scopo quello di rappresentare la testimonianza scritta e imperitura dell’alleanza militare tra Yahweh e la sua gente, è stato trasformato nel “libro dei libri” che dovrebbe contenere niente meno che l’intera storia dell’universo, a partire dalla sua creazione dal nulla primordiale.

3 Ed infine il sionista rabbi messianista Gesù è stato trasformato da nazionalista ad universalista e dunque nella seconda figura più importante della triteistica, tricefala carica apicale dell’enoteistico pantheon della neo pagana religione cristiana. Il “dio trino e uno”, il “prendi tre e paghi uno” (di origine … babilonese!), che i teologi costantiniani si sono dovuti inventare per non essere accusati da ebrei e maomettani di politeismo, ossia di credere in tre Super divinità e nel contempo riuscire a piacere al mondo greco romano.
Un funambolico “colpo al cerchio e uno alla botte” che ha suscitato però tanti movimenti eretici in ambito cristiano (ad esempio il Marcionismo) pari alla confusione creata da questo “mostro a tre teste”, che peraltro contraddice ciò che ha detto il fondatore (a sua insaputa) del cristianesimo pagano.

“ …Se voi mi amaste, vi rallegrereste che io vada al Padre, perché il Padre è maggiore di me” (Giovanni 14,28).

“Ecco concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine” (Luca 1,31)

“Annunciazione! Annunciazione! …Tu Marì, Marì, fai il figlio di Salvatore, Gabriele ti ha dato la buona notizia…Annunciazione! Annunciazione!”
Lello Arena del gruppo cabarettistico La Smorfia nello sketch La Natività, 1977.
Scherzi a parte, il rabbi messianico Gesù di Nazareth era convinto di essere destinato ad essere il sempiterno re di Giuda (che equivale a dire trono di Davide oppure casa di Giacobbe), a cui tutte le genti delle Nazioni gli avrebbero reso onori e omaggi in quanto figlio di cotanto padre, ossia il Javhè che ebbe in sorte da Elyon, il capo degli dei elohim, la discendenza di Giacobbe! Infatti è bene sottolineare che il significato del nome Gesù (Yehoshua) è: Yahweh salva. Bisogna dunque ribadire che egli non ha mai rinnegato la sanguinaria, folle e vanitosa figura paterna cosi come narrata nella Torah mosaica.

“Quando l’Altissimo (da tradurre con Elyon) diede alle nazioni la loro eredità, quando separò i figli degli uomini in nazioni, egli fissò i confini dei popoli, tenendo conto del numero dei figli d’Israele. Poiché la parte dell’Eterno (da tradurre con Javhè) è il suo popolo, Giacobbe è la porzione della sua eredità” (Deuteronomio 32,8-9).
Quella tra parentesi è la traduzione degli antichi teologi ebraici che è molto più chiara e sensata rispetto all’ ambigua e confusa traduzione dei teologi kristiani nicenocostantinopolitani.
“Il pensiero della non esistenza di Dio non ha mai spaventato nessuno, ma è terrorizzante invece pensare che ne esista uno come quello che mi hanno descritto …
Che cosa è questo Dio che fa morire Dio per placare Dio? … … La superstizione fa più ingiuria a Dio dell’ateismo” Denis Diderot, “inventore” dell’Illuminismo.
“Fummo cacciati dal Paradiso Terrestre per una mela. E poi dicono che la frutta fa bene …
… Alcune religioni andrebbero denunciate per abuso della credulità popolare …
… L’umorismo è un antidoto contro il fanatismo” Pino Caruso.
“Gli dei sono esseri fragili, basta una zaffata di scienza o buon senso per ucciderli” Chapman Cohen.
“Le streghe hanno smesso di esistere quando abbiamo smesso di bruciarle … Se crediamo a delle assurdità, commetteremo delle atrocità …
… Le verità religiose non sono mai capite così bene come da quelli che hanno perso il potere di ragionare. Entrate nella Borsa di Londra. Lì l’ebreo, il maomettano e il cristiano si trattano reciprocamente come se fossero della stessa religione, e chiamano infedeli solo quelli che fanno bancarotta … … Un ecclesiastico, un clericale di qualsiasi teocrazia è uno che si sente chiamato a vivere senza lavorare a spese dei disgraziati che lavorano per vivere … Dio ha fatto l’uomo a sua immagine e l’uomo lo ha pienamente contraccambiato” Francois-Marie Arouet alias Voltaire.

Quando i dogmi della Tradizione sono in contraddizione con gli stessi Vangeli

Il fondamentalista missionario geovista non rimase unigenito di una “beata sempre vergine” (in contraddizione con Matteo 1,18-25) e “immacolata” (in contraddizione con Romani 3,10-23 e 5,12)

“Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo”
(Luca 2,6-7).
Luca 2,7 dice che Maria diede alla luce il primogenito (nato per primo tra due o più figli degli stessi genitori).
Luca non ci ha scritto che: “Maria diede alla luce il suo unico figlio”

La tesi delle molteplici gravidanze mariane è avvalorata anche da autorevoli fonti extrabibliche come quella di Eusebio un vescovo e padre della Chiesa!
“In quel tempo Giacomo, detto fratello del Signore, poiché anch’egli era chiamato figlio di Giuseppe, e Giuseppe era padre di Cristo e la Vergine sua promessa sposa, la quale, prima che fossero venuti a stare insieme, si trovò incinta per opera dello Spirito Santo, come insegna il sacro testo evangelico, questo stesso Giacomo, dunque, soprannominato dagli antichi anche il Giusto in virtù dei suoi meriti, fu il primo, dicono, ad occupare il trono episcopale della Chiesa di Gerusalemme”
Da La storia ecclesiastica di Eusebio di Cesarea (260-339), vescovo.

Questi passi neotestamentari poi contraddicono il dogma dell’Immacolata Concezione.
“Com’è scritto: Non c’è nessun giusto, neppure uno” (Romani 3,10)
“Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato” (Romani 5,12)
E dunque l’entità spiritica apparsa alla povera e ignorante Bernadette Soubirous a Lourdes, presentandosi come “Immacolata Concezione” dalla colpa originaria ha detto una bugia rispetto ai testi Neotestamentari.

I fratelli di Gesù sono menzionati in alcuni brani del N.T. e in alcuni scritti di autori cristiani successivi.
Nel Vangelo secondo Marco (6,3) e in quello di Matteo (13,55) ne vengono menzionati quattro maschi, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda e un imprecisato numero di sorelle (anonime): secondo Epifanio di Salamina le sorelle erano due, una chiamata Salomè e l’altra Anna oppure Maria.
Data la sporadicità degli accenni e la polisemia del termine “fratello” nelle lingue semitiche sono state proposte diverse interpretazioni:
1 che fossero figli di Maria e di Giuseppe;
2 che fossero figli di un matrimonio precedente di Giuseppe;
3 che fossero cugini di Gesù.
Per la precisione: sono considerati fratelli dai protestanti, fratellastri dagli ortodossi e cugini dai cattolici (e anglicani). Ciò, in quanto, la Chiesa cattolica e ortodossa affermano il dogma della verginità perpetua di Maria.
Ma quando ebrei e soprattutto greci volevano indicare “cugini” lo scrivevano chiaramente indicando la parentela.

“In seguito, dopo tre anni andai a Gerusalemme per consultare Cefa, e rimasi presso di lui quindici giorni; degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello del Signore” (Lettera di Paolo ai Galati 1,18).
Quindi Paolo avrebbe dovuto scrivere non fratello ma cugino del Signore e invece …
Infatti, dopo Cristo, Giuseppe ebbe dalla moglie rapporti coniugali (Matteo 1,25) da cui nacquero figli e figlie (Mt 12,46;13,55; LC 8,19; Mc 3,31; Gi 7,1-10; Atti 1,14; Galati 1,19), di cui uno era talmente somigliante al Redentore da essere chiamato Tommaso il gemello (Gv 20,24). Ciò lo si capisce (evince):
Oltre che dal greco (lingua con cui in origine sono stati scritti i Vangeli) che ben distingue i termini fratelli da quelli di cugino (a differenza di quella ebraico), anche dal fatto che il dodicenne Gesù nella carovana di ritorno dal pellegrinaggio a Gerusalemme, fu dimenticato dai suoi genitori, troppo indaffarati a badare ai suoi fratelli più piccoli (Luca 2,41-52).
“Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo (il Gemello), non era con loro quando venne Gesù” (Gv 20,24).
Gemello di chi? E’ chiaro che può essere solo in riferimento a Gesù.
Nel Nuovo Testamento scritto in greco abbiamo queste 3 parole: Adelphos = fratello, in quanto nato dallo stesso ventre (per questo utilizzato anche per indicare fratelli e sorelle in Cristo).
Mathethes = discepoli;
Anepsios= cugino.
“Non è egli forse il figlio del carpentiere? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli (adelphoi) Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? E le sue sorelle (adelphai) non sono tutte fra noi?” (Mt 13,55)
“… discese a Cafarnao insieme con sua madre, i fratelli (adelphoi) e i suoi discepoli (mathetai)” (Gv2,12)
“Neppure i suoi fratelli (adelphoi), infatti, credevano in lui” (Gv7,5)
“… e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli (adelphoi) di lui” (Atti 1,14)
“… degli apostoli non vidi nessun altro, se non Giacomo, il fratello (adelphon) del Signore” (Galati 1,19)
Matteo dice che Giuseppe: “non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio… Gesù” (Matteo 1,25). Un “finché” che cambia tutto!
Una congiunzione temporale presente nel testo greco originario, e omessa solo … nella traduzione della C.E.I. (sic!) che indica: “il perdurare di una cosa o di un fatto per tutto il tempo in cui dura un’altra cosa o un altro fatto o non se ne verifica uno nuovo”
“Destatosi dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa, la quale, senza che egli la conoscesse, partorì un figlio, che egli chiamò Gesù” (Matteo1,24-25). Traduzione CEI

“E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l’angelo del Signore gli aveva comandato e prese con sé sua moglie; ma egli non la conobbe (non ebbe con lei rapporti intimi coniugali, ndr), finché ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesù” (Matteo 1,24-25).
In questo passo non versione CEI, ma versione Nuova Diodati, si parla anche di Gesù non come unigenito ma come primogenito dunque di altri fratelli e sorelle!

L’ipotesi che Giuseppe fosse sposato con un’altra donna non può reggere, poiché Gesù doveva ereditare il diritto legale al Regno di Davide (vedi genealogia di Giuseppe in Matteo 1).
Se Giuseppe avesse avuto figli più grandi, Gesù non sarebbe stato l’erede legittimo.
La Bibbia non si focalizza sulla vita di Giuseppe, per cui si presume sia morto presto
Se così fosse, c’è un altro aspetto da considerare.
Secondo la tradizione ebraica, la vedova doveva sposare suo cognato per generare figli e continuare la genealogia del marito defunto. (I figli nati da questa unione sono figli del primo marito).
Dunque, Gesù non era figlio biologico di Giuseppe, Giuseppe non può aver avuto altri figli prima di Gesù, rimane l’ipotesi di un secondo matrimonio di Maria che abbia dato adelphoi (insomma un po’ di compagnia) a Gesù.
Ma rimane sempre quel … finché.
Per tutte queste cose, la verginità perpetua e l’immacolatezza da ogni peccato di Maria non è nelle Scritture.
E dunque l’entità spiritica apparsa a Lourdes, presentandosi come l’Immacolata Concezione:
Ha detto una bugia!

“Non lo faccio per piacer mio ma per dare figli a Dio”
Questo aforisma clericale reiterato per centinaia d’anni dalle donne credenti, sintetizza una delle tante assurde influenze esercitate dal maschilista clero cristiano sulle donne nel corso di duemila anni.
È una faccia, nemmeno tanto nascosta dell’addomesticazione della sessualità femminile verso una modalità di servizio tale da non costituire minaccia per la stabilità patriarcale.
La legittimazione del piacere sessuale anche per le donne avviene solo in tempi recenti.
Come ricaviamo da moltissime testimonianze, per le nostre nonne la sessualità è stata inibizione, vergogna, estraneità e silenzio, spesso associati a paura e sofferenza, sempre a ignoranza. L’orgasmo per loro era termine inaudito, concetto e soprattutto esperienza sconosciuta. Il desiderio femminile, laddove veniva preso in considerazione, si configurava come una dimensione illegittima e perversa che tradiva le più profonde e sacre leggi naturali e dunque divine. In ogni nazione cristiana solo il marito poteva chiedere il debito coniugale, ma non era conveniente che fosse la moglie a chiederlo.
In senso più generale nell’ambito del catechizzante indottrinamento del clero di ogni religione di origine abramitica (maomettana, sionista, cristiana):
La manipolazione delle coscienze femminili ha sempre avuto la priorità, in quanto gli stregoni sacerdotali:
Hanno sempre temuto la concorrenza delle sciamaniche streghe.
Hanno sempre temuto la lunatica imprevedibilità femminile e il loro atavico quanto tenace desiderio di rivalsa.
“Tremate tremate le streghe son tornate”.

“A tanti mali ha potuto persuadere la religione” Lucrezio.

“Se Dio esistesse, ma come despota celeste che dispone sovranamente di noi, l’uomo sarebbe soltanto uno schiavo senz’altra possibilità all’infuori della rivolta” Olivier Clément.

Fezia docet

“Il cristianesimo non è una religione unica e originale, ma un mosaico composto da innumerevoli tessere rubate o meglio saccheggiate a tradizioni precedenti al fine di costruire il proprio potere.
A partire dal IV secolo, soprattutto dopo che l’editto di Tessalonica glielo consentì legalmente, i teologi cristiani si diedero da fare per annientare la concorrenza, ma presto si accorsero che invece di distruggere semplicemente e rischiare di destabilizzare il popolo, ossia i clienti, era più saggio giocare la carta della sostituzione. Così con abile e strategica mossa di marketing, i santi sostituirono gli dèi, venne costruita a tavolino una figura femminile da sovrapporre alla Dea Madre Iside, molto amata nel sentire popolare
(… cosi come una figura di Capo delle divinità da far combaciare con Giove dalla barba e capelli fluenti.
E, con lo stesso criterio Apollo, per i romani figlio di Giove e dio della luce e simbolo della bellezza giovanile, contribuisce alla formazione della figura del Cristo come Figlio del Padre, ndr). Le reliquie presero il posto di amuleti e talismani, i templi vennero riconvertiti in chiese, ma fu mantenuta l’usanza delle offerte per ingraziarsi la divinità e i pellegrinaggi poterono continuare cambiando solo etichetta.
L’opera di sostituzione prosegui nel tempo, coinvolgendo le feste, i riti, i sacramenti, i gadget e tutto ciò che fu possibile riadattare per segnare il territorio. Questo processo consenti alla Chiesa di costruire il proprio potere:
Le residue sacche di resistenza vennero annegate nel sangue.
La sottile strategia iniziata nel IV secolo continua ancora oggi. Soprattutto con visioni e apparizioni di santi, madonne e angeli che sono altrettante costruzioni a tavolino … Se mai Gesù Cristo, tornasse oggi in Terra, sarebbe il primo a essere assalito da mille perplessità nel constatare come il suo messaggio sia stato stravolto.
Sarebbe anche stupito da un altro dettaglio: scoprirebbe, infatti, che il suo nome completo non è passato alla Storia, ma è stato sostituito con un più frettoloso e latineggiante ‘Gesù’. il rabbi Yehoshua ben Yosef, presumibilmente condannato a morte dai Romani con l’accusa di avere attentato alla sicurezza dell’Impero:
Non ha mai avuto intenzione di fondare una nuova religione, e non ha mai affermato di essere venuto per immolarsi allo scopo di riscattare l’umanità dal peccato originale, semplicemente perché non ne aveva mai sentito parlare, cosi come non ha mai detto di essere nato da una vergine Madre di Dio per opera dello Spirito Santo ma anzi ha continuato a trattare sua madre non come una dea ma con il distacco e addirittura con l’arroganza riservati alle donne, propri della cultura cui apparteneva.
Gli erano anche estranei i concetti di consustanziazione, transustanziazione, Trinità, Immacolata Concezione.
Mai avrebbe approvato (perché contravvenivano agli insegnamenti di ciò in cui credeva), le schiere di santi, i gadget con la propria immagine, le reliquie, le statue, i santuari e basiliche ciclopiche.
Infine, non si sarebbe nemmeno immaginato che, abusando del suo nome, qualcuno avrebbe costruito una holding, che si sarebbe proclamato suo vicario in Terra e imposto come intermediario tra l’uomo e un ipotetico Dio spirituale che non conosceva, fabbricando abilmente e pazientemente una trappola fatta di dogmi, minacce di castigo eterno, sacramenti, gerarchie, precetti, liturgie, indulgenze, eccetera.
Tutto ciò che gli hanno fatto dire nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli (il libro propaganda ricavato dai deliri di Paolo di Tarso) è frutto di manipolazioni successive, realizzate dopo la morte dell’interessato che ormai non avrebbe più potuto smentire.
Così è nata e si è sviluppata la Chiesa, inizialmente cristiana, in seguito (dal 1054) cattolica: ricorrendo a falsificazioni, manipolazioni, abusi, accumulando menzogne su menzogne, escogitando trucchi da prestigiatore, stravolgendo a proprio vantaggio le intenzioni di Yehoshua ben Yosef, oltraggiando il suo essere ebreo, commettendo crimini e stragi, servendosi del terrorismo psicologico, calando l’asso vincente dell’inferno e del peccato originale, con i quali seminare la paura e coltivare i sensi di colpa, fomentando ignoranza, feticismo, superstizione e inventandosi lo strumento del dogma per tacitare sul nascere gli eventuali, legittimi dubbi degli adepti. Tutto ciò (e molto altro ancora), sfruttando la sofferenza di un fondamentalista ebreo messianico, torturato e ucciso più di duemila anni fa.
A questa stessa Chiesa Cattolica (e alle tante altre denominazioni cristiane da essa scaturite, ndr), ancora oggi, milioni di fedeli accordano una malriposta e cieca fiducia, riconoscendole, chi per convinzione, chi per consuetudine:
Il diritto di governare le coscienze, di decidere unilateralmente cosa sia bene e cosa male, di stabilire come ci si debba comportare fin nei più trascurabili dettagli dell’esistenza, di interferire in ogni ambito privato e pubblico, di delinquere impunemente, di pubblicizzarsi con l’inganno, di approfittare della credulità popolare, di condizionare la totalità della società civile”
Laura Fezia, coraggiosa, impertinente e preparata scrittrice e ricercatrice investigativa.

Stabat Mater
Il mito della Grande Madre … quale ulteriore fantasioso rifugio dall’angoscia del vivere

Sin dai primordi, l’umanità cercò nei cieli rifugio ossia sostegno, conforto, protezione contro i pericoli dell’esistenza. La religione, inoltre, è stata la prima forma culturale di aggregazione sociale.
Le antiche divinità maschili, dipinte come carismatici condottieri di eserciti, sono state il fondamento degli Stati. Basta leggere l’epopea biblica per rendersi conto del continuo ribollire dell’umanità intorno ai santuari e dello sforzo che gli Dei antichi, veri strateghi politici e militari, realizzarono per tenere i popoli stretti agli altari.
In nome e per loro conto sono state combattute le guerre e, dopo ogni contesa, la nuova religione superava la precedente inglobandola.
Il Dio vittorioso sopprimeva il rivale saccheggiando i suoi templi e appropriandosi di riti, cerimonie, usi e costumi. Vi è però da dire che anche le divinità femminili hanno avuto e tutt’ora hanno un ruolo importante sia nelle religioni pagane che in quelle monoteiste.
Importante ma comunque sempre secondario rispetto alle maschili.
Basti pensare al rispetto che i musulmani hanno verso la giudaica e cristianizzata (suo malgrado) figura di Maria. E le più importanti figure divine femminili sono state e sono tutt’ora:
Quelle associate alla cosiddetta Grande Madre, le cui origini mitologiche sono antichissime.
Infatti, una delle primitive forme di religiosità, forse la più antica, è stata l’adorazione della Luna quale dispensatrice di fecondità, di nutrimento e di protezione.
Le fasi lunari scandivano il ritmo del vivere dei nostri antenati prima che i calendari fossero stati inventati. Durante la luna crescente si seminava la terra e si tosavano le pecore.
Con la luna calante si tagliavano i boschi e si mieteva il grano.
E per l’uomo primitivo la Luna era la raffigurazione della donna primigenia, madre dell’umanità ma sempre sottomessa alla figura di un Dio Padre.
E, ad essa erano associate molte importanti celebrazioni condite di processioni, penitenze, adulazioni, invocazioni, ringraziamenti e altri molteplici rituali propiziatori, proprio perché come detto nella Madre Luna, l’uomo primitivo adorava ciò che per lui erano i sopradetti lati positivi della Natura.
E dall’inizio della nostra storia su questo Pianeta in tutti i tempi e in tutti i luoghi gli uomini hanno concepito una Grande Madre nutrice e protettrice che osserva il genere umano dall’alto del proprio Empireo religioso.
Una Grande Madre, la cui figura pur dominando il pensiero religioso dei popoli più lontani nello spazio e nel tempo, e senza alcun legame tra di loro, ha sempre caratteristiche molto simili, la più importante delle quali è quella di essere la genitrice della più importante o comunque di una delle più importanti divinità maschili di ogni pantheon religioso sia palese (come nelle religioni dichiaratamente politeiste) che occulto (come nelle religioni bibliche). Infatti, nella fattispecie dell’allora neonata religione pietropaolina, a fini propagandistici, ossia al fine di favorirne la diffusione:
Nell’opera di trasformazione del pantheon greco romano in quello giudaico cristiano si rese fondamentale anche la sostituzione o meglio la sovrapposizione della famosa, influente e popolare figura di Iside con quella di Maria, che, ne mantiene tutt’ora intatte le gradite caratteristiche essenziali, quando invece nei Vangeli non è affatto un personaggio di successo ma recita il ruolo della umile e mortificata comparsa!
La maggiore dea cristiana finì per assorbire anche la figura di Maia, madre di Mercurio e da cui prende nome il mese di …Maggio, definito per eccellenza, guarda caso: Rosariante e florilegico mese mariano.
Comunque sia non è la Beata Vergine, la figura femminile più importante del cristianesimo, bensì la … Beata Ignoranza. Si! La beata ignoranza dei credenti riguardo i testi sacri posti a fondamento della loro fede.
Anche il mito della Grande Madre tratteggia dunque in modo significativo, il misterioso quanto stolto e dunque illogico cammino spirituale (e dunque spiritico) seguito dall’umanità attraverso i millenni.
Da sottolineare, inoltre che la Grande Dea lunare veniva rappresentata con carnagione chiara o scura secondo le varie fasi lunari:
Alla fase crescente corrispondeva il colore bianco; alla fase calante il colore nero. Da qui, la doppia immagine di Maria quale Madonna Nera e quella più diffusa dal volto lucente, la cosiddetta Stella Maris, nome mutuato da Iside, la quale nell’Antico Egitto come già accennato a causa del protettivo carattere materno ad essa affibbiato era la divinità femminile di maggior successo.
Infatti, uno dei suoi appellativi era appunto quello di Stella Maris, in quanto tra i tanti beneamati attributi vi era quello di patrona dei naviganti.
In effetti, il suo tratto protettivo nell’Impero Romano la rendeva per contrasto più attraente rispetto alle ambigue figure di altre divinità femminili come: Cibele (la dea originaria della Frigia); Anahita (la dea originaria della Persia), Astarte (la dea originaria della Fenicia).
Eh sì cari miei, non mi stancherò mai di ribadire che la vita è un incubo che noi cerchiamo di sedare con ogni sorta di allucinazioni, la più importante delle quali, ancor più che il vanaglorioso potere è:
la dogmatica religione superstiziosa.
Domande al credente mi aspetto il coraggio della risposta, un ammissione di sconfitta e il ringraziamento per aver acquisito la libertà dalle brutte favole