da Mašina

Prima della manifestazione a Belgrado, gli studenti del blocco hanno invitato inequivocabilmente i cittadini serbi a fare come loro: auto-organizzarsi e rivendicare il diritto alla partecipazione politica. Gli studenti hanno annunciato: “I plenum sono per noi, le assemblee sono per i cittadini”. Da allora, hanno inviato appelli quotidiani: “Tutti alle assemblee”.

La crisi politica in Serbia non riguarda solo l’instabilità del governo, le cui dimissioni sono state finalmente registrate dall’Assemblea, o la tensione nella vita politica, ma coinvolge una crisi politica più profonda, segnata dalla riduzione della partecipazione dei cittadini non solo nel processo decisionale, dal rimescolamento della volontà elettorale dei cittadini, ma anche nel diritto fondamentale al pensiero politico. Non è raro che tutto l’attivismo dei cittadini venga demonizzato dalle autorità e dai media come “politicismo”, come se impegnarsi in politica fosse di per sé qualcosa di inaccettabile.

La situazione è cambiata completamente negli ultimi mesi. Il movimento studentesco ha cambiato il discorso: le richieste politiche non sono la stessa cosa delle richieste di partito; avere una richiesta politica non significa avere un interesse nascosto. L’interesse può essere esattamente quello che si cerca nelle richieste.

I cittadini hanno risposto all’appello. Prima di recarsi a Belgrado per la manifestazione del 15 marzo, la popolazione di Čačak non solo ha tenuto un’assemblea cittadina, ma ha anche rimosso il sindaco della città, all’unanimità.

Le assemblee si tengono ovunque. Si sono tenute a VlasotinceNišObrenovac e sono annunciate a Aranđelovac Novi Sad.

Sono passati tre mesi dalle ultime sessioni delle assemblee municipali di Belgrado, quindi in questi giorni i cittadini stanno organizzando assemblee prima delle sessioni previste. Ieri sera si è tenuta un’assemblea dei cittadini del comune dell’area metropolitana belgradese di Vračar e domani lo stesso accadrà a Stari Grad. È stata annunciata un’assemblea anche nei distretti di Zemun e l’assemblea di Rakovica è diventata regolare. Oggi si terrà un’assemblea anche davanti al comune di Loznica e in altre città della Serbia. I cittadini discutono dei problemi comunali e delle esigenze della comunità, oltre che dell’attuale situazione politica.

Stanno lanciando uova contro gli edifici dell’Assemblea e i rappresentanti del governo.

Nel video qui sotto le cittadine e i cittadini del comune di Vračar si radunano per partecipare ad un’assemblea popolare


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