Care compagne e cari compagni de La France insoumise,
Ci siamo messi in contatto con voi a dicembre, in particolare per discutere della questione dei licenziamenti e delle mobilitazioni da costruire, poco prima che la mozione di censura avesse le conseguenze istituzionali che conosciamo. Con questa lettera, vorremmo dirvi ancora una volta che ci piacerebbe incontrarvi per discutere della situazione sociale e politica e delle iniziative che potremmo prendere insieme. Il perdurare della crisi politica ci impone di essere uniti e radicali.
L’ascesa dell’estrema destra, la minaccia che il Rassemblement National vada al potere – attraverso le elezioni legislative, la nomina di un nuovo governo da parte di Macron o le prossime elezioni presidenziali – costituiscono un pericolo mortale per le classi lavoratrici. Crediamo che, di fronte a questa minaccia, sia necessaria l’unità della sinistra, nelle piazze ovviamente, ma anche, spesso, nelle urne.
Condividiamo molte delle vostre lotte: contro il razzismo, per la Palestina, contro le crescenti disuguaglianze sociali e gli attacchi del capitalismo ai servizi pubblici e alla protezione sociale, contro il tono bellicoso dei leader mondiali nella competizione economica tra gli stati, e anche per l’indipendenza della sinistra da Macron e dal governo, così come per il rifiuto della Quinta Repubblica, la necessità di un’assemblea costituente e l’idea che Macron debba essere estromesso.
Anche se il nostro rapporto con le elezioni e le istituzioni non è sempre convergente, siamo convinti di condividere elementi essenziali sulla necessità di coinvolgere le classi lavoratrici nel campo politico. Riteniamo che una controffensiva del mondo del lavoro e delle classi lavoratrici sia una necessità assoluta: senza un cambiamento nell’equilibrio delle forze politiche, che può venire solo dalle mobilitazioni popolari, la vittoria dell’estrema destra ci sembra ineluttabile.
Per raggiungere questo obiettivo, dobbiamo pensare all’unità dal basso, sia nelle piazze che nelle urne, per sviluppare gli strumenti di resistenza. È in questo senso che continuiamo a difendere la costruzione del Nuovo Fronte Popolare e il suo programma ovunque siamo presenti. Inoltre, condividiamo l’idea di consolidare una sinistra indipendente da Macron e dal suo governo, fedele ai suoi valori e al programma che era del NFP al momento delle elezioni parlamentari.
Per questo pensiamo che sia necessario rafforzare la sinistra di rottura, quella che si rifiuta di scendere a compromessi con Macron e che pensa che, di fronte alla crisi sistemica del capitalismo, sia necessario pensare a un’alternativa globale. Proponiamo quindi di incontrarci per discutere della situazione attuale, di quali campagne potremmo condurre insieme, di come costruire una sinistra di rottura, e di includere in questa discussione uno scambio sulle prossime elezioni.
Ricevete, care compagne e cari compagni, i nostri saluti anticapitalisti.
14 gennaio 2025
Il Comitato esecutivo dell’NPA-l’Anticapitaliste
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