TURCHIA, VERSO UN ACCORDO SUL KURDISTAN?

Colloqui per il momento “indiretti” tra Erdoğan e il leader curdo imprigionato Öcalan 

Redazione

Il presidente turco Erdoğan ha presentato quella che ha definito una “politica attentamente pianificata e meticolosamente pensata” durante un discorso nella città settentrionale di Trabzon (Trebisonda), incentrato sugli sviluppi politici in corso, compresi gli incontri con la delegazione del partito DEM. Il Partito Popolare per l’Uguaglianza e la Democrazia (definito dalla stampa DEM, in realtà il suo nome in turco è Halkların Demokratik Partisi-HDP, e in curdo è Partiya Demokratîk a Gelan) è un partito politico turco di sinistra, nato dal movimento politico curdo, impegnato per l’ecologia politica, per i diritti dei curdi, delle donne e delle persone LGBT, rappresentato nel parlamento turco, sostiene di “rappresentare la società turca in tutta la sua diversità “ e di essere l’espressione politica del movimento di protesta del 2013 (le manifestazioni di Gezi Park). Anni fa fu oggetto di una vasta repressione da parte del regime, con quasi 26.000 attivisti e sostenitori imprigionati. Le voci sui colloqui suggeriscono una possibile visita di Erdoğan a Diyarbakır, nel Kurdistan, che segnerebbe un passo significativo nell’ambito delle apparenti discussioni di riconciliazione. 

Il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, rivolgendosi all’ottavo Congresso provinciale ordinario del suo partito a Trabzon, si è concentrato sulle discussioni politiche in corso, in particolare sui recenti colloqui indiretti con il leader curdo imprigionato Abdullah Öcalan. Ha affermato: “Miriamo a realizzare una Turchia in cui il conflitto, la violenza e l’instabilità siano consegnati alla storia. Per questo, stiamo perseguendo una politica globale in cui ogni passo è intricatamente pianificato… Non cadremo nelle trappole degli imperialisti o di coloro che seminano discordia in queste terre”. 

I colloqui con Öcalan sono stati facilitati da una delegazione del partito DEM che ha avviato un processo di incontri a catena. La delegazione del partito DEM ha visitato la prigione di İmralı il 28 dicembre per incontrare il leader del PKK curdo e nei giorni successivi ha incontrato i leader dei partiti governativi. 

Nel frattempo, alcune voci suggeriscono che Erdoğan potrebbe visitare la città a maggioranza curda di Diyarbakır l’11 gennaio, seguita da una tappa a Şanlıurfa (in curdo Riha) il 12 gennaio. Se confermata, questa sarebbe la sua prima visita a Diyarbakır da quando sono iniziate le discussioni su un nuovo processo di riconciliazione, il che accresce l’importanza di tale visita. La delegazione del Partito DEM sta continuando i suoi incontri con i leader dei partiti questa settimana, tra cui il leader del Partito del Futuro Ahmet Davutoğlu e i rappresentanti dei partiti parlamentari, tra cui il Partito della Giustizia e dello Sviluppo (AKP), il partito al governo, e il principale partito dell’opposizione, il Partito Popolare Repubblicano (CHP).

I membri della delegazione del Partito DEM, Pervin Buldan e Sırrı Süreyya Önder (nella foto in alto i due lider del DEM durante la conferenza stampa dopo aver incontrato il leader del PKK), hanno definito l’attuale processo più promettente rispetto ai precedenti tentativi di negoziazione, sottolineando la necessità di discrezione e maturità nella gestione degli sviluppi in corso. In particolare, il deputato del partito DEM e vicepresidente del parlamento Sırrı Süreyya Önder, che ha incontrato Abdullah Öcalan a İmralı, ha affermato che la loro incapacità di fornire informazioni dettagliate alla stampa è legata alla delicatezza del processo. In un’intervista all’ANF Önder ha dichiarato: “Non potremo informare la stampa finché il processo non avrà raggiunto una certa maturità. Questo non nel senso di nascondere qualcosa, ma per rispetto dei negoziati che stiamo conducendo”.

Önder ha detto: “Ma in una sola frase, posso dire che sono molto più fiducioso rispetto ai processi precedenti. Questa è l’era della fratellanza e della pace. Faremo una dichiarazione globale come delegazione nei primi giorni del nuovo anno”.