
Inutile anche a dirsi: la nostra piena solidarietà alle compagne e ai compagni del Csa Vittoria, che non data da oggi. L’arroganza delle bande private sioniste in tanti paesi del mondo inizia a farsi sentire, grazie all’impunità e alla totale protezione statale e mediatica di cui godono. Non sottovalutiamola. (Red.)
Comunicato del Csa Vittoria in risposta alle minacce nazisioniste
Da mesi ci troviamo i muri del nostro centro regolarmente imbrattate da stelle di David, frasi minacciose nei nostri confronti e ingiurie rivolte al popolo palestinese. Soprattutto a ridosso delle iniziative con Ismail e Halima Abusalama e Samah Jabr. Nella notte tra il 26 e il 27 dicembre, una squadraccia sionista, utilizzando una scala, ha strappato lo striscione attaccato sotto la grondaia e tutte le locandine contro il genocidio palestinese. Il salto di qualità della provocazione sionista che vogliamo denunciare e rendere pubblico sta nel comunicato di minaccia, in stile mafioso da “ultimo avvertimento”, che è stato infilato sotto la porta dell’ ingresso. Non possiamo sapere quanto la minaccia sia reale o solo intimidatoria, ma sappiano costoro che in ogni caso non faremo alcun passo indietro nella nostra solidarietà al popolo palestinese che sta subendo un genocidio. Invitiamo tutte e tutti alla massima vigilanza rigettando al mittente questa vile provocazione nazisionista. Con il popolo palestinese e la sua Resistenza fino alla vittoria. Ora e sempre resistenza.
Come tutti i sabati ci vediamo domani per il 64esimo corteo a Milano. Con la Palestina nel cuore!
Le compagne e i compagni del Csa Vittoria

COMUNICATO STAMPA
Risposta dell’Associazione dei Palestinesi in Italia agli episodi intimidatori contro il Csa Vittoria
L’Associazione dei Palestinesi in Italia condanna con fermezza le vigliacche provocazioni e intimidazioni subite dal Csa Vittoria, rese manifeste da atti di vandalismo e dalla diffusione di messaggi minacciosi di matrice sionista. Questi atti non solo rappresentano un attacco diretto alla libertà d’espressione, ma mirano a intimidire chi si schiera apertamente in solidarietà con il popolo palestinese e la sua resistenza.
Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà al Csa Vittoria che si impegna instancabilmente per denunciare le ingiustizie e il genocidio in Palestina. La lotta per la giustizia e per i diritti fondamentali di un popolo oppresso non potrà mai essere soffocata da minacce né da atti intimidatori.
È particolarmente grave che episodi di questo tipo avvengano in un contesto democratico come quello italiano, dove il diritto alla libertà di pensiero, associazione e protesta dovrebbe essere inviolabile. Sottolineiamo che qualsiasi tentativo di censurare la solidarietà al popolo palestinese, sia esso attraverso azioni violente o intimidatorie, non farà che rafforzare la nostra determinazione e il nostro impegno.
Invitiamo tutte le realtà solidali, le associazioni e i cittadini a unirsi contro queste azioni vigliacche, intensificando il proprio sostegno al popolo palestinese e alla libertà di espressione. Solo attraverso l’unità e la vigilanza potremo resistere a queste provocazioni e continuare a difendere i diritti umani e la giustizia.
L’Associazione dei Palestinesi in Italia ribadisce il proprio impegno a fianco della causa palestinese e a fianco di tutte le realtà italiane e internazionali che lavorano per un futuro libero dall’oppressione, dall’ingiustizia e dalla violenza.
Con la Palestina nel cuore, ora e sempre Resistenza.
Associazione dei Palestinesi in Italia
Data: 27 dicembre 2024
La dizione Nazi-sionista la accettiamo nell’accezione che gli diedero nel 1948 Albert Einstein, Hanna Arendt e altri 18 tra i maggiori intellettuali ebrei nel descrivere le azioni di Begin e del suo partito, diventato il Likud di Nethaniau. In particolare denunciavano pubblicamente sul NYT i massacri nei villaggi palestinesi, dove civili disarmati, comprese donne e bambini venivano assassinati, i cui cadaveri venivano trascinati per le strade di Gerusalemme, per terrorizzare e costringere alla fuga la popolazione indigena.
Per questo definirono questo partito terrorista e affine al partito nazista.
Oggi le azioni del governo israeliano sono evidentemente improntate allo sterminio e all’eliminazione del popolo palestinese in quanto popolo. Per questo ci sembra corretto riprendere quella definizione.
Oggi Einstein e Arendt sarebbero definiti antisionisti e censurati? Probabilmente si.
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