Una notizia di repubblica online, molto in fondo, mi ha incuriosito. Titolo: “Unicef: in 100 giorni di conflitto in Sudan almeno 435 bambini uccisi e 2.025 feriti, una media di più di uno all’ora.” Nulla in più che un report di quanto dichiarato dall’UNICEF. Nulla su cause e schieramenti.
Seguendo normalmente le notizie internazionali, mi ha stupito che uno scontro tra generali, che pensavo risolto (per assenza di ulteriori notizie) invece sta insanguinando con decine di migliaia di morti, milioni di profughi, nel silenzio dei media maggiori. Ho scoperto che solo Avvenire segue con una certa continuità la guerra, e dalle notizie che riporta emerge una situazione incredibile. In giugno spiega: “Il Sudan è a ferro e fuoco dal 15 aprile. L’esercito delle Forze armate sudanesi (Saf) capeggiate dal generale Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto dell’esecutivo, sta combattendo contro le Forze di supporto rapido (Rsf) del comandante Mohamed Hamdan Dagalo, ex vice capo di Stato. Tra le due parti è in corso una sanguinaria lotta per il potere che mina la già difficile transizione verso un governo civile avviata dopo il colpo di Stato del 2021. Lo scontro armato, particolarmente violento nel Darfur e nel Sudan occidentale, ha causato oltre 2mila morti e 2,2 milioni di sfollati.”
“Violenti scontri dentro e intorno ai campi per gli sfollati nel Nord Darfur hanno ucciso oltre 100 persone e ci sono notizie scioccanti di orribili violenze sessuali contro donne e ragazze”, ha scritto su Twitter l’Alto comissario Onu per i diritti umani Filippo Grandi.
Le notizie da Emergency e da MSF sono anche peggiori. Gli episodi di uccisioni di centinaia di persone in un solo luogo e in un solo giorno sono numerosi.
La situazione oltre che spaventosa per la guerra in se sta creando una situazione insostenibile nei paesi limitrofi, con centinaia di migliaia di profughi che fuggono dal Sudan in ogni modo. Ciad, Egitto, Arabia Saudita ecc. sono sotto pressione. E qui arriva la notizia che più si cerca di nascondere: la guerra è finanziata dai fondi UE e italiani per fermare i flussi migratori. Centinaia di milioni di euro sono stati inviati in Sudan e gestiti dai signori della guerra in questi ultimi anni. Lo scopo è fermare i flussi migratori, in realtà sono stati utilizzati per armarsi, e sono diventati oggetto di contesa. Non è chiaro se dopo l’inizio del conflitto siano stati sospesi.
Gli accordi e i finanziamenti per fermare i migranti che fuggono da terribili condizioni di vita, o da guerre, in realtà fomentano regimi dittatoriali, guerre e infine fuga e migrazione disperata. L’idiozia oltre che la criminosità di queste politiche è evidente.
Come è evidente il perchè del silenzio su questa e altre guerre.
La situazione in Sudan, come nel resto dell’Africa è in grande sconvolgimento, cercheremo di dare notizie più dettagliate nei prossimi giorni.
Sauro
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