Lo scontro che è in atto tra i lavoratori dei magazzini BRT organizzati con il SI Cobas e l’azienda ha un significato che va al di là della singola impresa. In presenza di una serie di indagini giudiziarie relative alle ditte di appalto per maxi-evasione, interposizione di manodopera ed altre violazioni di legge, BRT (spalleggiata da Fedit) si rifiuta di discutere con il SI Cobas delle pesanti conseguenze negative che questa situazione fa ricadere su centinaia e migliaia di lavoratori, come se BRT non avesse nulla a che vedere con le prassi che finora sono state adottate dalle ditte sotto inchiesta – per le quali è stata anche sanzionata con un sequestro di 126 milioni di euro sottratti con un maxi-furto ai lavoratori e al fisco.

Ecco perché è importante che l’appello che qui viene rivolto alla solidarietà attiva con i lavoratori dei magazzini BRT in lotta sia accolto dai lavoratori di altri magazzini chiamati a movimentare le merci che BRT non riesce a movimentare. Questo scontro richiama inoltre la centralità di una rivendicazione che il SI Cobas per primo ha avanzato da anni: la definitiva e totale soppressione della giungla degli appalti. (Red.)

Questa settimana, da mercoledì, per tre giorni, i lavoratori BRT sono scesi in sciopero nazionale di filiera su proclamazione del nostro sindacato. 

I processi di ristrutturazione che interessano il settore della logistica, su impulso della procura di Milano, stanno travolgendo i lavoratori BRT con migliaia di rimpasti e cambi appalto. 

Le conseguenze di questo caos voluto dai padroni ricadono interamente sui lavoratori sia in termini economici (mancata erogazione di stipendi e TFR, ratei non versati alle finanziarie) che fiscali (doppi CUD con aumento dell’imponibile IRPEF, conguagli sulle addizionali e erogazione delle ferie non godute) e contrattuali (peggioramento degli orari di lavoro e applicazione delle clausole di flessibilità). Se non accetti sei fuori.

BRT, che appartiene alle Poste francesi e Fedit non rispondono alla nostra richiesta di sottoscrivere un protocollo che tuteli nel modo migliore i lavoratori in questo caos voluto dai padroni.

Nel frattempo noi ci stiamo organizzando per proseguire la lotta, senza sfiancarci e riuscire a spostare a nostro favore i rapporti di forza.

La lotta dei lavoratori BRT è uno spartiacque, perché deve riuscire ad imporre che il sindacato riapra tavoli con le aziende committenti, soprattutto del gruppo Fedit.

Sappiamo che per alleggerire i costi del nostro sciopero BRT sta dirottando merci su altre aziende tra le quali SDA e GLS, ma non solo.

*Per questo motivo nessuno deve lavorare pacchi che provengono da clienti di BRT*

Nel frattempo tutti i lavoratori devono prepararsi a partecipare alle iniziative di lotta che metteremo in campo, sia nei coordinamenti provinciali che su scala nazionale.

Uniti si vince 🚩

S.I. Cobas nazionale